Mercato di salvaguardia elettrica: ANCI Sicilia segnala rischi di aumento dei costi
L’ANCI Sicilia ha presentato le sue osservazioni sulla recente delibera ARERA (332/2024/R/eel) relativa al mercato di salvaguardia elettrica. La delibera, che prevede una gara d’asta per la fissazione delle nuove tariffe per il biennio 2025-2026, potrebbe portare a un aumento significativo dei costi. L’associazione ha incaricato un gruppo di avvocati per redigere un documento che evidenzi i rischi legati all’incremento del parametro “omega”, proponendo soluzioni per evitare nuovi rincari.
I precedenti aumenti del parametro “omega”
Negli anni passati, ANCI Sicilia ha segnalato più volte ad ARERA che il parametro “omega”, utilizzato per determinare i margini di commercializzazione del servizio di salvaguardia, ha raggiunto livelli estremamente elevati per i comuni dell’isola, superando di gran lunga quelli delle altre regioni italiane. Il costo per il 2023 ha toccato i 202,41 €/MWh, segnando un aumento record rispetto ai periodi precedenti: +184,61 €/MWh rispetto al biennio 2021-2022 e +162,45 €/MWh rispetto al biennio 2019-2020.
Impatto sui comuni siciliani
L’aumento del parametro “omega” ha portato a un incremento esponenziale delle bollette dei comuni serviti nel mercato di salvaguardia, con costi moltiplicati per 11 rispetto al biennio 2021-2022. Questo ha determinato un ulteriore aggravio sulle finanze pubbliche, influenzando negativamente anche il costo di altri servizi essenziali, come la gestione dei rifiuti (TARI) e il servizio idrico.
Prospettive future
Le osservazioni e le proposte dell’ANCI Sicilia saranno al centro dell’assemblea precongressuale del 10 ottobre. Durante questo incontro verranno discusse ulteriori iniziative per tutelare i comuni e migliorare la qualità del servizio pubblico, cercando di contenere gli aumenti previsti per il prossimo biennio.