La Terza Categoria del calcio italiano: struttura, regolamenti e differenze regionali

La Terza Categoria rappresenta il sesto e ultimo livello del calcio dilettantistico italiano, nonché il nono e ultimo gradino dell’intera piramide calcistica nazionale. 

Questo campionato è gestito dalla Lega Nazionale Dilettanti (LND) attraverso i comitati e le delegazioni provinciali della FIGC, offrendo un palcoscenico competitivo per numerose realtà locali, dai piccoli comuni alle frazioni, fino a gruppi di amici desiderosi di cimentarsi in una competizione ufficiale. 

Struttura del campionato 

Il campionato di Terza Categoria è organizzato su base provinciale, con un numero di gironi che varia a seconda della regione e del numero di squadre iscritte. Ad esempio, nella stagione 2015/2016 si contavano 143 gironi in tutta Italia, con un totale di 2.088 squadre partecipanti. 

Ogni girone segue la formula del girone all’italiana, con partite di andata e ritorno tra tutte le squadre partecipanti. Ovviamente, rispetto ai campionati professionistici come Serie A, Serie B e Serie C che possono essere oggetto di quote per scommesse live sui principali siti con autorizzazioni ADM, nel caso della Terza Categoria non esistono possibilità di trovare bookmakers sui portali legali e autorizzati. 

Promozioni e retrocessioni 

Al termine della stagione, la squadra che si classifica al primo posto di ciascun girone ottiene la promozione diretta alla Seconda Categoria. In alcune regioni, oltre alla promozione diretta, sono previsti playoff tra le squadre classificatesi immediatamente dietro la prima posizione per determinare ulteriori promozioni. 

Per quanto riguarda le retrocessioni, essendo la Terza Categoria il livello più basso del calcio italiano, attualmente non sono previste retrocessioni a categorie inferiori. Tuttavia, le squadre che non rispettano determinati requisiti organizzativi o disciplinari possono essere soggette a sanzioni o esclusioni dal loro campionato di precedente appartenenza. 

Differenze regionali 

La gestione dei campionati di Terza Categoria è demandata ai Comitati Regionali della LND, i quali hanno la facoltà di stabilire specifiche normative in base alle peculiarità territoriali. Questo comporta alcune differenze nelle regole e nelle modalità organizzative tra le varie regioni italiane. 

Ad esempio, in Toscana, le dieci squadre vincitrici della Coppa Provinciale di Terza Categoria accedono a una fase regionale, la cui vincente acquisisce il diritto alla promozione in Seconda Categoria. 

In altre regioni, invece, tali meccanismi possono variare o non essere previsti affatto. 

Anche la composizione dei gironi può differire: in alcune province, i gironi sono composti da un numero maggiore di squadre, mentre in altre da un numero inferiore, in base al numero di società iscritte e alle distanze geografiche da coprire. 

Regolamenti specifici 

Ogni Comitato Regionale può stabilire regolamenti specifici riguardanti aspetti come: 

  • Limiti di età: alcuni campionati possono prevedere limiti di età per i calciatori partecipanti, come ad esempio tornei “Under 21” o “Over 30”. 
  • Partecipazione ai playoff e playout: le modalità e i criteri di svolgimento delle eventuali gare di playoff e playout sono demandate ai singoli Comitati e Divisioni, previa approvazione da parte della LND. 
  • Norme disciplinari: le sanzioni e le procedure disciplinari possono variare leggermente tra le diverse regioni, in base alle disposizioni dei rispettivi Comitati. 

Location perfetta: come trasformare lo spazio nel successo della tua attività

La scelta della location rappresenta una delle decisioni più importanti per chi desidera avviare o trasferire un’attività commerciale. Non si tratta solo di individuare un luogo fisico, ma di analizzare una serie di fattori che possono influire sul successo a lungo termine del business. Una posizione strategica, spazi adeguati e servizi efficienti sono solo alcuni degli aspetti che meritano attenzione. Questo articolo esplora i principali criteri da considerare, fornendo una guida pratica per chi vuole trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Posizione strategica: visibilità e accessibilità

La posizione è il primo aspetto da valutare quando si cerca un locale commerciale. Una location facilmente raggiungibile, ben collegata ai trasporti pubblici e situata in una zona ad alta affluenza può garantire maggiore visibilità e un flusso costante di clienti. Per attività al dettaglio o servizi rivolti al pubblico, essere vicini a centri urbani, scuole o aree commerciali rappresenta un vantaggio competitivo. D’altra parte, attività industriali o logistiche potrebbero beneficiare di spazi collocati in zone periferiche, meglio attrezzate per carichi di lavoro più elevati e con minori costi di gestione.

Servizi e infrastrutture

Un locale commerciale deve disporre di servizi e infrastrutture adeguate per sostenere le necessità operative quotidiane. Tra questi, la scelta della fornitura di energia elettrica adeguata rappresenta uno degli elementi essenziali. Attività come ristoranti, negozi o uffici preferiscono affidarsi agli esperti del settore per garantirsi una rete stabile e con una capacità sufficiente per supportare apparecchiature, illuminazione e sistemi tecnologici.

Prima di scegliere un locale, è importante verificare che l’impianto elettrico sia conforme alle normative vigenti e adeguato al carico richiesto. Inoltre, una connessione Internet veloce è cruciale, soprattutto per chi si affida a sistemi digitali o e-commerce. Anche la disponibilità di un sistema idrico efficiente è fondamentale per settori come la ristorazione o il benessere, che necessitano di acqua corrente per le loro attività quotidiane. In definitiva, infrastrutture moderne e affidabili non solo garantiscono il buon funzionamento dell’attività, ma contribuiscono anche a migliorare l’esperienza del cliente e la produttività complessiva.

Spazi e funzionalità del locale

La scelta della location ideale dipende anche dalla conformazione degli spazi interni. È importante che il locale risponda alle esigenze specifiche dell’attività, offrendo ambienti ben distribuiti e adattabili. Per un negozio, la disposizione e l’allestimento devono favorire l’esperienza del cliente, mentre un ufficio necessita di aree dedicate al lavoro e agli incontri con i clienti. Anche la presenza di spazi esterni, come parcheggi o aree di carico e scarico, può rappresentare un elemento decisivo, soprattutto per attività che prevedono una gestione frequente di merci o grandi flussi di visitatori.

Aspetti legali e regolamentari

Prima di firmare un contratto, è indispensabile considerare le normative locali che potrebbero influire sulla gestione del locale. Regolamenti urbanistici, autorizzazioni per l’installazione di insegne e restrizioni sugli orari di apertura sono solo alcuni degli aspetti da approfondire. Ignorare queste regole può comportare problemi legali e costi imprevisti, mettendo a rischio il successo dell’attività.

Budget e sostenibilità

Infine, il costo complessivo della location deve essere compatibile con il budget dell’attività. Oltre all’affitto, è necessario tenere conto delle spese energetiche, delle manutenzioni e delle tasse locali. Investire in soluzioni per il risparmio energetico, come l’illuminazione LED o l’isolamento termico, può aiutare a contenere i costi operativi e migliorare l’impatto ambientale, un elemento sempre più rilevante per attirare una clientela attenta alla sostenibilità.

 

SWEET HOME: La tradizione dolciaria italiana protagonista di un nuovo show televisivo

Dal 5 dicembre, l’arte della pasticceria italiana conquista la scena televisiva con il debutto di SWEET HOME, un programma inedito trasmesso su Food Network (canale 33 DTT) e disponibile sulla piattaforma Discovery+. Ideato dall’Associazione APEI sotto la guida del Maestro Iginio Massari, il format rappresenta un omaggio all’eccellenza dolciaria, unendo tradizione, modernità e un racconto emozionante delle storie che stanno dietro ogni dolce. 

In ogni puntata, 29 Ambasciatori APEI, provenienti da diverse regioni d’Italia, racconteranno le loro interpretazioni personali dei dolci della tradizione, rivisitati attraverso tecniche innovative e uno stile contemporaneo. Non si tratta semplicemente di un’esplorazione di sapori: SWEET HOME è un viaggio nei valori, nella cultura e nella passione che rendono unica la pasticceria italiana. Grazie alla varietà di storie e approcci, il programma punta a emozionare, ispirare e coinvolgere il pubblico. 

Un progetto che celebra l’arte e la creatività 

SWEET HOME nasce dalla collaborazione tra In-Nova e Capitaladv, che hanno curato ogni aspetto della produzione, creando un format che unisce tecnica, narrazione e spettacolo. Alla conduzione troviamo Irene Colombo, che con sensibilità e professionalità guida gli spettatori in questo viaggio dolciario. La regia è affidata a Michelangelo Ingrosso, mentre il concept e i testi sono stati curati da Gianluca Antonelli, CEO di In-Nova. 

Il Maestro Iginio Massari, figura cardine del programma, sottolinea l’importanza di educare il pubblico alla cultura della pasticceria: “Ogni dolce è una storia, un racconto che va oltre i sapori. SWEET HOME è un’occasione unica per mostrare il valore dell’artigianalità e dell’eccellenza italiana, creando una connessione autentica con chi ci segue da casa”. 

Oltre alla spettacolarità delle creazioni dolciarie, il programma si distingue per la capacità di raccontare il percorso umano e professionale dei grandi maestri. Ogni puntata si trasforma in una scoperta, non solo di sapori ma anche di storie di vita che parlano di passione, dedizione e amore per l’arte pasticcera. 

Un viaggio tra dolcezza e tradizione 

SWEET HOME non è solo uno show dedicato alla pasticceria, ma una celebrazione del valore della condivisione e dell’unione che un dolce può creare. L’autore Gianluca Antonelli spiega come il programma sia pensato per coinvolgere il pubblico su più livelli: “Abbiamo voluto portare la pasticceria nelle case italiane in modo intimo e autentico. Non si tratta solo di tecnica o professionalità, ma di storie che emozionano e ispirano. SWEET HOME è un messaggio di speranza e bellezza, che nasce dalla passione dei grandi maestri italiani”. 

Grazie al sostegno di partner prestigiosi come Lavazza, Molino Dallagiovanna e Agrimontana, il programma si prepara a diventare un riferimento per tutti coloro che amano la pasticceria e vogliono scoprire l’eccellenza che si cela dietro ogni creazione. 

 

L’astensionismo in Italia. Analisi del fenomeno.

Esistono diversi sondaggi che analizzano la composizione dell’elettorato astenuto in Italia. Ad esempio, un’indagine condotta da Area Studi Legacoop e Ipsos, presentata il 18 luglio 2024, ha evidenziato che quasi 7 italiani su 10 si dichiarano interessati alla politica, ma solo 1 su 4 lo è molto, mentre 3 su 10 lo sono poco o per niente. In particolare, l’astensionismo è più marcato tra le fasce di età 31-50 anni, residenti nel Nord Ovest, appartenenti al ceto popolare, con bassa scolarizzazione e residenti in comuni tra i 30 e i 100mila abitanti. Le principali motivazioni dell’astensione includono la percezione della politica come “sporca”, la convinzione che il voto non possa cambiare nulla e la sfiducia nei confronti dei partiti e dei politici attuali.

In dettaglio

Sulla base dei sondaggi e delle analisi riportate, emergono alcune differenze significative nell’astensionismo tra i diversi ceti sociali in Italia:

Ceto popolare e fasce economicamente svantaggiate

– Mostrano tassi di astensionismo più elevati rispetto ad altri gruppi sociali
– Le motivazioni principali includono:
– Percezione della politica come “sporca” (45% nel ceto popolare)
– Senso di rabbia e frustrazione (32% nel ceto popolare)
– Sfiducia che il voto possa cambiare qualcosa

Ceto medio e fasce più istruite

– Tendono a partecipare di più al voto rispetto al ceto popolare
– Motivazioni dell’astensione includono:
– Protesta contro gli attuali partiti (25% tra i laureati)
– Percezione di scarsa rappresentanza dei propri interessi

Differenze generazionali

– Giovani (18-24 anni): alto tasso di astensionismo (40% nelle elezioni 2022)
– Over 65: maggiore propensione al voto, spesso per senso del dovere civico (66%)

Differenze geografiche

– Nord Ovest: maggiore incidenza dell’astensionismo
– Nord Est e Centro: maggiore partecipazione al voto
– Sud e Isole: situazione più complessa, con aree di forte astensionismo ma anche di mobilitazione “populista”

Fattori socio-economici trasversali

– Reddito: le fasce a basso reddito tendono ad astenersi di più[2][4]
– Istruzione: le persone con bassa scolarizzazione mostrano tassi più alti di astensionismo[1][3]
– Occupazione: i disoccupati tendono ad astenersi più degli occupati, ma con differenze meno marcate rispetto ad altri paesi europei[8]

Queste differenze riflettono una complessità di fattori sociali, economici e culturali che influenzano la partecipazione politica in Italia, con un generale trend di maggiore astensionismo tra le fasce più svantaggiate della popolazione.

Un altro studio, condotto da YouTrend, ha rilevato che il 40% dei giovani tra i 18 e i 24 anni ha scelto di non votare nelle elezioni politiche del 2022. Questo dato è attribuito alla mancanza di coinvolgimento e rappresentanza percepita tra i giovani elettori.

Questi sondaggi offrono una panoramica sulle caratteristiche socio-demografiche e sulle motivazioni dell’elettorato astenuto in Italia.

Attilio Franchi per StartNews

 

Elezioni Usa 2024: testa a testa tra Trump e Harris negli stati in bilico

A pochi giorni dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il duello tra Donald Trump e Kamala Harris si preannuncia molto serrato, con entrambi i candidati concentrati sugli Stati in bilico, determinanti per la vittoria. Per la Casa Bianca, il successo si gioca nei cosiddetti “swing states” – Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin – che da soli potrebbero decidere la vittoria. Gli ultimi sondaggi mostrano Trump in vantaggio in sei di questi sette Stati, con scarti minimi che rendono difficile una previsione certa.

L’importanza del voto afroamericano

In Stati come Wisconsin e Pennsylvania, il voto afroamericano potrebbe svolgere un ruolo cruciale. L’affluenza tra gli elettori afroamericani è in calo rispetto ai picchi delle elezioni precedenti e potrebbe rappresentare una sfida per Harris, che sta cercando di mobilitare questa fascia di elettorato attraverso interventi di personalità come Barack Obama. L’affluenza afroamericana, in particolare tra gli uomini, è monitorata con attenzione dai democratici, preoccupati per una possibile bassa partecipazione che potrebbe favorire Trump.

I numeri dei sondaggi

Gli ultimi dati aggregati offrono un quadro incerto: mentre Trump sembra avere un leggero vantaggio negli Stati chiave secondo RealClear Politics, altri rilevamenti, come quelli del *New York Times*, indicano un risultato differente, con Harris avanti in alcuni swing states anche se di misura. La situazione è talmente equilibrata che entrambi i candidati continuano a investire massicciamente in campagne pubblicitarie e visite negli Stati più contesi, con l’obiettivo di conquistare anche i pochi elettori indecisi rimasti.

Gli endorsement e il supporto delle celebrità

Le elezioni di quest’anno hanno anche visto un coinvolgimento senza precedenti di celebrità e figure pubbliche. Tra i sostenitori di Harris figurano personalità di spicco come Taylor Swift e Beyoncé, mentre Trump ha ottenuto l’appoggio di figure influenti come Elon Musk. Questi endorsement riflettono la polarizzazione che caratterizza il panorama politico americano e potrebbero influenzare i giovani elettori nei giorni finali della campagna.

Costi record della campagna elettorale

La campagna presidenziale del 2024 si conferma una delle più dispendiose nella storia americana, con Trump e Harris che insieme hanno raccolto quasi 16 miliardi di dollari, secondo le stime di OpenSecrets.. Kamala Harris, in particolare, ha destinato somme ingenti alla pubblicità digitale, con circa 370 milioni di dollari tra spot televisivi e campagne su piattaforme online come Facebook e Google, nelle quali ha investito il doppio rispetto a Trump negli ultimi trenta giorni. La maggior parte degli investimenti è concentrata in Stati chiave come Michigan e Pennsylvania, dove entrambi i candidati sperano di conquistare gli elettori indecisi.

Implicazioni per i paesi europei

La vittoria di Trump o Harris potrebbe generare conseguenze significative per l’Europa. Se Trump fosse eletto, è probabile che gli Stati Uniti riducano il sostegno militare a Ucraina e NATO, spingendo l’Europa a incrementare i propri investimenti in difesa per contrastare l’influenza russa. La politica estera di Trump, improntata al nazionalismo economico e al protezionismo, potrebbe inoltre colpire i mercati europei attraverso l’aumento dei dazi, accentuando tensioni commerciali e dividendo ulteriormente gli alleati occidentali.. In caso di vittoria di Harris, invece, l’Europa potrebbe contare su una maggiore continuità nella collaborazione transatlantica e nel sostegno a Kyiv. Tuttavia, anche Harris eserciterebbe pressione sugli alleati europei per aumentare il proprio impegno in NATO, mentre resterebbe aperta la questione della gestione del conflitto in Medio Oriente, con impatti su rifugiati, sicurezza e approvvigionamenti energetici.

Attilio Franchi per StartNews

Mercato dell’auto in Europa e in iItalia: crisi profonda tra transizione ecologica e concorrenza cinese

Il mercato automobilistico europeo continua a registrare un andamento negativo, con un calo del 4,2% nelle immatricolazioni di settembre 2024 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I principali mercati del continente, inclusi Germania, Francia e Italia, mostrano una tendenza al ribasso, a eccezione di Spagna e Regno Unito, dove l’aumento delle vendite di auto elettriche ha consentito una lieve ripresa grazie a forti incentivi governativi. Tuttavia, il bilancio dei primi nove mesi del 2024 resta deludente con un incremento di solo l’1% rispetto al 2023, ancora distante dai livelli pre-crisi del 2019.

Le sfide della transizione energetica e la crisi dell’elettrico

La crisi del settore auto in Europa è aggravata dalle difficoltà nella transizione verso veicoli elettrici. Nei primi otto mesi del 2024, le vendite di auto elettriche sono diminuite dell’8,3% rispetto all’anno precedente, con un crollo del 43,9% solo nel mese di agosto. I costi elevati dei veicoli elettrici e la mancanza di infrastrutture di ricarica adeguate rappresentano ostacoli importanti, con la concorrenza delle case automobilistiche cinesi che offrono modelli a prezzi inferiori grazie ai sussidi di Pechino. I recenti dazi europei su queste importazioni potrebbero proteggere l’industria locale, ma rischiano di aggravare ulteriormente i costi per i consumatori e di inasprire le relazioni commerciali.

Italia: un mercato in difficoltà

In Italia, la crisi è particolarmente evidente con una diminuzione delle immatricolazioni dell’10,7% nel solo mese di settembre. L’inflazione e il conseguente calo del potere d’acquisto frenano la domanda dei consumatori privati, mentre la domanda da parte delle aziende rimane stabile. Per quanto riguarda le auto elettriche, gli incentivi governativi di 240 milioni di euro per il 2024 si sono esauriti rapidamente, riflettendo una domanda insoddisfatta e una capacità infrastrutturale insufficiente.

Prospettive future e la necessità di una politica unitaria

L’industria automobilistica europea, che impiega 13 milioni di persone e rappresenta una parte significativa del PIL, si trova in una fase critica. Gli esperti del settore richiedono un intervento coordinato a livello europeo per facilitare la transizione energetica, promuovere l’espansione delle infrastrutture di ricarica e rivedere le politiche di incentivo per le auto elettriche. Un approccio strategico potrebbe aiutare a rilanciare la domanda, evitare la perdita di competitività e sostenere un settore chiave per l’economia.

Attilio Franchi per StartNews

Barbara D’Urso a sanremo 2025, co-conduzione al fianco di Carlo Conti?

Si riaccendono le voci su Barbara D’Urso e un possibile debutto a Sanremo. Come accaduto l’anno scorso, il gossip sulla sua partecipazione al Festival torna a far parlare i media e i social. Stavolta, tuttavia, il rumor potrebbe avere più sostanza: il settimanale Nuovo riporta infatti che Carlo Conti desidera la D’Urso come co-conduttrice per l’edizione 2025, avviando grandi manovre in questo senso. Se confermata, sarebbe la prima volta per l’ex volto Mediaset sul palco dell’Ariston, un sogno che ha più volte espresso pubblicamente.

Un percorso variegato tra teatro, tv e nuovi progetti

Dopo la fine del suo contratto con Mediaset e l’addio a Pomeriggio 5*, Barbara D’Urso si è dedicata alla famiglia, che si è recentemente allargata, e ha nuovi progetti. Oltre alla pièce teatrale “Taxi a Due Piazze“, ha fondato l’agenzia di eventi B&Fable insieme all’amica Francesca Caldarelli. Tuttavia, il richiamo della televisione resta forte: la sua recente ospitata a Ballando con le Stelle ha infatti suscitato grande interesse e potrebbe essere un trampolino per la sua presenza a Sanremo.

Un’opportunità per il ritorno in tv

La D’Urso non ha mai nascosto il desiderio di presentare Sanremo, definendolo un potenziale coronamento della sua lunga carriera. Il rapporto con la Rai si è intensificato negli ultimi mesi, tanto che Dagospia e Oggi ipotizzano un suo futuro programma in prima serata. Sanremo, con Carlo Conti al timone, potrebbe rappresentare la grande occasione per segnare il suo ritorno in grande stile sul piccolo schermo e per una rivincita simbolica dopo l’addio a Mediaset.

Marco Scalzi per StartNews

Navigare nel futuro: 10 tendenze globali che definiranno il 2024

Il 2024 si preannuncia come un anno cruciale per il mondo, segnato da trasformazioni significative in vari ambiti. Le tendenze globali che emergeranno influenzeranno profondamente la vita quotidiana e le politiche dei paesi. Ecco un’analisi delle dieci tendenze principali.
1. L’ascesa delle macchine intelligenti
L’intelligenza artificiale (IA) diventerà parte integrante della vita quotidiana, impattando settori come la sanità e i trasporti. Tuttavia, le preoccupazioni riguardo alla perdita di posti di lavoro e all’aumento delle disuguaglianze sociali rimarranno centrali.

2. Il cambiamento climatico come questione politica
Con l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico in aumento, le elezioni del 2024 potrebbero determinare l’orientamento delle politiche ambientali. La responsabilità individuale e collettiva sarà cruciale per evitare conseguenze catastrofiche.

3. Elezioni e democrazia
Il 2024 vedrà elezioni in numerosi paesi, con potenziali cambiamenti radicali nel panorama politico globale. La polarizzazione tra partiti progressisti e conservatori influenzerà le decisioni politiche e sociali.

4. Turbolenze economiche
Si prevede un rallentamento della crescita economica globale, con effetti negativi su servizi pubblici e standard di vita. Le tensioni geopolitiche e le crisi regionali contribuiranno a questo scenario incerto.

5. Evoluzione del Lavoro
Il lavoro ibrido e remoto continuerà a plasmare la nostra società, migliorando la mobilità ma anche creando sfide legate all’isolamento sociale.

6. Gap generazionale
La disparità di ricchezza tra generazioni influenzerà la mobilità sociale e potrebbe portare a una crescente polarizzazione politica, con i giovani più vulnerabili al richiamo di movimenti populisti.

7. Urbanizzazione continua
Entro il 2050, si prevede che il 66% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane, portando a sfide come l’inquinamento e l’aumento del costo della vita.

8. Guerre culturali
La polarizzazione sociale aumenterà, alimentata da dibattiti su temi come immigrazione e giustizia sociale, spesso amplificati dai social media.

9. Riconsiderazione dell’istruzione
L’apprendimento continuo diventerà fondamentale per adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro, con un aumento della domanda di educatori nei paesi in via di sviluppo.

10. Migrazione e mobilità
La migrazione continuerà a essere un tema caldo, con rifugiati e migranti economici che cercano opportunità migliori in contesti globali sempre più complessi.

Queste tendenze delineano un futuro in cui il cambiamento è inevitabile, richiedendo un’attenzione costante da parte di governi e cittadini per affrontare le sfide emergenti.

 

Tipologie di sostenitori di Trump e Kamala Harris: un confronto sociopolitico

Nelle elezioni americane, il profilo degli elettori può variare notevolmente a seconda dei candidati supportati. Donald Trump e Kamala Harris rappresentano due figure politiche estremamente diverse, e questo si riflette anche nelle tipologie dei loro sostenitori. Mentre Trump attrae una base elettorale più conservatrice e tradizionalista, Harris raccoglie il consenso di gruppi progressisti e più diversificati.

Sostenitori di Donald Trump

Gli elettori di Donald Trump sono principalmente identificati come appartenenti a una fascia demografica bianca, con una presenza significativa nelle aree rurali e suburbane degli Stati Uniti. La maggior parte di loro tende a essere più anziana e con un livello di istruzione inferiore rispetto alla media nazionale. Questi elettori sono spesso motivati da un desiderio di preservare i valori tradizionali americani e da una diffidenza nei confronti del cambiamento culturale e demografico del paese.

Molti sostenitori di Trump si identificano fortemente con le sue posizioni sull’immigrazione, il nazionalismo economico e la protezione dei posti di lavoro americani. La sua retorica contro l’establishment politico e la sua promessa di “rendere di nuovo grande l’America” risuonano con un elettorato che percepisce una perdita di status e privilegi a favore di minoranze etniche e di nuove élite urbane. Inoltre, il supporto per Trump è spesso legato a un forte sentimento di sfiducia verso i media tradizionali, considerati parziali e ostili.

Sostenitori di Kamala Harris

Dall’altra parte, Kamala Harris raccoglie consensi soprattutto tra gli elettori urbani, più giovani e con un livello di istruzione più elevato. I suoi sostenitori sono per lo più appartenenti a minoranze etniche, in particolare afroamericani e latini, e tendono a essere più progressisti su temi come i diritti civili, l’uguaglianza di genere e la giustizia sociale.

La candidatura di Harris è vista come simbolo del cambiamento e della diversità che caratterizza la nuova America. Molti dei suoi elettori apprezzano il suo impegno su questioni come la riforma della giustizia penale, l’accesso all’assistenza sanitaria e i diritti LGBTQ+. Inoltre, Harris beneficia del sostegno di un segmento elettorale fortemente impegnato sui social media e nei movimenti di base, come Black Lives Matter, che cercano di mobilitare una base giovane e attivista.

Le differenze tra i sostenitori di Donald Trump e Kamala Harris riflettono la polarizzazione crescente della politica americana. Mentre Trump continua a fare appello a un elettorato che desidera mantenere lo status quo e resistere ai cambiamenti demografici e culturali, Harris rappresenta una coalizione di elettori che spinge per un’America più inclusiva e progressista. Queste divisioni non solo modellano le campagne politiche, ma anche il futuro del panorama politico americano.

Gianluca Sarra per StartNews

Il primo spacewalk di un cittadino privato nella storia. Jared Isaacman si prepara a una missione storica con SpaceX

Il miliardario Jared Isaacman, noto per essere il fondatore di Shift4, ha deciso di compiere un nuovo passo audace nel campo dell’esplorazione spaziale. Dopo aver guidato una missione spaziale con un equipaggio di tre persone senza esperienza pregressa, Isaacman è pronto a intraprendere un’avventura ancora più rischiosa. Questa volta, infatti, parteciperà alla missione Polaris Dawn di SpaceX, con l’obiettivo di raggiungere altitudini mai viste dagli anni ’70.

Una missione oltre i limiti conosciuti

La missione Polaris Dawn prevede di portare l’equipaggio a 870 miglia dalla Terra, superando la Stazione Spaziale Internazionale di circa 185 miglia e penetrando nelle fasce di radiazioni di Van Allen. Questo viaggio rappresenta un record per l’era moderna e segna un passo significativo nella storia dell’esplorazione spaziale. Durante questa missione, Isaacman e gli altri membri dell’equipaggio saranno i primi cittadini privati a effettuare una passeggiata spaziale, un’impresa mai tentata prima da chi non fa parte di un programma spaziale governativo.

La sicurezza garantita da una nuova tecnologia

La passeggiata spaziale, conosciuta come EVA (Extra-Vehicular Activity), avverrà con l’ausilio di una nuova tuta spaziale sviluppata da SpaceX in appena due anni e mezzo. Questa tuta è stata progettata per garantire la massima sicurezza agli astronauti durante le operazioni fuori dalla navicella, con un tubo che fornirà l’ossigeno necessario e una fune che li manterrà collegati al veicolo spaziale.

Un equipaggio selezionato per l’avventura

Il decollo è previsto per il 26 agosto 2024 e la missione durerà cinque giorni. Isaacman, che sarà il comandante, sarà affiancato da Scott “Kidd” Poteet, amico di lunga data e tenente colonnello in pensione dell’aeronautica statunitense, e da due ingegneri di SpaceX, Sarah Gillis e Anna Menon, entrambe specialiste della missione.

Un programma di missioni ambizioso

Polaris Dawn è solo la prima di tre missioni previste dal programma Polaris, tutte finanziate e comandate da Isaacman. L’obiettivo principale di queste missioni è l’esplorazione e lo sviluppo di tecnologie chiave per il futuro dell’umanità nello spazio. Tuttavia, il momento clou di questo primo volo sarà la storica passeggiata spaziale, che rappresenta un passo avanti cruciale verso lo sviluppo di tute spaziali scalabili per le future missioni di lunga durata.

SpaceX ha sottolineato l’importanza di questo test, affermando che la creazione di tute spaziali efficienti sarà essenziale per la costruzione di basi sulla Luna e città su Marte, e che questa missione rappresenta un progresso fondamentale in quella direzione.

Marco Scalzi per StartNews

Salute dei denti: i consigli dei dentisti

La cura dei denti è una componente essenziale della salute generale. Non solo un sorriso sano e brillante contribuisce a migliorare l’aspetto estetico, ma è anche un indicatore di benessere fisico e sociale. Denti e gengive sani sono fondamentali per una buona digestione e per prevenire numerosi problemi di salute. Negli ultimi anni, i dentisti hanno messo in evidenza l’importanza di una corretta igiene orale, la prevenzione delle malattie gengivali e l’adozione di abitudini alimentari sane. Queste pratiche non solo migliorano la qualità della vita, ma aiutano anche a evitare trattamenti costosi e dolorosi. Un sorriso sano è il risultato di una serie di attenzioni quotidiane e di controlli regolari. Gli specialisti di Odontoaesthetics, una delle cliniche dentali più rinomate e all’avanguardia, inserita nella classifica delle 10 migliori cliniche odontoiatriche d’Europa nel 2023, sottolineano come la prevenzione e la cura siano alla base di una buona salute orale. Comprendere l’importanza di queste pratiche può essere il fattore discriminante tra l’avere una bocca sana e soffrire di disturbi dentali.

 

Importanza della prevenzione

La prevenzione è la chiave per mantenere denti e gengive sani. La carie dentale e le malattie gengivali sono tra le problematiche più comuni, ma possono essere evitate con una buona routine di igiene orale. I dentisti raccomandano di lavarsi i denti almeno tre volte al giorno, utilizzare il filo interdentale e eseguire sciacqui con un collutorio antisettico. Queste pratiche aiutano a rimuovere la placca batterica, che è la principale causa di carie e gengivite. Inoltre, è fondamentale sottoporsi a visite regolari dal dentista per una pulizia professionale e per individuare eventuali problemi in fase iniziale.

 

Un altro aspetto cruciale della prevenzione è la dieta. Gli zuccheri e gli acidi presenti in molti alimenti e bevande possono danneggiare lo smalto dei denti. Ridurre il consumo di zuccheri e aumentare l’assunzione di cibi ricchi di calcio e fosforo, come latte, formaggi e verdure a foglia verde, può contribuire a mantenere i denti forti e sani. I dentisti consigliano anche di bere molta acqua, poiché aiuta a lavare via i residui di cibo e a mantenere la bocca idratata.

 

Igiene orale quotidiana

Una corretta igiene orale quotidiana è fondamentale per prevenire problemi dentali. Lavarsi i denti con un dentifricio al fluoro è il primo passo per rimuovere la placca e rafforzare lo smalto. Il filo interdentale è altrettanto importante, in quanto permette di pulire le aree tra i denti dove lo spazzolino non arriva. L’uso di un collutorio con antisettico, usato a cilic, può aiutare a ridurre ulteriormente i batteri in bocca e a mantenere l’alito fresco.

 

Molti dentisti suggeriscono l’uso di spazzolini elettrici, che possono essere più efficaci nel rimuovere la placca rispetto ai tradizionali spazzolini manuali. Tuttavia, indipendentemente dal tipo di spazzolino utilizzato, è importante sostituirlo ogni tre mesi o quando le setole iniziano a deteriorarsi. I dottori di Odontoaesthetics raccomandano anche l’uso di fili interdentali specifici per ponti e protesi e la pulizia della lingua per rimuovere i batteri che causano alitosi.

 

Ruolo delle visite dentistiche regolari

Le visite dentistiche regolari sono essenziali per mantenere una buona salute orale. Durante queste visite, il dentista esamina i denti e le gengive, effettua una pulizia professionale e può individuare eventuali problemi in fase iniziale. La pulizia professionale è importante perché rimuove il tartaro, che non può essere eliminato con il semplice spazzolino da denti.

 

Inoltre, il dentista può fornire consigli personalizzati sulla cura dei denti e suggerire trattamenti specifici in base alle esigenze individuali. Ad esempio, per chi ha una predisposizione alla carie, è consigliato l’uso di un dentifricio con una concentrazione più alta di fluoro, oltre all’applicazione di sigillanti dentali per proteggere i solchi molari.

 

Trattamenti e tecnologie moderne

La moderna odontoiatria offre una vasta gamma di trattamenti e tecnologie avanzate per la cura dei denti. Tra questi, i trattamenti di sbiancamento dentale, le faccette estetiche, gli impianti dentali e l’ortodonzia invisibile sono diventate oggi soluzioni sempre più popolari. Questi trattamenti non solo migliorano l’aspetto dei denti, ma possono anche contribuire a risolvere problemi funzionali.

 

Lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico che può migliorare notevolmente il sorriso. Viene effettuato utilizzando perossido di idrogeno o perossido di carbamide, che scompone le macchie sulla superficie dei denti. Le faccette estetiche sono sottili gusci realizzati con materiali ceramici che vengono applicati sulla superficie anteriore dei denti per correggere difetti estetici come macchie, scheggiature o spaziature irregolari.

 

Gli impianti dentali sono una soluzione permanente per la sostituzione dei denti mancanti. Sono costituiti da una radice artificiale in titanio che viene inserita nell’osso mascellare, al posto della radice del dente naturale, completata da una corona che viene ad essa integrata. Questo trattamento offre una stabilità e una funzionalità paragonabile a quella dei denti naturali. L’ortodonzia invisibile, grazie agli allineatori trasparenti, è una soluzione estetica per correggere la posizione dei denti senza l’uso di apparecchi con fili metallici e attacchi tradizionali.

 

Educazione e sensibilizzazione

L’educazione e la sensibilizzazione sono elementi fondamentali per promuovere la salute orale. I dentisti svolgono un ruolo cruciale nel fornire informazioni ai pazienti su come mantenere una buona igiene orale e su come prevenire le malattie parodontali. Le campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nelle comunità possono aiutare a diffondere l’importanza della cura dei denti fin dalla giovane età.

 

Insegnare ai bambini l’importanza di lavarsi i denti dopo ogni pasto e di evitare l’assunzione frequente di cibi zuccherati, può avere un impatto significativo sulla loro salute orale a lungo termine. Anche gli adulti possono beneficiare di programmi educativi che spiegano le tecniche corrette di spazzolamento e l’uso del filo interdentale. Le cliniche odontoiatriche di nuova generazione come Odontoaesthetics offrono contenuti digitali e video, oltre a materiali informativi cartacei, per aiutare i pazienti a comprendere meglio come prendersi cura dei loro denti e della loro salute orale.

 

La cura dei denti è una componente essenziale della salute generale e richiede un impegno costante. Seguire una buona routine di igiene orale, sottoporsi a visite dentistiche regolari e adottare abitudini alimentari sane sono passi fondamentali per mantenere denti e gengive in ottime condizioni. I medici specialisti che operano presso Odontoaesthetics sottolineano come la prevenzione sia la chiave fondamentale per evitare problemi dentali e quanto l’educazione giochi un ruolo cruciale nel promuovere la salute orale. Con l’evoluzione delle moderne tecnologie, i pazienti hanno la possibilità di ottenere l’accesso a trattamenti sempre più efficaci e meno invasivi, rendendo più semplice la conquista di un sorriso sano e bello.

Italia da bollino rosso: ecco le strategie per una casa energeticamente più efficiente

L’ondata di calore che sta attraversando l’Italia ha portato a un aumento delle temperature a livelli da bollino rosso, evidenziando l’urgenza di rendere le abitazioni più efficienti dal punto di vista energetico. Un miglioramento dell’efficienza energetica, infatti, non solo aiuta a mantenere una temperatura interna più confortevole, ma contribuisce anche a ridurre i consumi energetici e i relativi costi. Ecco alcune strategie chiave per ottimizzare l’efficienza energetica delle case, affrontando al contempo l’emergenza climatica.

 

1) Isolamento termico

 

Una delle misure più efficaci per mantenere la casa fresca in estate è migliorare l’isolamento termico. L’isolamento delle pareti, del tetto e delle finestre è fondamentale per ridurre l’ingresso di calore dall’esterno. 

L’uso di materiali isolanti di alta qualità può ridurre significativamente la quantità di calore che penetra nell’abitazione, mantenendo l’interno più fresco e diminuendo la necessità di utilizzare condizionatori d’aria.

 

2) Energie rinnovabili

 

L’installazione di pannelli solari e pompe di calore rappresenta un investimento a lungo termine che può portare a significativi risparmi energetici. I pannelli solari consentono di produrre energia elettrica utilizzando una fonte rinnovabile, riducendo la dipendenza dalle reti elettriche tradizionali. Le pompe di calore, invece, possono essere utilizzate sia per il riscaldamento che per il raffreddamento, offrendo un’alternativa efficiente e sostenibile ai sistemi convenzionali.

I provider energetici, in questo senso, possono svolgere un ruolo significativo nel promuovere l’efficienza energetica attraverso l’offerta di incentivi per l’adozione di tecnologie efficienti e rinnovabili. Si tratta, ad esempio, di sconti sui costi di installazione o tariffe energetiche agevolate per chi adotta soluzioni più sostenibili. Inoltre, numerosi gestori energetici come, ad esempio, VIVI energia, possono fornire consulenze personalizzate per aiutare i clienti ad avere maggiore conoscenza e, dunque, a saper identificare le soluzioni più adatte alle loro esigenze specifiche, contribuendo così a ridurre il consumo energetico complessivo.

 

3) Ventilazione naturale

 

Sfruttare la ventilazione naturale è un’altra strategia utile. Aprire finestre e porte in modo strategico, soprattutto nelle ore più fresche della giornata, può favorire il ricircolo dell’aria, riducendo la dipendenza dai sistemi di raffreddamento meccanici. L’installazione di ventilatori a soffitto o ventilatori da parete può ulteriormente migliorare la circolazione dell’aria, creando un ambiente più confortevole.

In aggiunta, l’installazione di ventilatori a soffitto o ventilatori da parete può ottimizzare ulteriormente la circolazione dell’aria, creando un effetto di raffreddamento evaporativo e migliorando il comfort generale. Questi dispositivi sono particolarmente efficaci se utilizzati in combinazione con la ventilazione naturale, poiché aiutano a distribuire uniformemente l’aria fresca in tutta la casa.

 

4) Elettrodomestici ad alta efficienza energetica

 

L’adozione di elettrodomestici ad alta efficienza energetica è cruciale per ridurre il consumo energetico domestico. Elettrodomestici come frigoriferi, condizionatori e lavatrici con etichetta energetica di classe A o superiore consumano meno energia rispetto ai modelli più datati, contribuendo a risparmiare sia energia che denaro. Inoltre, questi elettrodomestici spesso offrono funzionalità avanzate che migliorano ulteriormente l’efficienza operativa.

Investire in elettrodomestici ad alta efficienza può avere un impatto notevole sul consumo complessivo di energia. Ad esempio, i moderni frigoriferi a risparmio energetico utilizzano compressori e sistemi di refrigerazione avanzati che riducono il consumo elettrico senza compromettere la qualità della conservazione degli alimenti. Allo stesso modo, le lavatrici ad alta efficienza riducono il consumo d’acqua e di energia durante il ciclo di lavaggio, contribuendo a una gestione più sostenibile delle risorse.

 

5) Ulteriori consigli

 

Per limitare l’ingresso di calore solare, è consigliabile utilizzare tende, persiane e pellicole riflettenti su finestre esposte al sole. Questi accorgimenti possono ridurre l’effetto serra all’interno dell’abitazione. Infine, una manutenzione regolare degli impianti di raffreddamento è essenziale per garantirne l’efficienza. Filtri puliti e componenti ben mantenuti permettono un funzionamento ottimale, riducendo i consumi energetici e migliorando le prestazioni complessive.

In definitiva, migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni è una necessità sempre più impellente, non solo per affrontare le ondate di calore estive, ma anche per contribuire alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dei costi energetici. Le strategie sopra descritte offrono soluzioni pratiche e accessibili per rendere le case italiane più efficienti e confortevoli.

 

Da Polizia di Stato e Airbnb i consigli per evitare le truffe online.

Continua a crescere il fenomeno delle truffe online. Nonostante siano generazioni native digitali, a sorpresa a essere maggiormente vittime di questi fenomeni, dalle frodi con carte di credito al phishing, sono Gen Z e Millennial e non i senior. È quanto emerge dalle evidenze di Polizia di Stato e Airbnb che, alla vigilia dell’estate e delle prenotazioni delle vacanze, hanno rinnovato la collaborazione per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i malintenzionati in rete. Il testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che già collabora con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online.

L’identikit della vittima

Secondo il Report 2023 delle attività della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica, l’anno scorso si è registrato un considerevole aumento dei tentativi di truffa online in Italia, con una crescita di questi reati del 6% dal 2022 al 2023 e un conseguente incremento del denaro sottratto, che è passato da 114 milioni di euro a 137 milioni (+20%).[1] Sono invece 2.500 i siti di phishing individuati e bloccati da Airbnb solamente negli ultimi 12 mesi. Anche se nate e cresciute nell’era digitale, le nuove generazioni sono meno attente quando si tratta di sicurezza online. Secondo Consumerismo, 1 italiano su 5 dichiara di aver subìto almeno una truffa mentre faceva acquisti in rete, percentuale che sale al 33,1% nella fascia d’età 25-34 anni: ciò significa che 1 giovane su 3 è caduto nelle “trappole” dell’e-commerce.[2] L’Italia non fa eccezione rispetto all’Europa, come evidenziano le indagini di Airbnb:

  • Nel Regno Unito, i giovani tra i 18 e i 34 anni sono stati truffati più di ogni altra fascia di età e più di un terzo (34%) non saprebbe a chi rivolgersi per chiedere aiuto qualora venisse truffato.[3]
  • In Spagna, la maggior parte dei Baby Boomer (60%), Gen X (55%) e Millennial (56%) utilizza una password diversa per ogni account online, mentre la percentuale scende fino alla metà (50%) se si considera la Gen Z.
  • Nei Paesi Bassi, quasi un terzo degli utenti in fascia 18-24 anni (31%) e tra i 25 e i 34 anni (33%) è disponibile a pagare le vacanze con un bonifico bancario, una modalità di pagamento meno sicura, rispetto ad appena il 14% dei 55-64enni e il 14% degli over 65.[4]
  • In Francia, quasi un quarto (23%) degli utenti utilizzerebbe un social network per pagare o prenotare un alloggio per le vacanze, un contesto nel quale i truffatori potrebbero prendere di mira le vittime con offerte troppo allettanti per essere vere.[5]

Anche se l’opinione comune è che i Baby Boomer siano i più a rischio truffa, nella realtà i Millennial ammettono di essere disposti ad azzardare acquisti d’impulso se ciò comporta un risparmio in termini economici; le persone di questa fascia d’età, infatti, sono più propense a mettersi d’accordo al di fuori delle piattaforme di prenotazione affidabili, esponendosi in questo modo a un maggiore rischio che qualcosa vada storto. Infine, l’attitudine rilassata nei confronti dei social media che si frequentano ogni giorno può essere tra le cause che espongono i più giovani alle brutte sorprese.

 

Valentina Reino, Responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha dichiarato: “Ci troviamo nel pieno del periodo delle prenotazioni; questa iniziativa vuole aiutare le persone a capire quali siano i campanelli d’allarme da cogliere e le buone pratiche da adottare. Quando si tratta di prenotare su Airbnb, incoraggiamo i nostri ospiti a comunicare, prenotare e pagare solo sulla piattaforma, dove le transazioni sono sicure e possono contare anche su AirCover, il nostro programma assicurativo a tutela di host e ospiti. La grandissima parte dei tentativi di raggiro avviene infatti fuori dal nostro sito”.

“Negli ultimi anni si sta assistendo ad un costante aumento nel settore dei reati finanziari commessi online, solo nel 2023 la Polizia Postale ha trattato oltre 16mila casi, tra cui quelli legati alla prenotazione di case vacanza, pacchetti e titoli di viaggio. Sebbene la maggior parte delle truffe si realizzino al di fuori delle piattaforme di prenotazione di viaggi, anche in tale settore riscontriamo significative evidenze, specialmente in coincidenza dei periodi di punta per la pianificazione delle vacanze. Sono tipologie di raggiri che, con un’adeguata e costante opera di sensibilizzazione verso gli utenti, possono essere riconosciuti ed evitati, e in tale direzione è massimo l’impegno della Polizia Postale. Per tale motivo, apprezziamo e rinnoviamo la collaborazione con Airbnb nella prevenzione di tali reati.” Massimo Bruno, Primo Dirigente della Polizia di Stato e Direttore della Divisione Financial Cybercrime del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica.

 Come evitare le truffe online: i consigli

  1. Controllate l’indirizzo del sito web. Che si utilizzi un computer o uno smartphone, meglio verificare di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. La soluzione è utilizzare l’app Airbnb o andare direttamente sul sito web per assicurarsi di essere sul sito ufficiale (www.airbnb.it).
  2. Non cliccate su link sconosciuti. L’utilizzo rilassato dei social media può contribuire a esporre gli utenti al rischio di truffa. Se non si è sicuri che un messaggio o un post provengano da un’azienda riconosciuta, non condividere o interagire con essi e non cliccare su eventuali link presenti. Airbnb fornisce delle linee guida su come identificare un link o un’e-mail autentica della piattaforma.
  3. Diffidate di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. Con il costo della vita che tende ad aumentare, molti consumatori sono a caccia di offerte vantaggiose; ma se un’offerta o un annuncio sembrano troppo belli per essere veri, potremmo essere di fronte a una truffa. In questo caso è consigliabile prendersi tutto il tempo necessario per esaminare i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se viene messa fretta per il pagamento.
  4. Non pagate mai con bonifico bancario. Si tratta di uno strumento di pagamento non consentito da Airbnb. Meglio utilizzare la carta di credito, che offre più tutele. Se si riceve la richiesta di pagare un viaggio tramite bonifico bancario, criptovalute o carte regalo, è molto probabile che si tratti di una truffa.
  5. Prenotate, pagate e comunicate solo sulla piattaforma. Alcuni utenti potrebbero essere attratti dalla proposta di trattare privatamente fuori dal portale per risparmiare. Tuttavia, questo non consente di usufruire delle garanzie Airbnb, che non riconosce i pagamenti effettuati dagli ospiti fino a 24 ore dopo il check-in, mentre AirCover per gli ospiti fornisce una protezione per alcune possibili evenienze.
  6. Controllate le recensioni. Leggere le opinioni di altri ospiti è utile per farsi un’idea più precisa prima di prenotare, controllando le valutazioni e le recensioni e leggendo attentamente la descrizione dell’annuncio. Inoltre è possibile porre domande all’host tramite la messaggistica sulla piattaforma prima di bloccare le date.
  7. Comunicate con l’host. A prenotazione effettuata, prima di mettersi in viaggio, è preferibile contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo, e verificare eventuali necessità particolarmente importanti. In caso di mancanza di risposta, contattate subito il servizio clienti.
  8. Come segnalare un dubbio nel modo giusto. Su Airbnb, gli utenti possono segnalare messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna, mentre casi sospetti possono essere segnalati tramite una bandierina presente su ciascun annuncio. Se si è effettuato un pagamento fuori dal sito, è necessario contattare subito l’assistenza clienti che è a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Aumenti dei prezzi dei voli: la tassa green e le reazioni delle compagnie aeree

L’Unione Europea ha introdotto una nuova tassa ambientale sui voli, nota come tassa green, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del settore aereo. Questa tassa impone alle compagnie aeree di pagare per ogni tonnellata di CO2 emessa, incentivandole a migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale.

Lufthansa anticipa l’aumento dei prezzi

Lufthansa, una delle principali compagnie aeree europee, ha già iniziato ad adeguarsi alle nuove normative, aumentando i prezzi dei biglietti. La compagnia ha dichiarato che l’incremento dei costi è necessario per coprire le spese derivanti dalla tassa green e per finanziare investimenti in tecnologie più sostenibili. Questo aumento dei prezzi è destinato a diventare una tendenza tra le compagnie aeree, poiché tutte dovranno rispettare le stesse normative.

Implicazioni per i viaggiatori

I viaggiatori potrebbero affrontare tariffe più elevate in futuro, rendendo i voli meno accessibili per alcuni. Tuttavia, l’obiettivo della tassa green è quello di promuovere un’aviazione più sostenibile, riducendo l’impatto ambientale complessivo del settore. Le compagnie aeree sono ora spinte a innovare e trovare soluzioni più ecologiche per mantenere competitivi i loro servizi.

Serena Costa per Startnews

Michael Schumacher: arrestati due ricattatori. Padre e figlio minacciavano di diffondere notizie sulla salute del campione

Due uomini, padre e figlio, sono stati arrestati con l’accusa di ricattare la famiglia di Michael Schumacher. I due avrebbero minacciato di rivelare dettagli riservati sulla salute dell’ex campione di Formula 1, chiedendo ingenti somme di denaro in cambio del silenzio. La famiglia di Schumacher, che ha sempre mantenuto il massimo riserbo sulle condizioni del campione dopo l’incidente sugli sci del 2013, è stata oggetto di un tentativo di estorsione. I ricattatori avevano accesso a informazioni mediche private e cercavano di sfruttare la situazione per ottenere profitto.

L’intervento delle autorità

Le indagini, condotte dalle autorità tedesche, hanno portato all’arresto dei due individui, ponendo fine al tentativo di estorsione. La famiglia Schumacher ha espresso sollievo per l’operazione conclusa con successo, ringraziando le forze dell’ordine per il loro intervento. Da quando Michael Schumacher ha subito il grave incidente, la famiglia ha sempre cercato di proteggere la sua privacy. Questo episodio dimostra ancora una volta la delicatezza della situazione e la necessità di tutelare le informazioni personali.

Marco Scalzi per StartNews

 

Ristrutturare il bagno: dai mobili ai rivestimenti, efficientamento energetico e stile moderno

Ristrutturare il bagno è un’opportunità per trasformare uno degli ambienti più importanti della casa in uno spazio moderno, funzionale ed energeticamente efficiente. Che si tratti di migliorare l’estetica, aumentare la funzionalità o ridurre i consumi energetici, una ristrutturazione ben pianificata può fare una grande differenza.

Il primo passo è, ovviamente, quello di comprendere quali sono i principali aspetti da considerare nella ristrutturazione. Un bagno ben ristrutturato, infatti, non solo migliora l’aspetto della casa, ma anche il comfort e la praticità quotidiana, oltre ad aumentare il valore dell’immobile.

Proprio per questo una delle fasi più importante è quella della pianificazione, progettazione e scelta dei materiali. Una volta che si è definito tutto in maniera accurata si può procedere con l’esecuzione dei lavori per poi godersi il risultato.

Mobili con lavabo integrato

Uno degli elementi chiave nella ristrutturazione del bagno è la scelta degli arredi. Attualmente, sul mercato troviamo tantissimi mobili bagno dal design moderno, che con le loro linee accattivanti possono essere inseriti al meglio in ogni ambiente.

Ne costituiscono un esempio i mobili con lavabo integrato, particolarmente popolari per il loro design elegante e la funzionalità che offrono. Questi mobili combinano il lavandino con lo spazio di stoccaggio, permettendo di mantenere il bagno ordinato e ben organizzato.

I mobili con lavabo sono disponibili in una vasta gamma di stili, materiali e finiture, che vanno dal legno naturale al laccato lucido, per adattarsi a qualsiasi arredamento. Inoltre, possono essere personalizzati con cassetti, mensole e vani a scomparsa, offrendo soluzioni pratiche per riporre asciugamani, prodotti di bellezza e altri accessori. Scegliere mobili di qualità è essenziale per garantire durata e resistenza nel tempo.

Rivestimenti moderni e funzionali

I rivestimenti del bagno giocano un ruolo fondamentale nel definire l’estetica e la funzionalità dello spazio. Le piastrelle in ceramica e porcellana sono scelte popolari per la loro durabilità e facilità di manutenzione. Le tendenze moderne vedono l’uso di piastrelle di grande formato e finiture effetto pietra o cemento, che conferiscono un aspetto contemporaneo e raffinato.

I mosaici e le piastrelle decorative possono essere utilizzati per creare accenti visivi interessanti, aggiungendo personalità e carattere al bagno. È importante scegliere materiali resistenti all’umidità e facili da pulire, per garantire che il bagno rimanga bello e funzionale nel tempo. Un’adeguata scelta dei rivestimenti può trasformare l’intero aspetto del bagno, rendendolo più moderno e accogliente.

Efficientamento energetico

L’efficientamento energetico è un aspetto cruciale nella ristrutturazione del bagno. Scegliere apparecchiature e soluzioni che riducono il consumo di acqua ed energia non solo è ecologicamente responsabile, ma può anche comportare notevoli risparmi sui costi a lungo termine. Rubinetti e docce a basso flusso, WC a doppio scarico e sistemi di riscaldamento dell’acqua efficienti sono solo alcune delle opzioni disponibili.

Inoltre, l’installazione di illuminazione LED e sistemi di ventilazione energeticamente efficienti contribuisce a migliorare l’efficienza complessiva del bagno. Investire in tecnologie sostenibili aiuta a ridurre l’impatto ambientale e a creare un ambiente più salubre e confortevole. La combinazione di efficienza energetica e comfort è essenziale per un bagno moderno.

Stile moderno e design

Lo stile moderno nel bagno si caratterizza per linee pulite, colori neutri e un design minimalista. Elementi come lavandini sospesi, docce walk-in con pareti in vetro e sanitari sospesi contribuiscono a creare un look contemporaneo e spazioso. L’uso di materiali naturali come il legno e la pietra, combinati con superfici lucide e dettagli metallici, aggiunge un tocco di eleganza e calore.

Gli accessori, come specchi retroilluminati, dispenser di sapone integrati e scaffali aperti, completano l’aspetto moderno e funzionale del bagno. È importante mantenere un equilibrio tra estetica e praticità, scegliendo soluzioni che siano belle ma anche facili da usare e mantenere. Un design ben curato trasforma il bagno in un’oasi di relax e stile.

Ristrutturare il bagno con un focus su mobili moderni, rivestimenti eleganti, efficientamento energetico e uno stile contemporaneo può trasformare questo spazio in un’oasi di comfort e funzionalità. Prendere in considerazione ogni aspetto della ristrutturazione, dalla scelta dei mobili con lavabo integrato all’uso di materiali sostenibili e tecnologie efficienti, garantisce un risultato che non solo migliora l’estetica, ma anche la qualità della vita quotidiana. Investire nella ristrutturazione del bagno significa creare uno spazio che rispecchia il proprio stile e soddisfa le proprie esigenze, migliorando il valore complessivo della casa.

 

Amadeus condurrà la corrida sul Nove in autunno

Amadeus, uno dei volti più noti della televisione italiana, sarà il nuovo conduttore de La Corrida, lo storico talent show, che debutterà in autunno sul canale Nove. Questo annuncio arriva da Tv Sorrisi e Canzoni, rivelando i piani per la prossima stagione televisiva. La Corrida, creato da Corrado nel 1968 come programma radiofonico e successivamente trasmesso in TV dal 1986, ha visto diversi conduttori al timone, tra cui Gerry Scotti e Carlo Conti. Amadeus porterà la sua esperienza e il suo carisma nel rinnovare questo classico dell’intrattenimento italiano.

Questo programma rappresenta uno dei pilastri dell’intrattenimento italiano, unendo il pubblico con esibizioni di talento amatoriale e momenti di divertimento genuino. Con la conduzione di Amadeus, il programma promette di rivivere i suoi giorni di gloria, mantenendo viva una tradizione che ha intrattenuto generazioni di spettatori. Oltre a La Corrida, Amadeus sarà impegnato anche con “Identity”, un nuovo quiz show basato sul format di “Soliti Ignoti”, anch’esso previsto per il prossimo autunno sul Nove.

Lucia sansone per StartNews

Come concludere il percorso universitario al meglio con la giusta tesi di laurea

Dopo anni trascorsi a preparare e sostenere esami brillantemente, arriva per tutti il momento di dedicarsi alla tesi di laurea, l’elaborato che segna la fine del percorso universitario e apre le porte a quello che sarà il futuro professionale.

La tesi riflette impegno e interessi e permette di testare il livello di preparazione con il quale lo studente approccia al settore, di conseguenza, può essere considerata a tutti gli effetti la degna conclusione di una carriera universitaria di successo, nonché l’inizio di una nuova fase ricca di soddisfazioni.

Tuttavia, affinché l’elaborato finale rappresenti l’epilogo di un percorso accademico di rilievo, deve andare ben oltre la semplice scelta e lo sviluppo di una tematica, un aspetto che garantire anche il conseguimento del numero massimo dei crediti previsti e di riflesso un voto di laurea in linea con la media prevista. Chiedere il supporto di un servizio di consulenza per la tesi può garantire la creazione di un lavoro brillante e ben articolato, un lavoro capace di evidenziare le qualità del laureando ed esaltarne le capacità agli occhi del settore.

Servizi consulenza tesi: la strategia vincente per un elaborato finale di successo

Un servizio di consulenza tesi è una risorsa essenziale in tutti quei casi in cui si necessario velocizzare la fase di stesura, senza compromessi sulla qualità del risultato. Indispensabile quando la preparazione degli ultimi esami non lasci tempo per dedicarsi alla dissertazione, un servizio di questo tipo permette di evitare che la stesura dell’elaborato diventi una corsa contro il tempo, sollevando lo studente da tutti quegli ostacoli che potrebbero riflettersi sul percorso universitario.

Le attività di consulenza assicurano inoltre un’assistenza personalizzata: Marketing col Cuore, per esempio, mette a disposizione un aiuto per la tesi flessibile e su misura, in grado di soddisfare al meglio le specifiche richieste di ogni relatore.

Il ruolo dei servizi di consulenza tesi: dalla scelta dell’argomento alle fasi di affiancamento

I servizi personalizzati di consulenza offrono un affiancamento completo in tutte le fasi dello sviluppo della tesi di laurea, dalla scelta della tematica da trattare, indispensabile per presentarsi al proprio relatore con un argomento interessante o rilevante per il settore, fino all’intervento sull’elaborato, che può comprendere un supporto completo oppure la semplice definizione di alcuni aspetti, come la revisione, l’approfondimento di particolari tematiche o la formulazione della bibliografia di riferimento.

Il vantaggio è quello di favorire la creazione una tesi eccellente, strategicamente formulata su specifici gradi di difficoltà, ma soprattutto con quel livello di approfondimento professionale che possa renderla rilevante per il settore.

Il supporto di un servizio di consulenza permette infatti di esplorare aree di proprio interesse – o considerate come i temi caldi del comparto – e di trattarle minuziosamente, forte di una proposta che solleva da tutte quelle incombenze che, nel periodo di preparazione alla laurea, non consentono di concentrarsi sulla fase di argomentazione.

In definitiva, un servizio di consulenza tesi può essere considero come una risorsa cruciale per dare vita a un elaborato dinamico e pertinente, che aiuti a esprimere le proprie capacità anche quando il tempo, gli impegni e le scadenze non consentirebbero di realizzare una tesi di qualità. Tra gli altri vantaggi, l’opportunità di proiettare il proprio background nel settore e dare sfoggio di professionalità, in modo da acquisire una certa rilevanza e beneficiare di importanti prospettive di carriera.

Ogni servizio di consulenza, naturalmente, è sempre strutturato in aderenza al percorso del candidato, qualunque sia il corso di laurea o la relativa specializzazione. Le migliori realtà del settore, oltre ad assicurare il pieno rispetto dei tempi di consegna, offrono inoltre l’accesso a una serie di piattaforme di ultima generazione, che all’occorrenza permettono di interagire anche in modalità live con i tutor del progetto e usufruire dei più innovativi tool per il controllo del plagio.

 

Freddie Stone: l’innovatore del Funk e del Rock

Oggi, 5 giugno 2024, celebriamo il compleanno di Freddie Stone, co-fondatore e chitarrista della leggendaria band Sly and the Family Stone. Nato nel 1947, Freddie ha contribuito a plasmare il suono del funk, soul e rock, influenzando generazioni di musicisti. La band, nota per hit come “Everyday People” e “Dance to the Music,” ha rivoluzionato la scena musicale degli anni ’60 e ’70 con il suo stile innovativo e il messaggio di unità e uguaglianza.

La carriera di Freddie Stone è segnata da una combinazione unica di talento musicale e impegno sociale. La band ha introdotto un sound che mescolava diversi generi musicali, rompendo le barriere razziali e unendo persone di diverse origini attraverso la musica. Freddie, con il suo tocco inconfondibile alla chitarra, ha contribuito a creare melodie memorabili e groove irresistibili che hanno fatto ballare e riflettere milioni di fan in tutto il mondo.

Oggi, mentre celebriamo il suo 77º compleanno, riflettiamo sull’eredità di Freddie Stone. La sua influenza si sente ancora nelle opere di artisti contemporanei che continuano a trarre ispirazione dalla sua musica rivoluzionaria. La sua dedizione alla qualità e all’innovazione musicale rimane un esempio brillante per tutti i musicisti.

In questo giorno speciale, rivolgiamo un pensiero di gratitudine a Freddie Stone, la cui musica continua a vivere e a ispirare nuove generazioni. Buon compleanno, Freddie!

Carlo Lauro per StartNews

Turismo religioso in Italia: pellegrinaggi e spiritualità

L’Italia è una delle destinazioni più importanti al mondo per il turismo religioso, grazie alla sua ricca storia di fede e spiritualità. Il paese ospita alcuni dei luoghi di pellegrinaggio più significativi del cristianesimo, che attirano milioni di fedeli ogni anno. In questo articolo, esploreremo alcune delle principali destinazioni del turismo religioso in Italia, dai santuari storici alle città sante.

Roma: il cuore della cristianità

Roma, sede del Vaticano, è il centro del cristianesimo cattolico e una meta di pellegrinaggio imprescindibile. La Basilica di San Pietro, con la sua maestosa cupola progettata da Michelangelo, è uno dei luoghi più sacri per i cattolici di tutto il mondo. I visitatori possono partecipare alle udienze papali, visitare la tomba di San Pietro e ammirare i capolavori artistici dei Musei Vaticani, inclusa la Cappella Sistina. Roma ospita anche altre importanti basiliche, come San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.

Assisi: la città di San Francesco

Assisi, situata in Umbria, è famosa per essere la città natale di San Francesco, il santo patrono d’Italia. Il principale luogo di pellegrinaggio è la Basilica di San Francesco, che ospita le spoglie del santo e gli affreschi di Giotto che narrano la sua vita. La città è un centro di spiritualità e preghiera, con numerosi conventi e chiese che offrono ritiri spirituali. Assisi è anche la patria di Santa Chiara, fondatrice delle Clarisse, e la sua basilica è un’altra tappa fondamentale per i pellegrini.

Padova: la città di Ssant’antonio

Padova è conosciuta in tutto il mondo per la Basilica di Sant’Antonio, una delle chiese più visitate d’Italia. La basilica, con la sua architettura gotica e le splendide opere d’arte, custodisce le reliquie di Sant’Antonio di Padova, il “Santo dei miracoli”. I pellegrini vengono da ogni parte per pregare presso la sua tomba e per visitare il Museo Antoniano, che espone arte sacra e reliquie del santo. Padova offre anche altri luoghi di interesse religioso, come il Santuario di San Leopoldo Mandic.

Loreto: la Santa Casa

Loreto, nelle Marche, è famosa per il Santuario della Santa Casa, uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio mariano. La tradizione vuole che la casa della Vergine Maria sia stata trasportata dagli angeli dalla Terra Santa fino a Loreto. Il santuario è un magnifico esempio di architettura rinascimentale e ospita numerose opere d’arte, tra cui gli affreschi del Lotto e le statue di Giambologna. Loreto è un luogo di preghiera e devozione mariana, attirando pellegrini da tutto il mondo.

San Giovanni Rotondo: la terra di Padre Pio

San Giovanni Rotondo, in Puglia, è diventata una delle principali mete di pellegrinaggio grazie a Padre Pio da Pietrelcina, il frate cappuccino noto per le sue stigmate e i suoi miracoli. Il Santuario di Santa Maria delle Grazie e la nuova Chiesa di San Pio da Pietrelcina accolgono milioni di pellegrini ogni anno, che vengono per pregare sulla tomba del santo e visitare i luoghi della sua vita e del suo ministero. San Giovanni Rotondo è un centro di spiritualità e guarigione, con numerose strutture per l’accoglienza dei pellegrini.

La via francigena: un cammino di fede

La Via Francigena è un antico cammino di pellegrinaggio che parte da Canterbury, in Inghilterra, e arriva fino a Roma. Attraversando l’Italia, questo percorso offre ai pellegrini l’opportunità di esplorare paesaggi mozzafiato, villaggi storici e numerosi luoghi di culto. La Via Francigena è una via di spiritualità e riflessione, che permette di vivere un’esperienza unica di fede e scoperta personale.

Il Cammino di San Giacomo in Sicilia

Il Cammino siciliano si estende tra la città di Caltagirone e il paese montano di Capizzi, due delle comunità siciliane con le più antiche e vivaci tradizioni legate a San Giacomo il Maggiore, custodi di importanti reliquie. Partendo dall’antica Basilica di San Giacomo a Caltagirone, si arriva al Santuario duecentesco di Capizzi, il più antico luogo di culto jacopeo dell’Isola, costruito dai Normanni e intriso di storia e atmosfere medievali. Il percorso di circa 130 km attraversa altri otto comuni intermedi con tappe piuttosto brevi, immergendo il pellegrino in una straordinaria varietà di paesaggi che mutano completamente a seconda delle stagioni. Ogni svolta del percorso offre al pellegrino infinite suggestioni naturalistiche, storiche, mistiche e antropologiche, sorprendendo costantemente con la bellezza della Sicilia più interna.

Il turismo religioso in Italia offre un viaggio profondo tra fede e devozione, permettendo ai visitatori di esplorare luoghi sacri e di vivere momenti di intensa spiritualità. Ogni destinazione religiosa in Italia ha la sua storia e il suo significato, rendendo il paese una meta imprescindibile per i pellegrini di tutto il mondo.

Eliana Sofia Cavallaro per StartNews

Elezioni europee – Esploriamo i temi principali del dibattito politico

I temi principali del dibattito sul futuro dell’Unione Europea:

La guerra in Ucraina e le sue implicazioni: L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha avuto un profondo impatto sull’Europa, portando a una maggiore enfasi sulla sicurezza e sulla difesa, nonché a una maggiore solidarietà con l’Ucraina. Questo ha sollevato domande sul futuro delle relazioni dell’UE con la Russia e sul ruolo dell’Europa nel mondo.
La ripresa economica post-pandemia: La pandemia di COVID-19 ha avuto un grave impatto sull’economia europea e la ripresa è in corso. Ci sono discussioni sul modo migliore per sostenere la crescita economica e creare posti di lavoro, nonché su come ridurre le disuguaglianze e rendere le economie europee più resilienti.
Il cambiamento climatico e la transizione ecologica: L’Europa si è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e questo richiede un’ampia trasformazione di tutti i settori dell’economia. Ci sono discussioni su come raggiungere questo obiettivo in modo equo e accessibile, nonché su come mobilitare i necessari investimenti.
Il futuro della democrazia e dello Stato di diritto: In alcuni Stati membri dell’UE ci sono preoccupazioni per l’ascesa del populismo, del nazionalismo e dell’erosione dello Stato di diritto. Questo ha portato a discussioni sul modo migliore per rafforzare la democrazia e lo Stato di diritto in Europa.
Il ruolo dell’Unione Europea: C’è un dibattito in corso sul ruolo che l’Unione Europea dovrebbe svolgere nel mondo. Alcuni sostengono che l’UE dovrebbe avere un ruolo più attivo negli affari globali, mentre altri preferiscono un approccio più concentrato sugli affari interni.

Le sfide per il futuro dell’Unione Europea:

Affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina: L’UE dovrà affrontare le conseguenze a lungo termine della guerra in Ucraina, tra cui la sicurezza energetica, i flussi migratori e la ricostruzione dell’Ucraina.
Gestire la diversità di interessi e priorità tra gli Stati membri: L’UE è composta da 27 Stati membri con diversi interessi e priorità. Trovare un terreno comune su questioni complesse può essere difficile e può portare a tensioni.
Rimanere democratica e responsabile nei confronti dei cittadini: L’UE è spesso percepita come lontana dai cittadini e burocratica. L’aumento della partecipazione democratica e della trasparenza sarà fondamentale per mantenere la legittimità dell’UE.
Adattarsi a un mondo in rapido cambiamento: Il mondo sta cambiando rapidamente a causa di fattori come la globalizzazione, il progresso tecnologico e il cambiamento climatico. L’UE dovrà adattarsi a questi cambiamenti per rimanere competitiva e pertinente.

Queste sono solo alcune delle principali sfide che l’Unione Europea dovrà affrontare nei prossimi anni. Il modo in cui l’UE affronterà queste sfide determinerà il suo futuro e il suo posto nel mondo.

Oltre a queste sfide, ci sono anche molte opportunità per l’Unione Europea. L’Europa ha una serie di punti di forza, come un mercato unico forte, una forza lavoro qualificata e una ricca tradizione culturale. Se l’UE può sfruttare questi punti di forza, può essere una forza per il bene nel mondo.

Il futuro dell’Unione Europea è incerto, ma il suo potenziale è immenso. Spetta a noi cittadini europei decidere che tipo di futuro vogliamo per la nostra Unione.

Attilio Franchi per StartNew

 

Autonomia veicoli elettrici: nuova batteria promette 1200 miglia di percorrenza

Un significativo sviluppo nel settore delle batterie potrebbe rivoluzionare il mondo dei veicoli elettrici. Recentemente, è stata presentata una nuova tecnologia di batterie che promette di raddoppiare l’autonomia dei veicoli elettrici, permettendo loro di percorrere fino a 700 miglia con una sola carica. Questa innovazione rappresenta un notevole salto qualitativo rispetto alle attuali tecnologie disponibili, che spesso limitano i veicoli a un’autonomia massima di circa 300-400 miglia (1200 km circa).

tecniche e materiali innovativi

La chiave di questa rivoluzionaria capacità di stoccaggio energetico risiede nell’uso di nuovi materiali e tecniche avanzate nella composizione delle batterie. Gli sviluppatori hanno migliorato l’efficienza e la densità energetica delle batterie utilizzando composti chimici innovativi e processi di produzione ottimizzati. Questi miglioramenti non solo aumentano l’autonomia dei veicoli, ma promettono anche di ridurre i tempi di ricarica, rendendo i veicoli elettrici più pratici per un uso quotidiano su lunghe distanze.

impatto sul mercato e sull’ambiente

L’introduzione di questa tecnologia potrebbe avere un impatto significativo sul mercato dei veicoli elettrici, aumentandone l’attrattiva per i consumatori preoccupati per l’autonomia dei veicoli elettrici. Inoltre, potrebbe accelerare la transizione verso un trasporto più sostenibile, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e diminuendo l’inquinamento atmosferico urbano. Le implicazioni ambientali di tale innovazione sono notevoli, dato che un aumento dell’adozione dei veicoli elettrici può contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Se queste promesse saranno mantenute, il futuro dei trasporti su strada potrebbe vedere una rapida trasformazione, con benefici estesi non solo per gli automobilisti ma per l’intera società. La sfida ora è per i produttori di veicoli elettrici e per i fornitori di batterie di integrare questa tecnologia in modo efficiente e scalabile, per rendere i vantaggi accessibili a un pubblico più ampio.

Libri – Fabrizio Foti e Fausto Carmelo Nigrelli, “Le città invisibili, le città inevitabili”

Italo Calvino è uno degli scrittori italiani del Novecento più conosciuti al mondo. Libri come Il barone rampante, Il visconte dimezzato o Il cavaliere inesistente o saggi come il postumo Lezioni americane sono dei veri e propri long sellers, libri che vengono venduti costantemente da decenni in tutto il mondo.

Tra le opere di Calvino di maggior successo è sicuramente Le città invisibili uscito nel 1972 e, da allora, tradotto in tutte le principali lingue del mondo e oggetto di centinaia di edizioni in tutti i Paesi.

Il libro è il racconto di 55 città che appartengono all’impero di Kublai Kan e che sono raccontate all’imperatore, che non le ha mai visitate, dal veneziano Marco Polo. Ogni città, individuata dal nome di una donna, descrive un aspetto della città vera, non di una o l’altra città, ma della città come spazio che è stato creato dall’uomo per vivere in comunità

Per questo, negli anni, Le città invisibili è stato un libro letto e studiato da architetti e urbanisti: esso aiuta a cercare l’anima della città anche per chi deve progettarla.

A 50 anni dall’uscita del libro e nel 100° anniversario della nascita dell’autore nato a l’Avana (Cuba) nel 1923 la Struttura Didattica Speciale in Architettura e Patrimonio culturale  dell’Università di Catania ha dedicato un ciclo di incontri “a due”: in ogni incontro un umanista e un progettista si sono confrontati con gli studenti sui contenuti del libro.

Ne è nato, per i tipi della prestigiosa casa editrice Quodlibet, un piccolo e interessante libro curato da Fausto Carmelo Nigrelli, urbanista e presidente della SDS di Siracusa, e da Fabrizio Foti, professore di progettazione architettonica.

Il libro alterna saggi di umanisti: Roberto Dainotto, professore di Letteratura italiana e studi comparati alla Duke University, USA; Mario Barenghi – il più importante studioso di Calvino – della Università di Milano; Marco Marino, editor di un’altra importante casa editrice, il Saggiatore; e saggi di progettisti e architetti: oltre agli stessi Foti e Nigrelli, Alberto Ferlenga dell’ IUAV di Venezia (curatore 20 anni fa di una mostra dedicata a Le città invisibili a Milano) Bruno Messina e Paola Barbera della SDS di Siracusa.

Il libro è arricchito dai disegni di Claudio Patané e Sofia Franciosini e da quelli degli studenti di Architettura.

Il libro, pur avendo un contenuto decisamente scientifico, può essere letto da qualunque appassionato di Calvino e aiuta a disvelare i molteplici piani di lettura del romanzo calviniano. Ma aiuta anche a capire la città contemporanea, quella in cui tutti viviamo, grande e piccola con la convinzione che la si può migliorare.

Così si conclude il libro di Calvino:

«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».

E questo è anche il massaggio del libro di Foti e Nigrelli: le città sono l’habitat degli umani e abbiamo il dovere di curarle, gestirle, mantenerle nel modo migliore, anzi di migliorarle per tutti e non solo per alcuni.

 

Edizione QuodLibet

Pluto Tv celebra il suo decimo anniversario.

Pluto Tv, piattaforma del gruppo Paramount, celebra i suoi 10 anni di attività, segnati da una crescita sostenuta e un modello di business originale. In Italia, dove è presente da 3 anni, continua a espandere la sua offerta con più di 100 canali lineari in diretta, oltre a un ampio catalogo on-demand. Questa piattaforma FAST (Free Ad-Supported Streaming TV) si distingue per la sua capacità di offrire contenuti gratuiti con la semplice accettazione di interruzioni pubblicitarie, proponendo una formula che ricorda la televisione tradizionale ma con una flessibilità moderna.

Un modello di successo

Secondo Olivier Jollet, Executive Vice President di Paramount e International General Manager di Pluto TV, il lancio di una piattaforma gratuita ad-supported era visto come una mossa audace dieci anni fa: “Nessuno si aspettava che questo modello diventasse una tendenza, ma Pluto TV si è rapidamente affermato come un caso di successo a livello globale”. La piattaforma, infatti, non solo ha consolidato la sua presenza in America, ma ha anche esteso il suo raggio d’azione a livello internazionale, sfruttando le sinergie con la vasta libreria del gruppo Paramount.

Offerta diversificata e accessibile

Antonella Dominici, SVP Streaming Italy & South EMEA, sottolinea l’adattabilità dell’offerta di Pluto TV, che varia a seconda della stagionalità e propone canali pop-up tematici per rispondere alle diverse esigenze del pubblico. La facilità di accesso, la gratuità e la varietà dei contenuti fanno di Pluto Tv una scelta preferenziale per molti utenti che desiderano consumare media senza l’obbligo di un abbonamento.

La piattaforma offre una vasta gamma di canali, tra cui serie cult come “South Park”, reality show come “Teen Moms”, e classici come i film di Totò, coprendo generi che vanno dal documentario al divertimento, passando per la musica e lo sport. Questa ecletticità rende Pluto TV un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza televisiva nostalgica ma contemporaneamente adatta alle nuove modalità di consumo digitale.

La Commissione Europea e la marcia indietro sulla legge dei pesticidi

La Commissione europea ha deciso di ritirare la sua proposta legislativa volta a ridurre l’uso dei pesticidi chimici in agricoltura e nelle aree verdi urbane. Questa mossa, pur avendo un valore simbolico, sottolinea le tensioni e le sfide incontrate nel tentativo di regolamentare l’uso di sostanze dannose per l’ambiente e la salute pubblica all’interno dell’Unione Europea.

La proposta, parte della strategia “Farm to Fork” inclusa nel Green Deal europeo, aveva l’obiettivo di dimezzare l’utilizzo dei pesticidi entro il 2030, ponendo particolare attenzione al glifosato, noto per i suoi effetti nocivi sulla biodiversità e sulla salute umana. La bozza del regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi (Sur) era già stata respinta a novembre dal Parlamento europeo, evidenziando la profonda divisione tra gli stati membri e i settori interessati.

Le proteste degli agricoltori, intensificatesi a pochi mesi dalle elezioni europee, hanno evidenziato la complessità del dibattito sull’agricoltura sostenibile, spingendo la Commissione a una riflessione sulle politiche ambientali in atto e sulla loro fattibilità pratica. Il Sur mirava a promuovere metodi di controllo degli insetti e delle piante indesiderate meno dannosi e a vietare l’uso di pesticidi nelle aree sensibili, come i parchi urbani e le zone Natura 2000.

La decisione di ritirare la proposta mette in luce il potere delle lobby chimiche e agricole, nonché le difficoltà nel bilanciare le esigenze economiche con la protezione dell’ambiente e della salute pubblica. Un sondaggio Ipsos ha rivelato che una vasta maggioranza di cittadini europei è preoccupata per gli impatti dei pesticidi, sia sul piano ambientale sia sulla salute umana, indicando un forte sostegno popolare per misure di regolamentazione più stringenti.

La cancellazione del Sur e di altre misure restrittive solleva interrogativi sul futuro della politica ambientale dell’UE e sulla sua capacità di affrontare le sfide poste dalla crisi climatica e dalla degradazione ambientale. La decisione rappresenta un passo indietro nell’ambito degli sforzi per creare un’agricoltura più sostenibile in Europa, con implicazioni che potrebbero estendersi ben oltre il settore agricolo.

Marco Scalzi per StartNews

Cosa c’è ancora da imparare a distanza di vent’anni dal famoso crac Parmalat

Vent’anni fa, il mondo assisteva ad uno degli scandali finanziari più rilevanti d’Europa: il crac Parmalat. Un colosso dell’industria alimentare, conosciuto in tutto il globo per i suoi prodotti lattiero-caseari, si trovava improvvisamente al centro di un vortice finanziario che avrebbe avuto ripercussioni profonde non solo sull’economia italiana ma anche su quella internazionale. Questo evento ha sollevato interrogativi critici sulla trasparenza aziendale, la regolamentazione del mercato e l’integrità dei sistemi finanziari.

Alla fine del 2003, Parmalat dichiarava il default su un debito di quasi 14 miliardi di euro, una cifra astronomicamente più alta di quanto previsto, rivelando anni di frodi contabili, bilanci falsificati e investimenti inesistenti. La scoperta di un buco finanziario di tale entità ha messo in luce non solo le lacune nella governance aziendale e nel controllo finanziario ma anche le debolezze dei meccanismi di vigilanza e regolamentazione.

Il crac Parmalat è diventato un caso di studio fondamentale per comprendere come la mancanza di trasparenza e l’inefficacia dei controlli possano portare al crollo di giganti apparentemente inattaccabili, lasciando dietro di sé un sentiero di devastazione economica e sociale. Dipendenti senza lavoro, investitori con risparmi evaporati e una fiducia incrinata nel sistema finanziario sono solo alcune delle conseguenze immediate di questo scandalo.

Lezioni apprese dal crac Parmalat

A distanza di vent’anni dalla crisi che ha colpito uno dei colossi dell’industria alimentare italiana, le lezioni apprese rimangono più attuali che mai, evidenziando l’importanza cruciale di meccanismi di controllo e regolamentazione efficaci.

Prima fra tutte, la storia del crac Parmalat ha insegnato l’importanza della trasparenza finanziaria. La scoperta di buchi di bilancio per miliardi di euro, derivanti da operazioni finanziarie complesse e spesso occultate, ha sottolineato come la chiarezza e l’onestà nei report finanziari siano fondamentali per mantenere la fiducia degli investitori, dei creditori e del mercato.

Un’altra lezione significativa riguarda il ruolo dei revisori dei conti e delle banche nel prevenire frodi aziendali. Il caso Parmalat ha messo in luce le lacune nei sistemi di controllo e nella vigilanza, evidenziando come sia necessaria una maggiore indipendenza e rigore nelle verifiche contabili, per garantire che le valutazioni siano accurate e non influenzate da relazioni troppo strette tra le aziende e i loro consulenti finanziari.

La storia del crac Parmalat ha anche evidenziato l’importanza di una cultura aziendale basata sull’etica e sulla responsabilità. La crisi ha dimostrato come pratiche aziendali scorrette non solo danneggino l’economia ma abbiano anche un impatto devastante sui dipendenti, sui fornitori e sui consumatori, che si ritrovano a pagare il prezzo più alto di queste frodi finanziarie.

Riflessioni attuali: cosa c’è ancora da imparare

A due decenni dal crac Parmalat, il panorama finanziario e aziendale ha subito trasformazioni significative, adottando nuove regolamentazioni e standard di governance per prevenire frodi di vasta portata. Tuttavia, la storia del crac Parmalat rimane un promemoria persistente che ci ricorda che vi sono sempre lezioni da imparare e spazi per miglioramenti continui.

La tecnologia, seppur strumento di progresso, ha introdotto nuove criticità: l’avvento di criptovalute, finanza decentralizzata e altre innovazioni tecnologiche ha aperto nuove frontiere per il riciclaggio di denaro e le frodi finanziarie. La lezione da apprendere in questo caso è che l’innovazione nei controlli e nelle misure di sicurezza deve tenere il passo con l’evoluzione tecnologica, richiedendo un aggiornamento costante delle competenze e delle strategie di vigilanza.

La globalizzazione dei mercati finanziari richiede una cooperazione internazionale più stretta. I criminali sfruttano le giurisdizioni con regolamentazioni meno severe per perpetrare frodi e riciclaggio, la risposta a questo problema non può essere isolata ma deve essere coordinata a livello globale, attraverso lo scambio di informazioni e l’armonizzazione delle leggi anti-riciclaggio e contro le frodi finanziarie.

E’ cruciale che tutte le parti interessate – aziende, regolatori, investitori e consumatori – continuino a collaborare tra loro, imparando dai passati errori e adattandosi alle nuove sfide per garantire che le dure lezioni del passato non vengano dimenticate, ma servano, invece, come linee guida per un futuro più sicuro e trasparente.

Ulivi millenari in Grecia. La forza della natura è anche questo

Nell’isola di Corfù, Grecia, si erge un ulivo imponente noto con il nome di “Evdokia”. Questo albero è stimato avere un’età compresa tra 1086 e 1200 anni, rendendolo uno degli alberi più antichi del Paese. La ricerca effettuata da scienziati tedeschi dell’Università di Tecnologia di Dresda ha determinato che l’Evdokia sia stato piantato intorno al 928 d.C., prima delle successive occupazioni dell’isola da parte di Saraceni, Normanni e Veneziani.

un simbolo di immortalità

L’Evdokia, uno dei tre ulivi particolarmente enormi presenti a Corfù, ed è considerato uno dei dieci alberi più grandi e antichi di tutta Europa, questo ulivo non è soltanto un richiamo per scolaresche e turisti, ma anche un simbolo di resilienza e longevità.

La produzione di olio

Sebbene Evdokia si distingua per la sua vetustà, l’ulivo più antico di Grecia si trova a Creta, nel villaggio di Ano Vouves, Kissamos, Chania. Quest’ultimo, datato 3000 anni, è stato riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale come l’ulivo più antico al mondo. La particolarità di questi alberi millenari non risiede solo nella loro età, ma anche nella loro capacità di produrre olio d’oliva di eccellente qualità, sottolineando l’importanza dell’olivicoltura nell’isola di Creta e, più in generale, nella cultura greca.

Sanremo 2025: Paolo Bonolis sarà il nuovo conduttore?

Dopo il successo di Amadeus, che ha condotto il Festival di Sanremo per cinque anni consecutivi, la domanda che tutti si pongono è: chi sarà il suo successore? Tra i nomi più quotati ci sono Alessandro Cattelan, Fabio Fazio, Carlo Conti e Paolo Bonolis. Quest’ultimo, però, sembra avere un vantaggio sugli altri, secondo una clamorosa indiscrezione lanciata da Fabrizio Corona.

Il controverso personaggio, infatti, ha scritto sul suo sito Dillinger News che Bonolis è ormai certo di essere il prossimo presentatore della kermesse musicale più amata dagli italiani. “Come al solito, siamo arrivati prima noi: ecco la conferma che Paolo Bonolis sarà il conduttore del Festival di Sanremo 2025”, ha affermato Corona, aggiungendo che i risultati di Sanremo dipendono più dai cantanti che dai conduttori.

Bonolis, che ha già guidato il Festival nel 2005 e nel 2009, sarebbe quindi pronto a tornare sul palco dell’Ariston, magari affiancato da una co-conduttrice di prestigio come Laura Pausini, come ipotizzato dal quotidiano Libero. Il popolare conduttore di Mediaset, noto per il suo stile ironico e provocatorio, dovrà però dimostrare di essere meno antipatico e più umile, secondo Corona, per conquistare il pubblico di Rai Uno.

La notizia, però, non è stata ancora confermata ufficialmente dalla Rai, che dovrà scegliere il volto più adatto a raccogliere l’eredità di Amadeus, che ha salutato il Festival con un record di ascolti e una finale emozionante, che ha visto trionfare la giovane Angelina Mango. Chi sarà il prossimo a salire sul podio di Sanremo? Lo scopriremo nei prossimi mesi.

Chi era Pino Mango, padre della vincitrice di Sanremo

Pino Mango, nato come Giuseppe Mango il 6 novembre 1954 a Lagonegro, Potenza, è stato un cantautore italiano la cui carriera musicale si è distinta per l’intensità emotiva delle sue interpretazioni e per le sue doti vocali uniche. La sua musica, un incrocio tra pop italiano e influenze world music, ha conquistato il cuore di milioni di ascoltatori non solo in Italia ma in tutto il mondo.

Mango ha iniziato la sua carriera alla fine degli anni ’70, ma è stato con l’album “Australia” (1985) e il singolo “Oro” che ha raggiunto la fama nazionale. La sua capacità di miscelare melodie accattivanti con testi profondi ha creato un connubio perfetto che ha segnato la musica italiana degli anni ’80 e ’90. Tra i suoi brani più noti, “Lei verrà“, “Bella d’estate“, e “Amore per te“, continuano a essere simboli indimenticabili del suo talento.

Non solo la sua musica, ma anche le sue esibizioni dal vivo erano caratterizzate da una forte carica emotiva, dove Mango si esprimeva con una passione che andava oltre la semplice esecuzione musicale. La sua improvvisa scomparsa il 7 dicembre 2014, durante un concerto, ha lasciato un vuoto nel panorama musicale italiano, ma il suo lascito continua a vivere attraverso le sue canzoni, che rimangono immortali.

L’eredità di Mango non si limita alla sua discografia; ha influenzato generazioni di musicisti e cantautori che vedono in lui un modello di espressione artistica e di impegno nel campo musicale. La sua musica, che esplora temi universali come l’amore, la solitudine e la ricerca di sé, parla a un pubblico trasversale, rendendo Mango un vero e proprio pilastro della musica italiana.

Per chi desidera approfondire e vivere l’esperienza dell’intensità emotiva di Mango, numerosi video delle sue esibizioni dal vivo sono disponibili su piattaforme come YouTube. Questi video offrono un assaggio del suo straordinario talento e permettono di apprezzare la potenza espressiva e la profondità dei suoi brani.

L’eredità di Pino Mango rimane una testimonianza della sua arte, ispirando ancora oggi artisti e appassionati di musica con la sua indimenticabile voce e le sue melodie senza tempo.

Stupro senza consenso: un reato senza riconoscimento europeo

Nel cuore di un’Europa che si dibatte tra valori condivisi e sovranità nazionali, emerge un’accordo che suona come un compromesso amaro. La direttiva europea sulla violenza contro le donne, nata con ambizioni rivoluzionarie, si è arenata su uno degli scogli più dolorosi: la definizione di stupro. Nonostante l’ampio consenso sulla gravità del sesso non consensuale, la mancata classificazione dello stupro come reato a livello europeo lascia un vuoto legislativo allarmante. Questa scelta non solo riflette le divisioni tra gli Stati membri, ma mina anche l’efficacia della lotta contro la violenza di genere, relegando il tema a una questione di sensibilizzazione piuttosto che di azione legale concreta.

Le novità del provvedimento: tra luci e ombre

Se da un lato la direttiva fallisce nel suo intento più audace, dall’altro introduce misure che non possono essere ignorate. La lotta contro la violenza informatica, l’elenco ampliato di circostanze aggravanti, e il rafforzamento del supporto alle vittime segnano passi importanti verso una maggiore protezione. Tuttavia, questi avanzamenti non bastano a compensare la mancanza di una definizione univoca e trasversale dello stupro, lasciando emergere un quadro di progressi parziali, dove la luce delle novità non riesce a dissipare le ombre di ciò che è stato lasciato irrisolto.

La divisione degli Stati membri: un’Europa a due velocità sul tema dello stupro

L’opposizione di alcuni Paesi alla definizione basata sul consenso e le divergenze legislative riflettono un’Europa frammentata, dove il cammino verso l’uniformità dei diritti e delle protezioni si scontra con le mura della sovranità nazionale. Questa divisione non solo rallenta il progresso verso una tutela più efficace contro la violenza sulle donne, ma mette anche in luce le sfide che l’Unione Europea deve affrontare nel suo sforzo di armonizzazione legislativa. La strada da percorrere è ancora lunga e impervia, ma la determinazione espressa da alcuni rappresentanti europei e la pressione della società civile potrebbero giocare un ruolo chiave nel superare le divisioni e nel realizzare una protezione uniforme e senza compromessi.

Serena Costa per StartNews

 

La fine dell’orso M90 scuote le coscienze

Il caso dell‘orso M90, abbattuto in Trentino, diventa simbolo di una lotta più ampia per la tutela dei diritti degli animali e la critica alla gestione dei grandi carnivori. La decisione di porre fine alla vita di questo esemplare, etichettato come “pericoloso”, ha sollevato un’ondata di indignazione che va oltre le associazioni animaliste, coinvolgendo anche volti noti dello spettacolo e della politica. La manifestazione nazionale indetta a Trento diventa così un palcoscenico dove si intrecciano voce del popolo e grida di celebrità, tutte unite nel richiamo a una maggiore consapevolezza e rispetto per la fauna selvatica. L’orso M90, seguito da vicino grazie al suo radiocollare, ha vissuto gli ultimi mesi della sua vita sotto il segno di una condanna già scritta. I suoi ripetuti avvicinamenti a zone residenziali, interpretati come segnali di una pericolosità crescente, hanno portato alla drastica decisione del suo abbattimento. Questo atto solleva questioni profonde sull’efficacia delle strategie di gestione della fauna selvatica, sulla capacità di ricerca di soluzioni alternative e sulla valutazione del reale rischio che questi animali possono rappresentare per le comunità umane.

Voci dal mondo dello spettacolo: l’impegno contro l’ingiustizia

Il caso di M90 ha visto l’intervento di numerosi personaggi dello spettacolo, che hanno usato la loro influenza per amplificare il messaggio di protesta. Dalle parole di condanna di Rita Dalla Chiesa alle riflessioni di Alessandro Gassman, passando per l’annuncio di partecipazione alla manifestazione di Andrea Scanzi, è evidente come la vicenda abbia toccato corde sensibili, trasformandosi in un simbolo di lotta contro l’ingiustizia e per la difesa dei diritti degli animali.

Un appello per la coesistenza: la ricerca di soluzioni alternative

In mezzo alla tempesta emotiva e mediatica, emergono voci che chiedono di guardare oltre l’evento tragico, invitando a una riflessione su come garantire una convivenza pacifica tra uomo e fauna selvatica. L’appello al presidente del consiglio e al ministro dell’ambiente sottolinea la necessità di esplorare ogni via possibile prima di ricorrere a misure estreme come l’abbattimento. La tragedia di M90 diventa così un monito e un invito a riconsiderare le politiche ambientali e di tutela della biodiversità, in un’ottica di rispetto e coesistenza.

Serena Costa per StartNews

L’importanza dell’etichettatura e delle informazioni nutrizionali nella scelta dei prodotti alimentari

Etichette alimentari e informazioni nutrizionali stanno diventando sempre più cruciali nelle decisioni di acquisto dei consumatori. Con una maggiore consapevolezza sulla salute e sul benessere, gli acquirenti sono sempre più attenti a ciò che contiene il cibo che portano in tavola.

Le ricerche mostrano che nel 2023, il 44% dei consumatori ha dichiarato di controllare sia le etichette degli ingredienti sia quelle nutrizionali quando selezionano i prodotti, in aumento rispetto al 35% del 2020. Questo cambiamento segnala una crescente richiesta di trasparenza e qualità nell’industria alimentare.

Le principali preoccupazioni includono la presenza di ingredienti naturali e puliti, la riduzione dello zucchero, i benefici aggiunti per la salute e la sostenibilità ambientale. Tali tendenze sono supportate da studi che rilevano un aumento dell’attenzione dei consumatori verso etichette e informazioni nutrizionali, passate dal 36% al 43% in soli due anni.

Questo spostamento nelle preferenze dei consumatori riflette una maggiore consapevolezza su come le scelte alimentari possano influenzare la salute personale e l’ambiente. Di conseguenza, le aziende alimentari stanno rispondendo a queste esigenze con una riformulazione dei loro prodotti, puntando su ingredienti più sani e processi di produzione sostenibili.

In conclusione, l’attenzione crescente verso etichette accurate e informazioni nutrizionali dettagliate è un chiaro indicatore di un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, che ora richiedono maggiore qualità e trasparenza nell’industria alimentare.

 

Addio a Gigi Riva, leggenda del calcio italiano

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Gigi Riva, leggenda del calcio italiano.. Riva, noto per il suo spirito combattivo e la sua abilità goleador, ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi e nella storia dello sport. Soprannominato “Rombo di Tuono” per la potenza dei suoi tiri, ha avuto una carriera straordinaria  con la maglia del Cagliari, squadra con la quale ha raggiunto i suoi più importanti risultati. Il suo apice professionale è stato la vittoria dello scudetto nel 1970, un traguardo storico per il club sardo e per tutto il calcio italiano.

Non solo un eroe a livello di club, Riva ha anche lasciato il segno nella Nazionale italiana. La sua partecipazione ai Mondiali e agli Europei ha dimostrato la sua classe e il suo talento, diventando uno dei migliori attaccanti del suo tempo. La sua capacità di ispirare compagni di squadra e tifosi è stata unica, facendolo diventare un simbolo di grinta e passione.

L’eredità di Gigi Riva vivrà per sempre nel ricordo di chi ha avuto il privilegio di vederlo giocare e di chi ha ascoltato le storie delle sue gesta e, l’uomo oltre che l’atleta, rimarrà per sempre una figura iconica nel calcio, un esempio di talento, umiltà e dedizione.

Il calcio italiano ha perso uno dei suoi più grandi protagonisti, ma il suo ricordo continuerà a vivere nelle pagine della storia dello sport. Il suo spirito combattivo e la sua inconfondibile capacità di segnare rimarranno fonte di ispirazione per le future generazioni di calciatori. Addio, Gigi Riva.

Serena Costa per StartNews

Stili di vita sostenibili e tendenze d’arredo nel 2024: un equilibrio tra estetica e ecologia

Nel 2024 l’interior design si fa portavoce di una rivoluzione silenziosa ma profonda: l’armonia tra bellezza e sostenibilità. In un anno segnato da sfide climatiche e politiche, le tendenze d’arredo riflettono un duplice desiderio: esprimere la propria individualità e, al contempo, rispettare l’ambiente. I cambiamenti climatici, l’inflazione e le dinamiche politiche globali non sono più solo argomenti di dibattito, ma elementi che influenzano concretamente il nostro stile di vita e le scelte domestiche.

In questa cornice, emergono due filosofie apparentemente opposte ma complementari: il minimalismo e l’eclettismo. Da una parte, il minimalismo risponde all’esigenza di frugalità e funzionalità, con uno sguardo attento all’impatto ambientale. Un approccio che predilige linee pulite, colori neutri, e un design “meno è più” che enfatizza la qualità sopra la quantità. D’altro canto, l’eclettismo, con il suo “più è meglio”, diventa una forma di espressione personale e creativa, dove il mix di stili, colori e pattern riflette la diversità del mondo contemporaneo.

Il punto d’incontro tra questi due mondi è la sostenibilità. Il 2024 vede un crescente interesse verso materiali di alta qualità, riciclabili e a basso impatto ambientale. Mobili e complementi d’arredo sono scelti non solo per la loro estetica, ma anche per la loro longevità e il loro ciclo di vita ecologico. Il fai-da-te e l’upcycling diventano non solo modi per personalizzare la propria casa, ma anche per ridurre l’impatto ecologico, dando nuova vita a oggetti esistenti.

In questo scenario, la casa diventa un microcosmo che riflette le preoccupazioni e le aspirazioni di una soci. età sempre più consapevole del proprio ruolo nel pianeta. Il design d’interni del 2024, quindi, non è solo una questione di stile, ma diventa un manifesto di valori, un equilibrio tra bellezza e responsabilità, tra l’espressione personale e l’impegno collettivo per un futuro più sostenibile.

La casa del 2024 si conferma quindi come un luogo di conforto e ispirazione, dove ogni scelta, dal più piccolo accessorio ai materiali di costruzione, riflette un impegno verso un mondo più rispettoso e sostenibile. In un’epoca di cambiamenti rapidi e sfide globali, l’arredo di casa diventa un ponte tra il personale e il globale, un esempio tangibile di come stili di vita sostenibili possano essere integrati nella vita di tutti i giorni, coniugando estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente.

Marco Scalzi per StartNews

Claudio baglioni annuncia i suoi ultimi 1000 giorni di musica

In un annuncio che ha commosso e sorpreso i fan, **Claudio Baglioni**, storica figura della musica italiana, ha recentemente dichiarato che si avvicina alla conclusione della sua straordinaria carriera. Baglioni, con oltre 60 anni di carriera alle spalle, ha annunciato che dedicherà i prossimi **1000 giorni** alla musica e ai suoi fan, prima di ritirarsi definitivamente dal palcoscenico.

Il cantautore, famoso per hit come “Questo piccolo grande amore” e “Strada facendo”, ha iniziato la sua carriera nel 1964, a soli 13 anni. Il suo annuncio, pervaso da una dolce malinconia, non è un semplice conto alla rovescia, ma un “canto alla rovescia”, come lo ha definito lui stesso, un modo per celebrare e concludere in bellezza un viaggio artistico unico.

Baglioni, nel suo comunicato, ha ricordato le parole del padre: “si scende dal ring da vincitori”, enfatizzando la sua decisione di concludere il suo percorso artistico in un momento di forza e successo, piuttosto che aspettare che le circostanze lo costringano a farlo.

Questa decisione segna la fine di un’era per la musica italiana, ma anche l’inizio di un periodo di celebrazione e riflessione sulla carriera di uno degli artisti più influenti e amati del nostro tempo. I suoi prossimi concerti e iniziative saranno, senza dubbio, carichi di emozione e nostalgia, nonché di gratitudine da parte dei suoi numerosi fan che lo hanno seguito per decenni.

Sanremo 2024: un palcoscenico di stelle, gli ospiti e le loro storie

Il Festival di Sanremo 2024, diretto da Amadeus, si conferma come un evento che trascende i confini della musica, accogliendo sul suo palco ospiti di caratura internazionale. Ogni artista porta con sé una storia unica, contribuendo a rendere questa edizione memorabile. Ecco alcuni degli ospiti più attesi e le loro storie.

allevi

Giovanni Allevi

Giovanni Allevi, pianista e compositore, ha rivoluzionato il panorama della musica classica contemporanea. Emergendo con l’album “No Concept” nel 2005, Allevi ha combinato melodia e sperimentazione, creando un legame diretto con il suo pubblico. Dopo una pausa dalla scena live, il suo ritorno a Sanremo è un evento imperdibile per gli amanti della musica classica e non solo.

 

Russel Crowe

Russel Crowe

Notoriamente conosciuto come attore, Russell Crowe ha anche una passione per la musica. Leader della band “30 Odd Foot of Grunts”, Crowe ha mostrato un lato diverso del suo talento artistico. La sua esibizione a Sanremo segna un incrocio sorprendente tra cinema e musica, promettendo un’esibizione indimenticabile.

 

 

Eros Ramazzotti

E. Ramazzotti

Eros Ramazzotti è una vera icona della musica italiana, amato a livello internazionale. Con una carriera che si estende per oltre tre decenni, Ramazzotti ha incantato il mondo con la sua voce e le sue melodie. Celebrando 40 anni dalla vittoria nella sezione Nuove Proposte con “Terra Promessa”, il suo ritorno a Sanremo è un momento di celebrazione e nostalgia.

 

 

Roberto Bolle

Roberto Bolle

Roberto Bolle, étoile della danza, ha portato l’eleganza del balletto sui palcoscenici di tutto il mondo. Con la sua grazia e tecnica impeccabile, Bolle ha contribuito a rendere la danza classica accessibile a un pubblico più ampio. La sua presenza a Sanremo rappresenta un ponte tra la musica e la danza, offrendo un’esperienza sensoriale completa.

 

 

Gigliola Cinquetti

G. Cinquetti

Gigliola Cinquetti, vincitrice di Sanremo nel 1964 con “Non ho l’età”, è una delle voci più amate della musica leggera italiana. Il suo ritorno a Sanremo, per celebrare i 60 anni dalla vittoria, è un momento di pura nostalgia e testimonianza della longevità del suo talento.

 

 

Questi artisti, insieme a molti altri, rendono il Festival di Sanremo 2024 un evento ricco di storie e talenti, unendo generazioni diverse sotto il segno della musica e dell’arte.

Casa – Stile nordico, industrial e vintage: le tendenze d’arredo del 2024

Nel mondo dell’arredamento, il 2024 si caratterizza per un’evoluzione stilistica che abbraccia la sostenibilità senza compromettere l’estetica.

Lo stile nordico, conosciuto anche come scandinavo, continua a dominare per la sua capacità di coniugare semplicità, funzionalità e confort. Caratterizzato da linee pulite, palette di colori chiari e l’utilizzo predominante di materiali naturali come legno e lino, questo stile non solo conferisce agli spazi un’atmosfera accogliente e rilassante, ma promuove anche una filosofia di vita orientata alla leggerezza e alla sostenibilità. Il nordico, infatti, non è solo un design, ma una vera e propria espressione di un approccio alla vita incentrato sul benessere, sulla qualità degli spazi e sull’interazione armoniosa con l’ambiente.

Parallelamente, lo stile industriale si afferma come un trend in costante crescita, grazie alla sua estetica unica e al suo spirito urbano. Caratterizzato dall’utilizzo di materiali grezzi come metallo, cemento e vetro, questo stile conferisce agli spazi un carattere robusto e moderno. Nonostante la sua apparente freddezza, lo stile industriale rispecchia una tendenza verso la genuinità e l’autenticità dei materiali, promuovendo un design che celebra la storia e la provenienza di ogni elemento.

Il design vintage rimane una scelta di grande rilevanza nel 2024, proponendosi come un omaggio al passato attraverso il recupero e il riutilizzo di mobili e oggetti d’epoca. Caratterizzato da un mix di stili e decorazioni retrò, lo stile vintage non è solo un trend estetico, ma un approccio sostenibile che valorizza la storia e l’unicità di ogni pezzo. Il riutilizzo di mobili vintage e la loro integrazione in contesti moderni rappresentano non solo una scelta di stile, ma anche un impegno concreto verso la riduzione dei rifiuti e la conservazione delle risorse.

Questi stili, pur essendo distinti, condividono un comune denominatore: la sostenibilità. Che si tratti della naturalezza e della semplicità dello stile nordico, del carattere e della genuinità dell’industriale, o del fascino storico e del riutilizzo del vintage, ogni tendenza del 2024 si orienta verso un design più consapevole ed ecologico. Questo approccio è riflesso non solo nella scelta dei materiali, ma anche nel processo produttivo, con una crescente enfasi su produzioni locali, tecniche artigianali e catene di fornitura etiche e sostenibili.

La tecnologia gioca un ruolo fondamentale in questa evoluzione. L’innovazione tecnologica permette di creare materiali più sostenibili, di migliorare i processi produttivi e di incorporare soluzioni smart che aumentano la funzionalità degli arredi. Dal design modulare ai sistemi di automazione domestica, la tecnologia è integrata in modo da rispettare l’ambiente e migliorare la qualità della vita domestica.

Un altro aspetto importante è la personalizzazione. Nel 2024, l’arredamento si adatta sempre più alle esigenze individuali, consentendo alle persone di esprimere la propria personalità e di creare spazi che riflettano il loro stile di vita. Questo si traduce in un design flessibile, con mobili modulari e soluzioni su misura che si adattano a diversi spazi e necessità.

In conclusione, le tendenze d’arredo del 2024 rappresentano un equilibrio tra estetica e responsabilità ambientale. La crescente attenzione verso la sostenibilità nel design d’interni non è solo una risposta alle sfide ambientali, ma anche un’espressione di un cambiamento culturale più ampio, in cui la bellezza e la funzionalità si incontrano per creare spazi che siano allo stesso tempo confortevoli, stimolanti e rispettosi dell’ambiente. Questa evoluzione riflette una maggiore consapevolezza delle implicazioni ecologiche delle nostre scelte quotidiane e un impegno crescente verso uno stile di vita più sostenibile.

Lo sviluppo di questi stili non è solo una questione di tendenza, ma una risposta alle esigenze di un mondo in rapido cambiamento. In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è in aumento, lo stile nordico, industriale e vintage non sono solo espressioni di gusto personale, ma anche simboli di un impegno per un futuro più sostenibile. Il design d’interni del 2024 si muove quindi in un contesto dove l’attenzione all’estetica si fonde con la responsabilità sociale e ambientale, dando vita a spazi che non sono solo belli da vivere, ma anche buoni per il pianeta.

In sintesi, le tendenze d’arredo del 2024 sono un invito a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente attraverso le nostre scelte domestiche. È un percorso che coniuga l’amore per il design con il rispetto per la natura, spingendoci a considerare come ogni oggetto, materiale o stile possa contribuire a un futuro più verde e sostenibile. Questo approccio all’arredamento non è solo una moda passeggera, ma una visione a lungo termine che può ispirare cambiamenti positivi nella nostra vita quotidiana e nell’ambiente che ci circonda.

Prime Video: le novità di gennaio 2024

Prime Video, la piattaforma di streaming di Amazon, annuncia un inizio d’anno ricco di novità per gennaio 2024. La lista comprende una varietà di serie TV, film e show, sia di produzione internazionale che italiana.

Serie tv
Tra le serie in evidenza figura “Karaoke Night – Talenti senza Vergogna”, condotto da Dargen D’Amico, che promette di essere un format divertente e innovativo. “James May: Our Man in India” segna la terza stagione di avventure dell’ex-conduttore di Top Gear, esplorando le complessità e le meraviglie dell’India.

Film
Il mese di gennaio vede l’arrivo di diversi film attesi. “Minions 2: Come Gru diventa cattivissimo” e “Insidious – La porta rossa” sono solo alcuni dei titoli che attirano l’attenzione. Da non perdere anche “Killers of the Flower Moon”, un film che promette di essere un’aggiunta significativa al catalogo di Prime Video.

Serie & show
Per gli appassionati di anime e serie TV, Prime Video porta novità come “Naruto: Shippuden – la terza stagione” e “Dragonball Z – la seconda stagione”. Inoltre, per gli amanti del reality, “Drag Den with Manila Luzon: Retribution” aggiunge un tocco di glamour e sfida.

Queste uscite rappresentano solo una parte delle novità che Prime Video ha in serbo per i suoi abbonati, continuando a espandere il proprio catalogo con contenuti di qualità e per tutti i gusti​​.

Ecco un riepilogo delle serie TV, film e show in arrivo su Prime Video a gennaio 2024, come riportato da HDblog.it:

Serie TV:

1. Karaoke Night – Talenti senza Vergogna
2. No Activity – Niente da Segnalare
3. Marry My Husband
4. James May: Our Man in India
5. Hazbin Hotel
6. Expats

Film:

1. Bang Bank
2. Il Nemico
3. Dobbiamo Stare Vicini
4. Gioco di Ruolo

Altre novità del mese:

– Minions 2: Come Gru diventa cattivissimo
– L’ordine del tempo
– Insidious – La porta rossa
– The Marsh King’s Daughter
– The Forgiven
– Supercool – Strafigo per un giorno
– Volevo un figlio maschio
– Killers of the Flower Moon
– L’ultima volta che siamo stati bambini
– G.I. Joe – La vendetta
– West Side Story
– Harry, ti presento Sally…
– Jurassic World
– Venom
– Easy Girl
– Whiplash
– Tutte le cose che non sai di lui
– Kevin James: Irregardless

Serie e Show:

– Naruto: Shippuden – la terza stagione
– I Cesaroni – le sei stagioni
– Dragonball Z – la seconda stagione
– Gundam Ms 08th Team – la prima stagione
– Gundam 0080: La guerra in tasca – la prima stagione
– Drag Den with Manila Luzon: Retribution
– Fairy Tail – la settima stagione

 

Docenti, ATA e dirigenti scolastici: in arrivo sconti su treni, aerei, agriturismi e negozi

Il governo italiano ha recentemente lanciato un piano welfare rivolto al personale scolastico, che include docenti, ATA e dirigenti. Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso il miglioramento delle condizioni di vita di coloro che sono al centro del sistema educativo del paese.

Uno dei settori che ha ricevuto una particolare attenzione è quello dei trasporti. Trenitalia, per esempio, offre uno sconto del 10% su varie tariffe, estendendo questa offerta a tutti i servizi Frecciarossa. Italo, d’altro canto, offre uno sconto del 20% sulla tariffa low cost per il servizio di viaggio smart. Queste agevolazioni sono un riconoscimento della necessità di molti insegnanti e membri del personale scolastico di spostarsi frequentemente per motivi di lavoro. Non sono solo i trasporti a beneficiare di queste nuove misure. Coldiretti offre sconti che possono arrivare fino al 15% per gli acquisti di prodotti della rete Campagna Amica, estendendo l’offerta anche agli agriturismi. Questo è un incentivo significativo per il personale scolastico a optare per prodotti e servizi più sostenibili e locali.

Per fruire di questi vantaggi, è stata creata una piattaforma dedicata gestita dal MIM. Questa piattaforma fungerà da portale attraverso il quale il personale scolastico potrà identificarsi e ottenere le agevolazioni previste. Questo piano welfare è solo l’inizio. Il governo ha espresso l’intenzione di estendere la rete degli acquisti agevolati, coinvolgendo altri soggetti privati nel progetto. Ciò potrebbe portare a una gamma ancora più ampia di benefit e sconti in vari settori, migliorando ulteriormente le condizioni di vita del personale scolastico.

Quali sono gli sconti

Gli sconti previsti dal progetto “Merito” sono i seguenti:

Trasporti:
20% di sconto sui biglietti ferroviari (Intercity e Frecciarossa)
15% di sconto sui biglietti aerei
15% di sconto sui biglietti dei traghetti
10% di sconto sui biglietti dei bus
Cultura:
20% di sconto sui biglietti per musei, teatri e cinema
15% di sconto sui libri
10% di sconto sui biglietti per concerti e eventi sportivi
Tempo libero:
20% di sconto sui biglietti per parchi divertimento
15% di sconto sulle attività sportive
10% di sconto sui servizi di ristorazione
Spesa alimentare:
15% di sconto sui prodotti alimentari presso i supermercati convenzionati

 

Scarica il documento ufficiale del Ministero 

welfare_personale

Statali, aumenti entro Natale: 100 euro lordi medi per 13 mensilità

I dipendenti pubblici italiani riceveranno aumenti di stipendio a partire da dicembre 2023. L’accordo, siglato da governo e sindacati il 16 novembre 2022, prevede un incremento medio lordo mensile di 100 euro per 13 mensilità, a cui si aggiungono gli arretrati, che ammontano in media a 2.064 euro.

L’aumento è stato riconosciuto a tutti i dipendenti pubblici, compresi quelli degli enti locali. L’incremento è pari al 4,2% del salario contrattuale, e tiene conto dell’inflazione prevista per il triennio 2019-2021.

Gli aumenti saranno applicati a partire dal mese di dicembre 2023, con le retribuzioni di competenza del mese di gennaio 2024. I dipendenti pubblici riceveranno quindi un doppio stipendio a gennaio, comprensivo degli aumenti e degli arretrati.

L’accordo è stato salutato positivamente dai sindacati, che hanno definito l’aumento “un passo importante per la valorizzazione del lavoro pubblico“. Il governo, dal canto suo, ha sottolineato che l’aumento è necessario per “riequilibrare il potere d’acquisto dei dipendenti pubblici“.

I dettagli dell’accordo

L’accordo prevede anche l’introduzione di un nuovo ordinamento professionale e di un nuovo sistema di salario accessorio. Il nuovo ordinamento professionale prevede la creazione di nuove figure professionali e la revisione degli inquadramenti. Il nuovo sistema di salario accessorio prevede l’introduzione di nuovi criteri di valutazione del merito.

Le reazioni

L’accordo ha suscitato reazioni contrastanti nel mondo politico. La Lega ha criticato l’aumento, definendolo “esagerato”. Il Partito Democratico, invece, ha espresso soddisfazione per l’accordo, definendolo “un riconoscimento importante per i dipendenti pubblici“.I

prossimi step

L’accordo deve ancora essere ratificato dal Parlamento. La legge di ratifica dovrebbe essere approvata entro la fine dell’anno.

Attilio Franchi per Startnews

 

Come scegliere il veicolo commerciale giusto per la tua attività

Quando si tratta di gestire un’attività commerciale che richiede la mobilità di merci o servizi, la scelta del veicolo giusto è una decisione cruciale. La selezione del veicolo commerciale adatto alle esigenze della tua impresa può fare la differenza tra un efficiente flusso di lavoro e costi operativi eccessivi. Vediamo quindi quali sono i fattori chiave da considerare per prendere una decisione informata quando si tratta di acquistare o noleggiare un veicolo commerciale.

Capacità di carico

La capacità di carico di un veicolo commerciale è un aspetto fondamentale da considerare quando si decide quale veicolo acquistare o noleggiare per la propria attività. Questo fattore riveste una grande importanza poiché influisce direttamente sulla tua capacità di trasportare in modo efficiente tutte le merci o attrezzature necessarie per il corretto funzionamento della tua impresa.

Valutazione del volume e del peso delle merci: Per iniziare, è necessario avere una chiara comprensione del volume e del peso medio delle merci o delle attrezzature che devi trasportare regolarmente. Questo può variare notevolmente da un’attività all’altra. Ad esempio, un servizio di consegna di fiori potrebbe richiedere un veicolo con una capacità di carico relativamente piccola, ma molto spazio per i fiori fragili, mentre un’azienda di consegna di mobili avrà bisogno di un veicolo con una capacità di carico molto più ampia per trasportare divani, tavoli e altri oggetti voluminosi.

Limite di peso consentito: Ogni veicolo commerciale ha un limite di peso consentito, che è stabilito dalle specifiche del produttore e dalle leggi locali sulla circolazione stradale. È fondamentale rispettare questo limite per evitare multe e sanzioni. Inoltre, superare il limite di peso consentito può causare danni al veicolo e aumentare il rischio di incidenti stradali.

Sufficienza di spazio e robustezza: Oltre a considerare il peso, è importante assicurarsi che il veicolo offra abbastanza spazio per caricare le merci in modo sicuro e efficiente. La disposizione interna del veicolo, inclusi ripiani, ganci e sistemi di fissaggio, può influire sulla sua capacità di carico. Inoltre, la robustezza del veicolo è fondamentale per garantire che possa sopportare carichi pesanti senza subire danni strutturali.

Tipo di trasporto: Il tipo di trasporto che effettuerai può influenzare la scelta della capacità di carico del veicolo. Ad esempio, se trasporti merci delicate, potresti aver bisogno di un veicolo con sistemi di sicurezza e ammortizzazione speciali per evitare danni durante il trasporto.

Tipo di carburante

La scelta del tipo di carburante è cruciale per il bilancio della tua attività e per l’ambiente. I veicoli commerciali possono essere alimentati da diverse fonti, tra cui benzina, diesel, elettricità e gas naturale. La decisione dipenderà dalla disponibilità di carburante nella tua zona, dal costo del carburante e dalle tue esigenze specifiche. Inoltre, i veicoli elettrici stanno diventando sempre più popolari grazie alla loro eco-sostenibilità e ai costi operativi inferiori a lungo termine.

Manutenzione

La manutenzione dei veicoli commerciali è un aspetto fondamentale per garantire che il tuo business funzioni senza intoppi. È importante considerare la disponibilità di servizi di manutenzione nella tua area e la facilità di accesso a pezzi di ricambio. Alcuni veicoli possono richiedere una manutenzione più frequente o complessa rispetto ad altri, il che può influenzare i costi operativi a lungo termine.

Dimensione del veicolo

La dimensione del veicolo dipende direttamente dal tipo di attività che svolgi. Se operi in un ambiente urbano, potresti aver bisogno di veicoli più piccoli e maneggevoli per la consegna in spazi ristretti. D’altra parte, se gestisci un’impresa di trasporto su lunghe distanze, potresti necessitare di veicoli più grandi con una maggiore capacità di carico.

In ogni caso, rivolgersi a una società specializzata nel noleggio furgoni è una mossa intelligente. Queste aziende hanno una vasta esperienza nell’aiutare le imprese a selezionare il veicolo commerciale adatto alle loro esigenze specifiche. Offrono una varietà di opzioni, dalla dimensione del veicolo alle soluzioni di noleggio flessibili, consentendo alle imprese di adattare la loro flotta alle mutevoli esigenze commerciali. Il tutto senza costi di acquisizione e con la disponibilità di poter usufruire sempre di veicoli nuovi e controllati.

La Svizzera in vetta: ecco la classifica dei migliori paesi del 2023. L’Italia al quindicesimo posto

Un’analisi dettagliata dei paesi che dominano la scena globale secondo diversi parametri
Ogni anno, numerose classifiche cercano di determinare quali siano i “migliori” paesi del mondo, basandosi su vari fattori come economia, cultura, sistema sanitario e istruzione. La classifica dei migliori paesi del 2023, pubblicata da US News, non fa eccezione e offre una panoramica completa basata su una serie di parametri.

La posizione dell’Italia
L’Italia si trova al 15° posto nella classifica generale dei migliori paesi del 2023. Questa posizione riflette diversi fattori come il PIL, la popolazione e il PIL pro capite. Con un PIL di 2,01 trilioni di dollari e una popolazione di 58,9 milioni, l’Italia è una delle economie più forti dell’Europa. La sua ricca storia, la cucina di fama mondiale e la bellezza geografica la rendono una destinazione turistica molto popolare. Tuttavia, la posizione potrebbe essere influenzata da vari fattori come la politica interna, la situazione economica e altri aspetti sociali.

Classifica dei Migliori Paesi del 2023 (fino al 20° posto)
1. Svizzera
2. Canada
3. Svezia
4. Australia
5. Stati Uniti
6. Giappone
7. Germania
8. Nuova Zelanda
9. Regno Unito
10. Olanda
11. Norvegia
12. Francia
13. Danimarca
14. Finlandia
15. Italia
16. Singapore
17. Spagna
18. Belgio
19. Emirati Arabi Uniti
20. Cina

 Fattori di successo dei paesi in cima alla classifica
I paesi che dominano la classifica condividono alcune caratteristiche comuni che contribuiscono al loro successo. Ad esempio, la Svizzera, al primo posto, è nota per la sua neutralità, la ricchezza e la qualità della vita. Il Canada, al secondo posto, è apprezzato per la sua accoglienza verso gli immigrati e la sua estesa natura selvaggia. La Svezia, terza, è uno dei paesi più grandi dell’Unione Europea per massa territoriale e ha una forte identità culturale.

L’Italia: una gemma nel Mediterraneo
Come già accennato, l’Italia si colloca al 15° posto, una posizione che potrebbe sorprendere alcuni date le sue numerose attrattive turistiche e la sua ricca storia culturale. Tuttavia, la posizione dell’Italia potrebbe essere influenzata da sfide economiche e politiche interne. Nonostante ciò, il paese continua ad essere un faro di cultura e bellezza, con città storiche e una cucina che è un patrimonio mondiale a sé stante.

Paesi in ascesa e in declino
Alcuni paesi come Singapore e gli Emirati Arabi Uniti stanno guadagnando posizioni grazie a economie in rapida crescita e a un alto standard di vita. Al contrario, la Cina, pur essendo una delle economie più grandi del mondo, si trova solo al 20° posto, probabilmente a causa di questioni legate ai diritti umani e alla libertà politica.

Considerazioni finali
La classifica dei migliori paesi è un indicatore interessante ma non definitivo della “qualità” di una nazione. Diversi fattori, da quelli economici a quelli sociali e culturali, contribuiscono a determinare la posizione di un paese in classifiche come questa. Tuttavia, è innegabile che queste classifiche possano servire come punto di partenza per discussioni più ampie su cosa rende un paese “migliore” rispetto ad altri.

 

LA METODOLOGIA UTILIZZATA DA US NEWS

Ecco un riassunto delle caratteristiche principali della metodologia utilizzata per creare la classifica dei “Migliori Paesi” secondo U.S. News:

Fondamenti e Obiettivi
– La classifica è basata anche su come viene percepito il paese in base  ad una serie di caratteristiche qualitative. Non si basa solamente su dati quantitativi come il PIL o il numero di abitanti, ma prende in considerazione anche come la gente percepisce un paese in base a una varietà di attributi che non sono facilmente misurabili.
– L’obiettivo è esaminare il valore di una nazione al di là delle metriche quantitative, considerando fattori come il commercio, il turismo e l’investimento.
– L’analisi del 2023 copre 87 nazioni.

Sviluppo e Strumenti
– Il modello è stato sviluppato in collaborazione con la società di servizi di marketing e comunicazione globale WPP e la Wharton School dell’Università della Pennsylvania.
– Sono stati identificati 73 attributi di un paese, rilevanti per il successo di una nazione moderna.

Metodologia del Sondaggio
– Più di 17.000 persone da tutto il mondo hanno partecipato a un sondaggio tra il 17 marzo e il 12 giugno.
– Gli attributi sono stati raggruppati in 10 sottoclassifiche tematiche come “Qualità della Vita”, “Imprenditorialità”, “Influenza Culturale”, ecc.
– Ogni paese è stato valutato su ciascuno dei 73 attributi in base alle risposte individuali del sondaggio.

Ponderazione e Calcolo del Punteggio
– La maggior parte delle sottoclassifiche è stata correlata al PIL a parità di potere d’acquisto per abitante del 2022, come riportato dalla Banca Mondiale.
– I punteggi sono stati trasformati in una scala che potesse essere confrontata a livello globale.

Partecipanti al Sondaggio
– I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi: élite informate, decisori aziendali e pubblico generale.
– Indipendentemente dalla demografia o dal tipo di partecipante, le risposte di ciascun individuo avevano lo stesso peso nei risultati.

Criteri di Inclusione dei Paesi
– I paesi dovevano soddisfare quattro criteri di riferimento per essere inclusi nello studio, come il PIL, gli investimenti diretti esteri, i ricavi dal turismo e l’Indice di Sviluppo Umano delle Nazioni Unite.

Fonte: Us News

Marco Scalzi per StartNews

Nuova piattaforma per la ricerca di lavoro: ecco come funziona

Il ministero del Lavoro ha recentemente presentato una nuova piattaforma per la ricerca di lavoro, denominata Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl). Sviluppata dall’Inps, la piattaforma è operativa dal primo settembre 2023 ed è obbligatorio iscriversi per poter accedere al supporto per la formazione e il lavoro.

Il Siisl è stato creato con l’obiettivo di riunire e mettere in comunicazione tutte le realtà coinvolte nel mondo del lavoro, sia a livello locale che nazionale. La piattaforma fungerà da ponte tra i beneficiari del supporto per la formazione e il lavoro e le varie entità accreditate, come patronati, enti formatori e agenzie interinali.

Per poter accedere al contributo economico, gli utenti dovranno compilare un Patto di attivazione digitale, in cui dovranno indicare almeno tre agenzie interinali o altri enti autorizzati. Questo patto permetterà di ricevere offerte di formazione e di lavoro adatte ai propri profili professionali.

L’accesso alla piattaforma richiederà le credenziali del Sistema pubblico di identità digitale (Spid), la carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi. Una volta completate le procedure di verifica, gli utenti potranno sottoscrivere il Patto per il servizio personalizzato e aderire a uno dei programmi di politica attiva per il lavoro.

Il supporto per la formazione e il lavoro sarà erogato sotto forma di un contributo mensile di 350 euro, per la durata del corso o dell’attività, fino a un massimo di un anno. Questa è la misura con cui il governo Meloni intende sostituire il reddito di cittadinanza, e sarà estesa anche a chi già percepisce il reddito di inclusione a partire dal primo gennaio 2024.

Vediamo in dettaglio alcuni aspetti.

Introduzione al SIISL

Il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) è un’iniziativa digitale introdotta dal Decreto lavoro convertito in legge nel 2023. Il sistema è stato attivato il 1° settembre 2023 e mira a gestire due principali misure di inclusione sociale: l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Queste misure sostituiranno il Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024 e dal 1° settembre 2023, rispettivamente.

Obiettivi del SIISL

Il SIISL ha diversi obiettivi chiave:

1. Attivare percorsi personalizzati per i beneficiari dell’ADI e del SFL.
2. Favorire l’autonomia nella ricerca di lavoro e il rafforzamento delle competenze.
3. Monitorare, valutare e controllare l’efficacia dell’ADI.
4. Garantire l’interoperabilità tra diverse piattaforme digitali coinvolte nella gestione dell’ADI e del SFL.

Chi può accedere al SIISL?

L’accesso al SIISL è aperto a vari soggetti, tra cui:

– Beneficiari dell’ADI e del SFL
– Enti pubblici come INPS, Ministero del Lavoro, Comuni e altri
– Società pubbliche o a controllo pubblico
– Centri per l’impiego, agenzie per il lavoro e altri enti accreditati

Ognuno di questi soggetti ha funzioni specifiche all’interno del sistema, che vanno dalla gestione delle domande all’analisi dei dati.

Come funziona il SIISL?

Il funzionamento del SIISL è basato su un’architettura digitale che permette una gestione efficiente e trasparente delle misure di inclusione. Il sistema è accessibile tramite un portale web dedicato, dove gli utenti possono effettuare la registrazione e accedere a una serie di servizi.

Per i beneficiari, il sistema offre un pannello di controllo personale che permette di:

1. Consultare lo stato delle proprie domande per l’ADI e il SFL.
2. Accedere a percorsi formativi e opportunità di lavoro.
3. Ricevere notifiche e aggiornamenti sulle misure di inclusione.

Per gli enti pubblici e le agenzie per il lavoro, il SIISL offre strumenti per:

1. Gestire e monitorare le domande.
2. Valutare l’efficacia delle misure attraverso indicatori di performance.
3. Collaborare con altri enti per una gestione integrata delle risorse.

Supporto e formazione

Un altro aspetto fondamentale del SIISL è il supporto alla formazione e all’orientamento lavorativo. Il sistema offre una vasta gamma di corsi online, webinar e materiali formativi per aiutare i beneficiari a migliorare le loro competenze e aumentare le possibilità di trovare un lavoro adeguato.

Criticità e sfide future

Nonostante il SIISL rappresenti un passo avanti significativo nella gestione delle misure di inclusione sociale e lavorativa, ci sono alcune criticità da affrontare:

1. La necessità di una maggiore sensibilizzazione e formazione degli utenti su come utilizzare efficacemente il sistema.
2. La sfida di garantire l’interoperabilità tra diverse piattaforme e database.
3. La necessità di continuare a monitorare e aggiornare il sistema per rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei beneficiari e degli enti coinvolti.

I SIISL è un’iniziativa promettente che mira a rendere più efficiente e trasparente la gestione delle misure di inclusione sociale e lavorativa in Italia. Tuttavia, il successo del sistema dipenderà dalla sua capacità di adattarsi e evolvere in risposta alle sfide e alle esigenze emergenti.

L’eredità di Silvio Berlusconi: una panoramica dettagliata

L’eredità di Silvio Berlusconi è un tema che ha suscitato grande interesse nel panorama italiano. Secondo fonti vicine alla famiglia, i cinque figli del Cavaliere sono ormai vicini a un accordo per la divisione del patrimonio del padre, che si aggira intorno ai 4 miliardi di euro.

Marina e Pier Silvio Berlusconi sembrano destinati a diventare gli azionisti di maggioranza di Fininvest, con il controllo del 53% delle azioni. Inoltre, il patrimonio comprende anche una quota significativa in Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum.

Oltre alle aziende, l’eredità include anche proprietà immobiliari di grande valore, come la villa di San Martino ad Arcore e la Certosa in Sardegna, valutate rispettivamente in centinaia di milioni di euro. Queste proprietà saranno divise tra i fratelli attraverso la holding immobiliare Dolcedrago.

Silvio Berlusconi ha anche lasciato 100 milioni di euro al fratello Paolo, 100 milioni a Marta Fascina e 30 milioni a Marcello Dell’Utri.

Genova, la nuova capitale del libro: un viaggio tra pagine e cultura

Genova, conosciuta principalmente come una città portuale e industriale, sta vivendo una rinascita culturale sorprendente. Negli ultimi anni, la città è diventata un punto di riferimento per gli appassionati di letteratura, tanto da essere stata proclamata “Capitale del Libro” per il 2023. Ma come è avvenuta questa trasformazione? E quali sono le implicazioni per la città e per la cultura italiana in generale?

La genesi del progetto

Tutto è iniziato con un’idea visionaria da parte delle autorità locali e degli organizzatori di eventi culturali. L’obiettivo era semplice ma ambizioso: trasformare Genova in un centro di eccellenza per la letteratura. Grazie a un investimento significativo in biblioteche, fiere del libro e festival letterari, la città ha iniziato a guadagnare notorietà nel panorama culturale italiano.

L’importanza delle collaborazioni

Un elemento chiave del successo di Genova come capitale del libro è stata la collaborazione tra enti pubblici e privati. Editori, scrittori e associazioni culturali hanno unito le forze per creare un ecosistema letterario ricco e variegato. Questo ha portato alla nascita di eventi come “Genova Legge”, un festival che ha visto la partecipazione di autori di fama internazionale.

Impatto economico e sociale

Non si può ignorare l’effetto positivo che questa iniziativa ha avuto sull’economia locale. Secondo le statistiche, il turismo culturale è aumentato del 20% negli ultimi due anni, con un impatto significativo su alberghi, ristoranti e negozi. Inoltre, la promozione della lettura ha avuto un effetto educativo, soprattutto tra i giovani.

 

Violenza sulle donne: la legge passa ma rimangono dubbi sull’efficacia

La Camera ha detto sì. Nessun voto contrario, un plebiscito. La proposta di legge della Lega sulla violenza sulle donne è stata approvata. Ma non lasciatevi ingannare dai numeri; le cifre possono essere ingannevoli come un miraggio nel deserto.

La legge promette molto: più tutele, più risorse, più attenzione. Ma la domanda che dovremmo tutti farci è: cambierà davvero qualcosa? O è solo un altro esempio di quella retorica parlamentare che tanto amiamo criticare?

La legge prevede un aumento delle pene per gli autori di violenza domestica, l’implementazione di programmi di prevenzione e la creazione di centri di ascolto specializzati. Suona bene, no? Ma come sempre, il diavolo è nei dettagli.

Parliamo di risorse. La legge stanzia fondi, ma non specifica come verranno distribuiti. E la storia ci insegna che senza un piano chiaro, i fondi possono facilmente evaporare nel nulla, come lacrime nella pioggia.

E poi c’è l’opinione pubblica. Un voto unanime in Parlamento è un forte messaggio, ma non basta a cambiare la mentalità delle persone. La cultura della violenza è radicata e non si estirpa con un colpo di spugna legislativo.

Quindi, mentre celebriamo questo passo avanti, teniamo gli occhi aperti. Una legge è solo un pezzo di carta se non è seguita da azioni concrete. E in questo caso, le azioni parlano più forte delle parole.

Attilio Franchi per StartNews

Bicchieri di carta e plastica: la guerra ambientale che non ti aspetti

Nel mondo contemporaneo, la sostenibilità è diventata una parola d’ordine. Da anni, la plastica è stata demonizzata come il nemico numero uno dell’ambiente, spingendo molti a cercare alternative più ecologiche. Tra queste, i bicchieri di carta sono spesso presentati come la scelta responsabile. Ma è davvero così?

La ricerca che cambia le carte in tavola

Recentemente, uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Environmental Science & Technology” ha rivelato che i bicchieri di carta possono avere un impatto ambientale simile, se non superiore, a quelli di plastica. La ricerca, condotta da un team internazionale di scienziati, ha analizzato vari fattori, tra cui la produzione, il trasporto e lo smaltimento dei bicchieri.

Il costo nascosto della carta

La produzione di bicchieri di carta richiede l’uso di risorse naturali come legno e acqua, oltre a energia per la trasformazione. Inoltre, molti bicchieri di carta sono rivestiti con una sottile pellicola di polietilene per renderli impermeabili, il che complica ulteriormente il loro riciclaggio.

Plastica vs Carta: un confronto inaspettato

Contrariamente alla credenza popolare, i bicchieri di plastica possono essere più facilmente riciclati e richiedono meno energia nella fase di produzione. Tuttavia, la loro longevità ambientale rimane un problema serio, specialmente se non vengono smaltiti correttamente.

Verso una soluzione sostenibile

La ricerca suggerisce che la soluzione più sostenibile potrebbe essere l’uso di bicchieri riutilizzabili, preferibilmente in materiali come acciaio inossidabile o vetro. Questi, se utilizzati più volte, hanno un impatto ambientale nettamente inferiore rispetto a qualsiasi tipo di bicchiere monouso.

Marco Scalzi per StartNews

 

 

L’aria condizionata in auto: amica o nemica del consumo?

Ciao cari lettori di StartNews,

Abbiamo tutti provato il sollievo di accendere l’aria condizionata in una giornata estiva torrida. Ma quanto ci costa realmente, in termini di consumo di carburante, mantenere l’ambiente fresco all’interno dell’auto? Recentemente, un’indagine pubblicata su MSN ha esplorato questo tema, e sono qui per condividere con voi le scoperte. Prima di tutto, l’uso dell’aria condizionata può effettivamente influire sul consumo di carburante di un veicolo. L’entità di questo impatto dipende da vari fattori, tra cui il modello dell’auto, la temperatura esterna e la durata dell’uso.

Tuttavia, e qui viene il bello, non sempre l’utilizzo dell’aria condizionata comporta un aumento significativo dei consumi. In realtà, su autostrada, guidare con i finestrini aperti può avere un impatto maggiore sui consumi rispetto all’utilizzo dell’aria condizionata. Questo perché la resistenza aerodinamica aumenta con i finestrini abbassati, costringendo l’auto a lavorare di più. È importante notare che la tecnologia delle moderne unità di aria condizionata è migliorata negli ultimi anni, rendendo questi sistemi più efficienti dal punto di vista energetico. Pertanto, su molte auto moderne, l’impact sul consumo potrebbe essere minimo. Il mio consiglio? Quando si tratta di comfort e sicurezza durante la guida, la priorità dovrebbe essere sempre il benessere del conducente e dei passeggeri. Se ti trovi in una situazione in cui il caldo è insopportabile, non esitare ad accendere l’aria condizionata. Tuttavia, è sempre una buona idea essere consapevoli del proprio consumo e, quando possibile, fare scelte informate per risparmiare carburante.

Marco Scalzi per StartNews

Statistiche: L’uso dell’aria condizionata può aumentare il consumo di carburante del 10-20% in città, ma l’effetto è significativamente ridotto in autostrada.

 

Hashtags:
#ConsumoCarburante
#AriaCondizionataAuto
#GuidaEcosostenibile
#ComfortInViaggio

 

Cabine telefoniche, addio anticipato: saranno smantellate entro la fine del 2023

Le cabine telefoniche, un tempo simbolo di comunicazione pubblica, stanno per diventare un ricordo del passato. Questo processo avverrà più rapidamente di quanto inizialmente previsto. Durante una recente conferenza sui conti semestrali, Tim ha annunciato che le 16.000 cabine telefoniche sparse per le strade delle nostre città verranno rimosse entro la fine del 2023, tre anni prima rispetto al piano originale che prevedeva il loro smantellamento nel 2026.

Questa decisione segue quella dell’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che dopo una consultazione pubblica ha stabilito che Tim non ha più l’obbligo di garantire il servizio pubblico delle cabine telefoniche.

Tuttavia, non tutte le cabine telefoniche verranno rimosse. Alcune di esse, situate in luoghi di interesse sociale come carceri, caserme, ospedali e luoghi dove la copertura della rete mobile è assente, come i rifugi di montagna, continueranno a esistere. In totale, le postazioni di questo tipo sono 1.801.

Marco Scalzi per StartNews

Spid e carta d’identità elettronica: in arrivo il portafoglio digitale

Il governo italiano si sta preparando per riorganizzare l’identità digitale. Con l’introduzione dell’It Wallet, un portafoglio digitale che conterrà i nostri principali documenti, Spid rimarrà attivo ma con un raggio d’azione più limitato. Questa norma, che sarà inserita in un provvedimento di legge nelle prossime settimane, lancerà il portafoglio digitale italiano.

Le novità sono contenute in un documento esaminato il 6 luglio in una riunione del Comitato interministeriale per la transizione digitale presieduta dal sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti. L’It Wallet, che fa parte del progetto europeo European digital identity wallet, mira a “razionalizzare ed evolvere gli schemi attuali di identità digitale verso un unico strumento”.

Con l’IT Wallet, potremo avere sullo smartphone una serie di documenti: in una prima fase tessera sanitaria, carta della disabilità, poi la patente di guida e a seguire altri “attributi” digitali, anche di fornitori privati. Questo “portafoglio” sarà disponibile accedendo all’app IO oggi utilizzata per i principali servizi della Pa. E all’app IO, a sua volta, potremo accedere con due principali modalità: la carta d’identità elettronica (Cie) almeno di livello 2 oppure lo Spid, sempre di livello 2.

Tuttavia, per i servizi più “critici”, come quelli bancari, sarà necessario un ulteriore filtro di sicurezza. Se si attiva l’It Wallet con Spid, sarà necessario un passaggio con la più sicura carta d’identità elettronica di livello 3.

L’algoritmo maledetto che colpisce la scuola: IL Sinalp alza la voce

Istruzione e Merito). La meritocrazia degli insegnanti dovrebbe essere la priorità, ma purtroppo si continua a vedere una realtà in cui gli insegnanti con anni di servizio e punteggi elevati sono costretti a restare a casa a causa di un sistema che premia altri docenti con punteggi più bassi.

Il Dr. Andrea Monteleone, Segretario di SINALP Sicilia, sottolinea il disaccordo dell’organizzazione con l’attuale sistema di assegnazione delle cattedre e chiede un cambiamento per garantire equità e trasparenza. Secondo il Dr. Monteleone, il sistema dovrebbe riflettere i principi di meritocrazia che il Ministero sostiene di voler promuovere.

SINALP chiede al Governo e al Ministero dell’Istruzione di ascoltare le loro preoccupazioni e di adottare misure urgenti per rivedere e migliorare l’algoritmo. L’organizzazione insiste sulla necessità di assicurare che i docenti siano assegnati in base alla meritocrazia, piuttosto che a un sistema automatizzato che sembra essere pieno di difetti.

SINALP ritiene che i docenti meritino rispetto per il loro ruolo fondamentale nell’educazione dei giovani italiani e per il loro contributo alla società. È necessario, quindi, un sistema di assegnazione delle cattedre che rispecchi questo rispetto, garantendo equità e trasparenza.

Infine, l’organizzazione SINALP sottolinea che continuerà a combattere per i diritti degli insegnanti e a lavorare per assicurare che il sistema di assegnazione delle cattedre sia equo e rispettoso dei principi di meritocrazia. Il Dr. Monteleone chiude dicendo: “Continueremo a lottare per i diritti dei nostri docenti e a lavorare senza sosta per garantire un sistema di assegnazione delle cattedre che sia equo, trasparente e basato sulla meritocrazia, che rappresenta la direzione in cui dovrebbe muoversi il futuro dell’istruzione in Italia.”

Premio studenti: Il Bonus 100 e Lode si rinnova? Ma quest’anno dà diritto a soli 73 euro.

Il Bonus 100 e Lode, un riconoscimento finanziario destinato agli studenti che raggiungono l’eccellenza accademica durante gli esami di maturità, sta per subire alcune modifiche ma  quest’anno per essere idonei a ricevere il Bonus 100  gli studenti dovranno soddisfare una serie di criteri:

– Accumulare il massimo dei crediti durante il triennio. Questi crediti possono contribuire fino a 40 punti al punteggio finale. Di conseguenza, per qualificarsi per il bonus, gli studenti devono aver accumulato tutti i crediti possibili durante i loro tre anni di studi superiori.

– Conseguire il punteggio massimo nelle prime due prove degli esami di stato. Queste prove contribuiscono fino a 20 punti ciascuna al punteggio finale. Gli studenti devono quindi mirare a ottenere il punteggio massimo in entrambe le prove.

– Ottenere il punteggio massimo nell’esame orale, che può contribuire fino a 20 punti al punteggio finale. Anche in questo caso, gli studenti devono mirare a ottenere il punteggio massimo.

È fondamentale sottolineare che l’attribuzione del punteggio massimo deve essere unanime e adeguatamente motivata. In altre parole, la commissione esaminatrice deve essere unanime nell’assegnare il punteggio massimo e deve fornire una giustificazione appropriata per tale decisione.

Tuttavia, il panorama del Bonus 100 e Lode sta per cambiare nel 2024. Negli ultimi anni, il valore del bonus è diminuito a causa dell’aumento del numero di studenti che raggiungono il punteggio massimo.

Nel 2024, sperando che non sia l’ennesima iniziativa su cui questo governo fa marcia indietro, il Governo Meloni prevede di introdurre due nuove carte:

– La “Carta della Cultura Giovani”, destinata ai maggiorenni residenti in Italia che provengono da famiglie con un ISEE fino a 35.000 euro.
– La “Carta del Merito”, destinata a coloro che si sono diplomati con il punteggio massimo di 100.

Per essere idonei a ricevere queste carte, gli studenti devono avere meno di 20 anni. Ogni carta vale 500 euro e le due sono cumulabili. Pertanto, se uno studente è idoneo per entrambe le carte, avrà a disposizione un totale di 1000 euro.

Papa Francesco condanna oroscopi e cartomanti: non sono un punto di riferimento per i cristiani

Papa Francesco ha rilasciato una dichiarazione forte e chiara contro l’uso di oroscopi e cartomanti, sottolineando che non dovrebbero essere considerati punti di riferimento per i cristiani. Queste parole sono state pronunciate durante l’Angelus, in cui il Pontefice ha discusso il Vangelo di oggi che parlava di un profeta.

“C’è chi immagina il profeta come una sorta di mago che predice il futuro”, ha detto Papa Francesco, “ma questa è un’idea superstiziosa”. Il Pontefice ha poi ribadito che i cristiani non dovrebbero credere in superstizioni come la magia, le carte, gli oroscopi o simili.

Papa Francesco ha poi aggiunto, alzando lo sguardo dal foglio e parlando a braccio: “Tanti, tanti cristiani vanno a farsi leggere le mani: per favore…”. Questa non è la prima volta che il Papa critica coloro che affermano di predire il futuro, offrendo così soluzioni illusorie alle vite degli altri.

Durante un viaggio in Africa all’inizio di quest’anno, Papa Francesco ha toccato il delicato tema della stregoneria. Parlando ai giovani di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, li ha messi in guardia non solo dalla droga, ma anche dalla “dipendenza dall’occultismo e dalla stregoneria”.

Il Pontefice ha esortato i giovani a non lasciarsi affascinare da “falsi paradisi egoisti”, costruiti sull’apparenza, su guadagni facili o su una religiosità distorta. Ha poi sottolineato che un cristiano può essere davvero “un profeta” perché, grazie al Battesimo, può aiutare gli altri a leggere il presente sotto l’azione dello Spirito Santo.

“In altre parole, il profeta è colui che indica agli altri Gesù, che lo testimonia, che aiuta a vivere l’oggi e a costruire il domani secondo i suoi disegni”, ha concluso Papa Francesco.

Attilio Franchi per StartNews.

Il ddl Anziani è legge: cosa cambia con la nuova norma sull’invecchiamento attivo

La Camera dei Deputati ha approvato il ddl Anziani, una legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane. La legge prevede una riforma ampia che riguarda sia gli obiettivi dell’ultima legge di bilancio sia le persone anziane non autosufficienti. Il governo Meloni ha un anno di tempo per attuare le modifiche previste dalla legge, che comprendono:

Creazione dei Punti unici di accesso (Pua) per semplificare le procedure di valutazione dell’autosufficienza degli anziani e definire il Progetto assistenziale individualizzato (Pai).
Nascita del comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa) per coordinare le diverse parti del governo nella gestione delle politiche per gli anziani.
Adozione di misure per promuovere l’invecchiamento attivo e l’inclusione sociale delle persone anziane, tra cui l’attività fisica, il rapporto con animali domestici e forme di coabitazione solidale tra anziani e di coabitazione intergenerazionale.
Estensione della sanità preventiva presso il domicilio delle persone anziane grazie alla rete delle farmacie territoriali in collaborazione con gli erogatori di servizi sociosanitari.
Riconoscimento del diritto degli anziani a ricevere cure palliative domiciliari e in hospice, e integrazione dei servizi di assistenza domiciliare.
Sperimentazione di una prestazione universale graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale, erogabile sotto forma di trasferimento monetario e di servizi alla persona.
La maggioranza esulta per la legge, che considera un cambiamento radicale nell’approccio dello Stato rispetto alle persone anziane, mentre le opposizioni sottolineano i limiti della norma, tra cui la mancanza di risorse, il riconoscimento della figura del caregiver e l’individuazione di criteri chiari per l’accreditamento di soggetti pubblici e privati che erogano servizi domiciliari di cura e assistenza.

Parlamento europeo chiede un reddito minimo obbligatorio per tutti gli Stati membri

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che chiede l’introduzione di un reddito minimo, o di cittadinanza, obbligatorio per tutti gli Stati membri dell’Unione europea. La misura dovrebbe essere al di sopra della soglia di “rischio di povertà e di esclusione sociale”, come stabilito dalla Commissione Ue.

La raccomandazione della Commissione suggeriva ai Paesi membri di migliorare i propri regimi di sostegno alla povertà, sia in termini di importo degli assegni che di numero di beneficiari. Tuttavia, l’Eurocamera ha approvato un emendamento presentato dal gruppo dei socialisti, compreso il Pd, che chiede una direttiva ad hoc, rendendo così obbligatoria l’attuazione del reddito minimo e il rispetto dei parametri stabiliti.

Il centrodestra italiano (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia) si è opposto all’emendamento, mentre il Terzo Polo si è in gran parte astenuto. Nonostante l’iniziale scetticismo nei confronti del reddito di cittadinanza introdotto dal primo governo Conte, il governo Meloni ha successivamente varato una riforma, portando al Mia (Misura per l’Inclusione Attiva), con un assegno ridotto a 350 euro per gli occupabili e 500 euro per i non occupabili.

Uno dei motivi di tale opposizione potrebbe essere la soglia minima stabilita dalla Commissione europea nella sua raccomandazione, confermata dal Parlamento Ue, per il calcolo dell’ammontare del reddito di cittadinanza. Secondo Strasburgo, i regimi di reddito minimo dovrebbero garantire “un livello adeguato di sostegno che tenga conto della soglia nazionale di rischio di povertà (indicatore AROPE)”.

L’indicatore AROPE corrisponde al “60% del reddito disponibile mediano nazionale equivalente dopo i trasferimenti sociali”. Per l’Italia, tale valore ammonta a circa 10.500 euro all’anno. Se la direttiva proposta dal Parlamento fosse già in vigore, il governo italiano dovrebbe adeguare il Mia a questa soglia minima. L’assegno potrebbe variare da circa 550 euro a 875 euro al mese, a seconda del beneficiario, un importo notevolmente superiore al Mia e in linea con il precedente reddito di cittadinanza.

Questo sviluppo solleva interrogativi sulla posizione del governo italiano riguardo al reddito minimo e su come si conformerà, se necessario, alla direttiva proposta dal Parlamento europeo. Il dibattito sull’efficacia e l’adeguatezza del sostegno alla povertà e all’inclusione sociale è destinato a proseguire, non solo in Italia ma anche negli altri Stati membri dell’Unione europea.

La direttiva proposta dal Parlamento europeo rappresenta un passo importante verso un approccio più armonizzato e coerente per combattere la povertà e l’esclusione sociale in Europa. Tuttavia, la sua attuazione richiederà un ampio consenso tra i governi degli Stati membri e potrebbe incontrare resistenze da parte di coloro che ritengono che l’introduzione di un reddito minimo obbligatorio possa avere ripercussioni negative sull’economia e sul mercato del lavoro.

Nonostante le sfide, il sostegno al reddito minimo obbligatorio da parte del Parlamento europeo riflette un crescente riconoscimento dell’importanza di garantire un tenore di vita dignitoso per tutti i cittadini europei. Inoltre, la misura potrebbe contribuire a ridurre le disuguaglianze tra i Paesi membri e ad assicurare che nessun cittadino sia lasciato indietro nel processo di integrazione europea.

Nei prossimi mesi, la discussione sulla direttiva si sposterà probabilmente al Consiglio dell’Unione europea, dove i ministri degli Stati membri dovranno decidere se adottare o meno la proposta del Parlamento. Sarà interessante vedere come si svilupperanno i negoziati e quali compromessi verranno raggiunti per garantire un equilibrio tra le esigenze di sostegno ai più vulnerabili e la sostenibilità economica a lungo termine.

In conclusione, l’approvazione della risoluzione da parte del Parlamento europeo segna un momento cruciale nel dibattito sul reddito minimo a livello europeo. Sebbene l’esito finale della proposta di direttiva sia ancora incerto, è chiaro che la questione del sostegno adeguato ai cittadini più bisognosi rimarrà al centro dell’agenda politica europea per il futuro prevedibile.

B.L.

Home Utilità Radio Piazza Mille&uno Xbazar
Banner pubblicitario