Piazza Armerina – L’Osservatorio Cittadino interviene sulla situazione dell’AIAS
Comunicato stampa
L’Osservatorio cittadino, riunito in seduta straordinaria il nei locali della Curia Vescovile, viene informato della difficile situazione in cui si è venuto a trovare il centro diurno per disabili, gestito dall’A.I.A.ce dell’Osservatorio dà la parola al Sig. Lorenzo Naso, che nella qualità di presidente della locale sezione AIAS, relaziona brevemente.
Il Presidente, premesso che la struttura funziona dal 1989 e si avvale dell’attività di personale volontario, il quale eroga l’impegnativo servizio a favore di persone con disabilità di cui alla legge 104/92 provenienti dalla città e da centri viciniori, lamenta la grave situazione in cui la struttura è venuta a trovarsi a seguito di una multa comminata dall’ispettorato del lavoro, cosa che ha costretto il direttivo a prendere la sofferta decisione di sospendere il servizio a quattordici persone con disabilità.
Uno Stato che nella sua Costituzione garantisce gli stessi diritti a tutti i cittadini, rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e la partecipazione alla vita civile, non può dimenticare le fasce più deboli della popolazione: le persone con disabilità che escono dal circuito scolastico si trovano, purtroppo, a dover dipendere in toto dalle proprie famiglie (che pur con tanto amore, non hanno la possibilità di occuparsi ininterrottamente dell’assistenza ai loro cari) e dalle associazioni di volontariato.
Nella nostra città esiste un’altra realtà che gestisce con grandi sacrifici un centro diurno analogo a quello dell’AIAS e cioè quello dell’AGEDI, ovvero l’Associazione dei Genitori di Figli Disabili che opera da 18 anni a Piazza Armerina e che è costituita esclusivamente da genitori di soggetti disabili gravissimi. Peraltro anche Loro hanno dichiarato di versare in brutte acque perché non vi è nessuna certezza della stabilità dei servizi che possono offrire ovvero un centro diurno per soggetti disabili gravissimi.
Un servizio diurno, e non solo, diventa indispensabile al fine di garantire una qualità di vita sostenibile che non li faccia sentire ai margini della società.
I centri diurni esplicano questo ruolo fondamentale di sostegno e di integrazione della persona con disabilità all’interno del contesto sociale.
Diventa dunque indispensabile che gli enti preposti si facciano carico dell’attuazione di leggi già in vigore, ottime sulla carta, ma mal applicate.
Un’amministrazione comunale attenta elle esigenze dei suoi concittadini ha il preciso dovere di non ignorare situazioni così gravi né sottovalutare l’incidenza pesantemente negativa sulla famiglia e sulla società; dunque è chiamata a farsi carico di una erogazione di servizi in modo stabile, continuo e qualificato al fine di evitare che situazioni incresciose possano privare i cittadini con disabilità di servizi indispensabili.
Occorre, dunque, che venga istituzionalizzata una esperienza finora solo a carico di un gruppo di volontari.
Tutto ciò premesso e considerato, l’Osservatorio cittadino, all’unanimità, si fa carico di interloquire con gli Enti competenti ed auspica che in tempi brevi possa essere affrontato e risolto il problema sopra rappresentato.