Concetto Arancio: teniamo alta la guardia, evitiamo che decisioni scellerate dei vertici dell’ASP

Concetto Arancio: teniamo alta la guardia, evitiamo che decisioni scellerate dei vertici dell’ASP

Teniamo alta la guardia, evitiamo che decisioni scellerate dei vertici dell’ASP di Enna abbiano ripercussioni devastanti sulla nostra comunità.
In qualità di Consigliere comunale e presidente della Commissione Sanità sono venuto a conoscenza del fatto che i vertici aziendali dell’ASP di Enna hanno consumato in questi giorni atti potenzialmente gravissimi per le nefaste conseguenze che possono arrecare alla nostra comunità in termini di prevenzione al rischio derivante dal contagio coronavirus.
Questi i fatti: sin dal 01/04/2020 mi risulta essere stati notificati ad alcuni medici residenti a Piazza Armerina ed in servizio all’Ospedale Chiello, reparti di ortopedia, chirurgia e dialisi, apposite comunicazioni in forza delle quali è stato ordinato ai suddetti di prestare, saltuariamente, il relativo turno presso il reparto COVID del P.O. di Umberto I di Enna per poi continuare, come se nulla fosse, il servizio all’Ospedale Chiello.
Secondo lo scellerato ordine dell’ASP di Enna, l’anzidetto personale (indispensabile, peraltro, per le esigenze di piena funzionalità dell’Ospedale Chiello), dovrebbe iniziare una fase di illogico “pendolarismo sanitario” nei reparti maggiormente esposti alla aggressiva virulenza del COVID -19.
I fatti di cronaca hanno portato alla ribalta la cattiva organizzazione del nosocomio ennese comprovata, da ultimo, dal decesso della paziente di Pietraperzia affetta da coronavirus, ricoverata inizialmente presso l’Umberto I e alla quale il personale medico non ha reputato necessario effettuare il relativo tampone sebbene presentasse inequivocabili sintomi di contagio.
L’irresponsabile trasferimento della paziente presso l’Ospedale Chiello ha provocato comprensibile angoscia nel nostro personale medico essendosi materializzato lo spettro di un notevole focolaio che avrebbe, indubbiamente, avuto ripercussioni devastanti sulla salute dell’intera nostra comunità e di quella dei paesi limitrofi.
Sarebbe stato, infatti, assurdo che i sacrifici e le privazioni che i cittadini stanno sopportando con grande senso di responsabilità, fossero vanificati da circostanze estranee e sottratte alla loro sfera di controllo.
L’ordine di sevizio da ultimo notificato ad alcuni medici del nostro ospedale rende nuovamente attuale il grave pericolo per la salute della nostra comunità quale conseguenza, neppur remota, che il personale sanitario che vive e lavora a Piazza Armerina possa essere esposto a rischio contagio presso l’Umberto I e possa veicolare il virus presso l’Ospedale Chiello.
E che il rischio contagio presso il nosocomio ennese sia attualmente molto elevato è testimoniato dalla notizia, confermata dalla stessa ASP, secondo cui ben tre infermieri del pronto soccorso dell’ospedale ennese sono risultati positivi al Covid 19, aggiungendosi al personale medico già da giorni contagiato.
Nello stigmatizzare le incomprensibili decisioni adottate, mi batterò affinché vengano immediatamente privati di efficacia atti e/o provvedimenti dell’Azienda sanitaria i quali, oltre che manifestamente contrari alle più elementari regole di buon senso, possano, anche solo potenzialmente, arrecare un danno diretto al personale medico ed uno indiretto alla nostra Città.

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