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Giornata Mondiale dell’Epilessia, l’attività dell’Irccs Oasi

Giornata Mondiale dell’Epilessia, l’attività dell’Irccs Oasi

Ieri in tutto il mondo si è celebrata la giornata dell’epilessia. Il nostro Istituto è tra i centri specializzati nella diagnosi e cura di questa patologia. Responsabile di questo servizio è il dottor Maurizio Elia, che ricopre anche il ruolo di Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia e Neurofisiopatologia Clinica e Strumentale dell’IRCCS “Associazione Oasi Maria SS” e attualmente è anche presidente del Comitato Scientifico della Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE).

Il nostro Istituto, grazie ad un team di professionisti del settore e alla collaborazione con specialisti che vanno dalla pediatria alla genetica, garantisce un approccio globale al paziente, al fine di affrontare in modo approfondito le epilessie.

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Una patologia neurologica quella dell’epilessia che è al terzo posto dopo le malattie cardiovascolari e quelle con deficit intellettivo e sensoriale. Si tratta dunque di una malattia non tanto rara, determinata da diverse cause, che interessa globalmente circa l’1% della popolazione. La crisi epilettica è caratterizzata da una scarica anomala sincronizzata e prolungata di cellule nervose della corteccia cerebrale. La modernizzazione della medicina ha fatto progressi soprattutto nel campo dell’epilettologia e, con una corretta diagnosi e un’adeguata terapia farmacologica, si possono ottenere soddisfacenti risultati.

“La genetica – dice il dott. Elia – ha dato un contributo importante consentendo di definire molte sindromi epilettiche in maniera più precisa e quindi anche di poter migliorare la qualità della vita delle persone. Inoltre, ad oggi, vi sono nuovi farmaci che migliorano il trattamento, anche per alcune forme più resistenti: ad esempio il cannabidiolo e la fenfluramina che trovano il loro impiego, in particolare, in due sindromi epilettiche gravissime, la sindrome di Dravet e quella di Lennox-Gastaut”.

Purtroppo, nei confronti dell’epilessia non mancano i pregiudizi e l’approccio culturale rispetto ad altre patologie è diverso.

“Presso il nostro IRCCS – continua il dott. Elia – ci si occupa quotidianamente della diagnosi e cura delle epilessie dell’età evolutiva e adulta, in comorbidità e non con i disturbi del neurosviluppo (disabilità intellettiva, disturbo dello spettro autistico, ADHD, ecc.), anche nell’ambito di malattie rare. Viene applicato un work-up pluridisciplinare: clinico (neurologia, genetica clinica), neuropsicologico, EEGrafico (EEG standard, dinamico, video-EEG), genetico (cariotipo, CGH-array, MLPA, sequenziamento, esoma), biochimico-metabolico (monitoraggio plasmatico dei farmaci anti-crisi, test per patologie metaboliche), di neuroimaging (risonanza magnetica). L’attività clinica è strettamente correlata con quella di ricerca che si traduce annualmente nella produzione di lavori scientifici innovativi sull’epilessia”.

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