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Ex Provincia di Enna, tagli per 3,4 milioni di euro
Progetti su sei strade congelati tra bilanci ereditati e nuovi presidenti
Situazione economica complicata
Una vera doccia fredda si è abbattuta sull’ex Provincia di Enna; a meno di un mese dall’insediamento dei nuovi presidenti degli enti intermedi – eredi di dodici anni di commissariamenti – arriva la notizia dei tagli. Un prelievo forzoso di 10 milioni annui e l’esodo del personale non sostituito avevano già ridotto l’azione amministrativa; adesso, la decisione del Governo nazionale mina anche i finanziamenti residui.
Progetti stradali sospesi
Nel decreto Milleproroghe e nella legge di Bilancio 2025 la decurtazione delle somme impegnate si traduce in 70 % di taglio per il biennio 2025-2026 e 48 % per il triennio 2025-2028. In soldoni, l’ex Provincia di Enna perde 3,4 milioni di euro già programmati; la sospensione investe sei arterie provinciali: SP 4 e SP 98 (Enna, Piazza Armerina, Valguarnera) nel 2025; SP 18 (Nicosia-Agira) nel 2026; SP 19, SP 46 e SP 32 (Nicosia, Villarosa) nel 2029.
La reazione di Piero Capizzi
In base a quanto riferito, «Ci batteremo contro questa decisione del Governo – ha detto Capizzi – come UPI attiveremo quanto necessario per rivedere questa scelta che ci penalizza enormemente; senza infrastrutture viarie efficienti e senza collegamenti i nostri territori non possono avere sviluppo e sono destinati a subire lo spopolamento». Una presa di posizione dura, a dir poco, – ma non priva di speranza – per arginare l’emorragia demografica.
Prospettive per il futuro
Il nuovo assetto politico dovrà ora conciliare vincoli di bilancio e necessità di manutenzione straordinaria; il rischio è che arterie strategiche rimangano interrotte. Senza un accordo con Roma, i presidenti delle ex Province – chiamati a ridare ruolo e dignità istituzionale – dovranno cercare soluzioni alternative per non compromettere la sicurezza e il collegamento delle aree interne.
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