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Ponte sullo stretto: 237 chiarimenti richiesti dal Ministero dell’Ambiente, il progetto rallenta

Ponte sullo stretto: 237 chiarimenti richiesti dal Ministero dell’Ambiente, il progetto rallenta
La valutazione dell’impatto ambientale scuote la politica

La commissione di Valutazione Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente ha sollevato numerose questioni riguardanti il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, gestito dalla Stretto di Messina Spa, richiedendo ben 237 chiarimenti. Questa mossa potrebbe significativamente ritardare l’avanzamento dell’opera, prevista inizialmente per l’estate su speranze del Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

Reazioni politiche al rilievo

Antonio De Luca, capogruppo dell’M5S all’Assemblea Regionale Siciliana, critica aspramente il progetto: “La pioggia di richieste di documenti integrativi dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dimostra le enormi carenze di un progetto vecchio e raffazzonato. Altro che partenza in estate, di questo passo i cantieri slitteranno alle calende greche. Quest’opera oltre che inutile rischia di bruciare una valanga di soldi pubblici.”


In difesa del progetto, Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega e segretario in commissione Trasporti a Palazzo Madama, respinge le critiche: “Il Ponte sullo Stretto è la più grande opera ingegneristica del secolo e le richieste di integrazione rientrano nella norma della procedura. Nessuna criticità, quindi, ma normali integrazioni.”

“Dal ministero dell’Ambiente arriva un macigno sul progetto del Ponte sullo stretto, con più di 200 richieste di integrazione, che corrispondono a altrettante lacune. È la conferma di quanto avevamo preannunciato ieri a Messina, dove ho incontrato rappresentanti di associazioni e cittadini che si oppongono al progetto”. Lo scrive sui social il presidente del M5s, Giuseppe Conte

“Il ponte sullo stretto è un’opera dispendiosa, non condivisa con le comunità locali su cui il governo ha messo in atto procedure poco chiare che gettano ombra anche sulle soluzioni tecniche proposte. Per non parlare delle numerose forzature sulle procedure d’impatto ambientale su cui oggi hanno acceso i riflettori anche i tecnici del ministero dell’ambiente. Il progetto è pieno di carenze e di vuoti su aspetti fondamentali per la sicurezza, sostenibilità e efficienza dell’infrastruttura: no a un nuovo ecomostro” così il capogruppo democratico nella commissione trasporti della camera e segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo.

Critiche ambientaliste e scientifiche

Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra denuncia gravi mancanze nel progetto: “La commissione tecnica VIA del Ministero dell’Ambiente ha demolito il progetto definitivo chiedendo 221 richieste di integrazioni. È gravissimo ciò che sta accadendo con il ponte sullo stretto.”

Ottimismo dalla direzione di Stretto di Messina spa

Nonostante le critiche, il presidente della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, rimane fiducioso: “Nessun passo falso, un altro importante passo avanti per la realizzazione del ponte. Il progetto definitivo rappresenta i massimi standard di ingegneria. Daremo tutte le integrazioni richieste nei 30 giorni previsti.”

Queste posizioni divise riflettono l’alta tensione e le aspettative contrastanti legate alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, un’opera che potrebbe definire l’infrastruttura della regione per decenni a venire.

Attilio Franchi per StartNews

maggioinfesta3

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