Palio dei Normanni: al via la 70ª edizione tra storia, spettacolo e grandi ospiti

Palio dei Normanni: al via la 70ª edizione tra storia, spettacolo e grandi ospiti

Piazza Armerina – Con i suoi 4 quartieri storici, oltre 100 cavalli, 200 musici e mille figuranti, il Palio dei Normanni si conferma la rievocazione storica medievale più prestigiosa del Sud Italia. Un evento che – dal 1950 – fonde storia, spettacolo e identità locale. Quest’anno, la manifestazione entra nella storia: il Ministero del Made in Italy l’ha inserita tra le otto rievocazioni ufficiali rappresentative dell’Italia nel mondo, riconoscimento suggellato dall’emissione di un francobollo celebrativo di Poste Italiane. L’immagine del francobollo campeggia anche sul manifesto ufficiale della 70ª edizione.

Il programma della tre giorni

Oggi, 12 agosto, alle 18, piazza Semini e il Teatro Garibaldi faranno da cornice alla presentazione ufficiale dei quartieri Canali, Casalotto, Monte Mira e Castellina. Seguirà la suggestiva “Consegna delle Armi”, che rievoca la resa dei saraceni. Domani, 13 agosto, sempre alle 18, piazza Cattedrale ospiterà la “Consegna delle Chiavi” e l’ingresso in città del Conte Ruggero d’Altavilla, interpretato quest’anno dall’influencer Luca Onestini. La regia è affidata a Gisella Calì, che intreccia storia, danza e narrazione in un quadro scenico di grande impatto.

La Giostra del Saraceno e il vessillo di Crescimanno

Giovedì 14 agosto, alle 18, il campo sportivo “Sant’Ippolito” diventerà l’arena della “Giostra del Saraceno”, competizione equestre in cui i cavalieri dei quattro quartieri si sfideranno per conquistare il Vessillo del Palio, quest’anno realizzato dall’artista Fulvio Crescimanno. Al termine, la proclamazione del vincitore.

Oltre il Palio: un agosto di grandi eventi

Come sottolineato dal vicesindaco Ettore Messina, il Palio sarà solo il fulcro di un agosto ricco di appuntamenti: concerti di artisti come Clara e Fabrizio Moro, il ritorno dell’Opera Lirica Festival e la mostra “Cavalli feriti e guerrieri” di Gustavo Acevez alla Villa Romana del Casale, che lega simbolicamente il patrimonio Unesco cittadino alla memoria storica dell’evento medievale.

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