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I furti al Pronto Soccorso dell’Umberto Primo

I furti al Pronto Soccorso dell’Umberto Primo

Si è messa in moto sui Social la macchina del fango nei confronti del personale del Pronto Soccorso in merito ai furti che qui sono avvenuti. Siamo stati contattati da medici e personale di comparto, indignati , poiché l’inchiesta interna che avrebbe attivato il direttore sanitario dell’Asp è stata interpretata dai “Leoni da tastiera” come un J accuse nei loro confronti. Il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Enna si compone di bravi e onesti professionisti dal primo all’ultimo medico , da ogni infermiere , ausiliario e operatore socio sanitario.

Purtroppo, all’ingresso dell’Unità Operativa manca il servizio di sorveglianza che non può essere assolutamente demandato al personale sanitario e del quale dovrebbero specificatamente occuparsi delle guardie armate, non soltanto per prevenire I furti, che, come sottolineano le nostre fonti potrebbero essere stati commessi anche da pazienti, ma anche per prevenire atti di violenza da parte di facinorosi come avvenuto in passato in altre città. I furti, fa sapere, il direttore generale, Francesco Iudica, per quanto riguarda l’Azienda Sanitaria Provinciale, non sono stati dalla stessa, ancora denunciati. Derubare un malato è un atto di sciacallaggio e di vigliaccheria e in una società che si definisce “civile” questi fatti non dovrebbero avvenire. Siamo in attesa di sapere se I fatti siano stati denunciati dalle persone offese alle Forze dell’ordine che, sicuramente sapranno individuare I responsabili di tali esecrabili gesti.

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