Polizia e giovani volontari a confronto: una lezione di civiltà a Piazza Armerina

Un dialogo costruttivo, un ponte tra istituzioni e nuove generazioni. Nei giorni scorsi, il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Piazza Armerina ha dedicato del tempo prezioso ai giovani partecipanti del progetto “Anch’io sono la protezione civile”. L’incontro, tenutosi presso il campo scuola allestito nel cuore della città, ha visto la partecipazione di circa trentacinque ragazzi. Un’occasione unica per esplorare da vicino il significato profondo del volontariato e della cittadinanza attiva. L’atmosfera, sin da subito, è stata di grande curiosità e partecipazione, un segnale inequivocabile dell’importanza di questi momenti formativi.
Il valore inestimabile del volontariato
Al centro della discussione vi è stato il ruolo fondamentale del volontariato di Protezione Civile. Una risorsa che, lavorando in stretta sinergia con le istituzioni, si rivela cruciale nella gestione di calamità naturali e grandi eventi. Gli agenti hanno sottolineato come l’impegno di questi uomini e queste donne rappresenti un patrimonio per l’intera comunità: persone che mettono a disposizione gratuitamente il proprio tempo, le proprie energie e competenze – dall’assistenza sanitaria all’antincendio boschivo – per proteggere la popolazione e l’ambiente. Un contributo spesso silenzioso ma di un valore inestimabile.
Dal soccorso al web: un dialogo su bullismo e cyberbullismo
La conversazione, tuttavia, non si è fermata ai compiti tradizionali della Protezione Civile. Su diretta sollecitazione dei giovani presenti, il dibattito si è spostato su un terreno altrettanto delicato e attuale: quello del bullismo e del cyberbullismo. Il personale della Polizia ha risposto con grande disponibilità alle domande dei ragazzi; un dialogo aperto che ha permesso di affrontare i rischi della rete e le dinamiche, purtroppo sempre più diffuse, di prevaricazione tra coetanei. L’interesse dimostrato dai ragazzi è stato costante e tangibile, a riprova di quanto sentano vicine queste problematiche. L’evento si è concluso con la consapevolezza di aver gettato un seme importante per una maggiore coscienza civica.