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Augusta è ufficialmente il nuovo Paese della Poesia

Augusta è ufficialmente il nuovo Paese della Poesia

Inaugurate le sei stele poetiche con le poesie dei vincitori della quindicesima edizione del concorso “Il Federiciano” e con le tre poesie fuori concorso dei maestri Giuseppe Aletti, Hafez Haidar e del Poeta siciliano Premio Nobel Salvatore Quasimodo.

Si è conclusa il 27 agosto la quindicesima edizione del festival poetico “Il Federiciano”, ideato dal maestro Giuseppe Aletti e patrocinato dal Comune, che ha consacrato ufficialmente la città federiciana di Augusta come nuovo Paese della Poesia.
Un’edizione da record con oltre 4.800 partecipanti, oltre 9.000 composizioni, 1.500 poeti presenti in Augusta che hanno fatto registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive.


L’investitura come “Paese della Poesia” è avvenuta il 26 agosto, nella seconda giornata del festival, con l’inaugurazione al pubblico delle sei stele in ceramica maiolicata, alla presenza del sindaco Giuseppe Di Mare e dell’assessore alla Cultura Giuseppe Carrabino; del maestro Alessandro Quasimodo, ospite di punta; della giornalista Caterina Aletti in rappresentanza della casa editrice; e dell’attrice Mariapaola Tedesco, madrina dell’evento. Le opere, affisse sulla parete della chiesa del Seicento di via SS. Annunziata, lungo la strada ribattezzata “Largo della Poesia”, esaltano la via che un tempo costituiva l’ideale legame della comunità civica, militare e religiosa, collegando la chiesa madre e il Castello svevo della città nata per la felice intuizione di Federico II di Svevia, a cui è dedicato il premio.

Il lungo e compatto corteo di poeti, accompagnatori e curiosi si è mosso da Piazza Duomo, in processione laica, per assistere al suggestivo momento dello svelamento, quando, staccato il telo dai pannelli, sono stati ufficializzati i nomi dei vincitori, che, come da tradizione, non sono stati avvisati in anticipo. La prima stele scoperta è stata “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo, letta dalla voce del figlio Alessandro, che ha voluto onorare la memoria del padre Salvatore. Il poeta, all’epoca in cui scrisse la poesia, era rimasto infatti amareggiato dal fatto che non fosse stata compresa come poesia religiosa.

Ma il testo è stato riscoperto ai giorni nostri, essendo stato scelto anche come una delle tracce dell’esame di maturità 2023. Oltre ai versi, rammenta l’assessore Carrabino, ogni stele, realizzata dal maestro ceramista Orazio Costanzo, ha un design che rimarca momenti della vita di Federico II, come uomo e imperatore, valorizzando aspetti puntuali per un racconto in immagini della città, che unisce storia, poesia e territorio. Dal tema di “Federico II e le fortificazioni” che fa da cornice alla poesia quasimodiana, con il dipinto del Castello Svevo, elemento simbolo della città, si passa al tema pittorico delle armi, nella seconda stele inaugurata, che riporta le poesie “I gabbiani” di Laura Cecchetto, di Pecetto Torinese, e “Quercia e girasole” di Francesco Schettini, di Villa Literno (CE).

La terza stele, dedicata a “Federico, la musica e il canto”, è stata assegnata a “Felice” di Monica Calabrese, di Bologna, e a “IC Crotone Milano” di Angela Potenza, di Firenze. La quarta stele, dal tema pittorico “Gli amori di Federico”, riproduce la lirica di pace e fratellanza “Dio” del professore e poeta libanese Hafez Haidar; la quinta stele con il tema “Federico e la cultura” svelata dai tre giovanissimi vincitori della gara poetica “Estemporanea di Poesia” della prima giornata del festival, su idea di Carrabino (Quali migliori testimonial di tre giovani, che sono il nostro futuro?), nell’opera di ceramica assegnata ai testi “Le tue lentiggini” di Luca Birettoni, di Città di Castello (PG) e “L’abisso” di Cosimo Marulli, di Copertino (Le).

A concludere lo spazio dedicato all’angolo attrattivo dell’antologia poetica a cielo aperto, ornato da fioriere e fari che puntano sulle stele, è stata la poesia “1 gennaio” di Giuseppe Aletti, lirica sui nuovi inizi, e che idealmente sancisce la nascita del nuovo “Paese della Poesia” ad Augusta.
Al termine della presentazione delle stele al pubblico, è stato premiato anche il poeta Salvatore Seguenzia, di Augusta, che in sinergia con l’assessore Carrabino ha permesso la nascita di questo nuovo “Paese della Poesia”. A Seguenzia è stato consegnato il titolo di “Custode del Paese della Poesia”.

Dal “Largo della Poesia”, a loro dedicato, i poeti federiciani, provenienti da ogni parte dello Stivale, si sono poi diretti verso le tre piazze del centro storico (Piazza Castello, Piazza Duomo e Piazza Mercato) per partecipare ai tre reading di poesia in contemporanea, per la festa collettiva del più grande raduno poetico d’Italia che si dà appuntamento ad ogni nuova edizione.

Ora il festival è terminato, ma restano ancora accese le luci sul premio e su Augusta grazie alle foto, ai video e agli articoli di questa storica edizione, che verranno pubblicati sulle pagine Facebook della casa editrice.

maggioinfesta3

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