Il telescopio SPHEREx pronto a svelare i segreti dell’universo

Un nuovo passo nella comprensione dell’universo sta per compiersi con il lancio del telescopio spaziale SPHEREx (Spectro-Photometer for the History of the Universe, Epoch of Reionization and Ices Explorer), progettato per esplorare il cosmo in lunghezze d’onda infrarosse, invisibili all’occhio umano.
Dotato di uno spettrofotometro avanzato, SPHEREx avrà la capacità di osservare milioni di stelle e galassie in più di cento colori diversi. Questo gli consentirà di individuare gli ingredienti fondamentali della vita all’interno di immense nubi molecolari, dove nascono nuove stelle e pianeti. La sua missione fornirà dati cruciali sulla presenza di acqua e molecole organiche nello spazio profondo.
Alla ricerca dei mattoni della vita
Uno degli obiettivi primari della missione è migliorare la comprensione dell’origine della vita su altri mondi. Gli scienziati vogliono scoprire in che modo le molecole d’acqua ghiacciata si trasferiscono dalle nubi interstellari ai dischi protoplanetari, contribuendo alla formazione di pianeti simili alla Terra. Ancora oggi, le abbondanze di questi elementi essenziali restano un mistero, e SPHEREx potrebbe fornire risposte decisive.
Un atlante della polvere interstellare
L’universo non è vuoto: tra le stelle si estende un’enorme quantità di polvere interstellare, la cui composizione chimica e distribuzione sono ancora poco conosciute. SPHEREx creerà una mappa dettagliata di questa polvere cosmica, rivelando dettagli inediti su ciò che si nasconde tra le stelle e su come questi elementi influenzino la formazione dei corpi celesti.
Tracce dell’inizio del tempo
Un altro compito di SPHEREx sarà quello di fornire nuove informazioni sulla cosiddetta inflazione cosmica, un fenomeno che ha visto l’universo espandersi in modo incredibilmente rapido in una frazione infinitesimale di secondo dopo il Big Bang. Per farlo, il telescopio realizzerà una mappa tridimensionale di oltre 450 milioni di galassie, alla ricerca di sottili segnali riconducibili ai primissimi momenti della storia cosmica.
Un’impresa da 488 milioni di dollari
Nei prossimi due anni, SPHEREx mapperà l’intero cielo quattro volte, aprendo nuove prospettive nello studio dell’universo. Grazie a questa missione, gli scienziati potranno osservare regioni mai esplorate prima, arricchendo le conoscenze sulla formazione stellare, sulla chimica spaziale e sulla struttura dell’universo primordiale.
L’osservazione dell’invisibile è il prossimo passo per rispondere alle domande fondamentali dell’umanità: da dove veniamo e quali sono le condizioni che hanno reso possibile la vita nell’universo.
Luigi Schiavo per StartNews