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Il 25 aprile verrà ricordato il partigiano piazzese Salvatore Principato

Il 25 aprile verrà ricordato il partigiano piazzese Salvatore Principato

Il 25 aprile, nel giorno dedicato alla Festa della Liberazione dal fascismo a Piazza Armerina si ricorderà la figura del Parmigiano piazzese Salvatore Principato. Alle 11.00 L’Associazione nazionale Partigiani Italiani da appuntamento in via Salvatore Principato per Un breve cerimonia che prevede la deposizione di una corona d’alloro sotto la lapida che ricorda l’eroe della Resistenza antifascista e antinazzista.


ASalvatore Principato è stato un insegnante, antifascista e partigiano italiano, nato a Piazza Armerina (Enna) il 29 aprile 1892. Fu militante socialista e appartenente a Giustizia e Libertà con lo pseudonimo di “Socrate”. Fu il più anziano dei 15 antifascisti trucidati nella Strage di Piazzale Loreto da militi fascisti della “Muti” il 10 agosto 1944.

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Principato si trasferì a Milano nel 1913 e iniziò a insegnare nelle scuole elementari¹. Durante la prima guerra mondiale partecipò come soldato semplice e ottenne una medaglia d’argento al valor militare. Si sposò con Marcella Chiorri nel 1923 e ebbe una figlia, Concettina. A Milano frequentò gli ambienti socialisti di Filippo Turati e Anna Kuliscioff e contrastò il nascente fascismo.

Dopo l’uccisione di Giacomo Matteotti nel 1924, Principato entrò in Giustizia e Libertà e iniziò la sua attività antifascista clandestina. Si occupò in particolare della stampa clandestina socialista e fu in contatto con Carlo Rosselli e Rodolfo Morandi. Nel 1933 fu arrestato e deferito al Tribunale speciale, ma fu rilasciato dopo oltre tre mesi di carcere. Da allora fu sorvegliato speciale dall’O.V.R.A. e gli fu impedito di insegnare nelle scuole serali.

Durante la Resistenza continuò la sua attività antifascista e partecipò alla formazione del Comitato di Liberazione Nazionale di Milano. Fu nuovamente arrestato il 9 agosto 1944 dai fascisti della “Muti” insieme ad altri antifascisti. Il giorno dopo fu fucilato in Piazzale Loreto insieme ad altri 14 prigionieri.

La sua figura è stata ricordata con diverse iniziative e intitolazioni di vie, piazze e scuole in varie città italiane

 

 

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