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Piazza Armerina – Cooperativa Ippocrate: nove lavoratori a rischio. Intervenga il sindaco.

Piazza Armerina – Cooperativa Ippocrate: nove lavoratori a rischio. Intervenga il sindaco.

Da anni Piazza Armerina ospita rifugiati sfuggiti alla fame, alle malattie, alla guerra. Uomini e donne che ormai fanno parte della nostra comunità e verso cui pian piano sono venuti meno tanti pregiudizi iniziali.  Per questo motivo appare insensato il tentativo di ostacolare il lavoro della  cooperativa Ippocrate che si occupa di migranti  e che a Piazza Armerina ha la propria sede all’inizio della via Garibaldi, tanto più che per la gestione del servizio sono impegnate  nove unità lavorative che oggi rischiano il proprio posto di lavoro.

“Si tratta di una ventina di migranti ospitati in uno stabile che la Prefettura di Enna ha ritenuto idoneo – ci conferma il proprietario del locale Roberto Caruso – e non comprendo perché si sia alzato questo polverone visto che a pochi centinaia di metri dalla cooperativa Ippocrate si trova una struttura che svolge funzioni analoghe”. In realtà la richiesta di spostamento è stata avanzata da un consigliere della maggioranza di centrodestra che sostenendo l’inopportunità della localizzazione della struttura non ha tenuto conto che la zona ormai da un decennio è frequentata da immigrati di diverse etnie e non ci risulta che abbiano creato tutto questo disagio, ne siano stati di ostacolo allo sviluppo turistico.  Creare difficoltà alla cooperativa Ippocrate significa inoltre rischiare di azzerare il reddito di alcune famiglie piazzesi e non è questo il momento in cui si ci può permettere il lusso di creare disoccupazione a causa di posizione ideologiche.

L’iniziativa del consigliere comunale ha anche rinvigorito la voce di alcuni razzisti che su Facebook hanno commentato l’accaduto parlando di “troppi neri nel centro storico”, dimenticando però che spesso i turisti che transitano proprio in via Garibaldi e che aiutano  a mantenere l’economia   di Piazza Armerina  sono di colore.  A proposito d’aiuto non possiamo certo dimenticare il lavoro svolto dai ragazzi dello Sprar che da anni contribuiscono a mantenere pulita questa città.

Spero che il sindaco eviti il licenziamento di nove lavoratori e sappia tenere a freno qualche suo consigliere un po’ troppo avventato nelle sue considerazioni, diversamente sarebbe un grande errore dare un’immagine della nostra città che non corrisponde al senso di accoglienza dimostrato più volte dai piazzesi.

Nicola Lo Iacono

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