Enti locali e Liberi Consorzi, l’Anci Sicilia incontra il presidente dell’ARS Galvagno

Prosegue il ciclo di incontri istituzionali avviati da ANCI Sicilia per affrontare le criticità che gravano sugli enti locali e intermedi dell’Isola. Questa mattina, una delegazione composta dai Presidenti dei Liberi Consorzi Comunali Siciliani – guidata dal presidente dell’Anci Sicilia Paolo Ammenta – è stata accolta a Palazzo dei Normanni dal presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno.
Focus su personale, scuole, strade e gestione dei rifiuti
Il fulcro del dibattito ha riguardato le modifiche statutarie dei Liberi Consorzi, ritenute fondamentali per migliorarne l’efficienza. Tuttavia – come spesso accade quando si parla di enti intermedi – l’analisi si è rapidamente estesa anche ad altre questioni calde: la carenza di personale, i ritardi nei trasferimenti regionali, la gestione delle strade provinciali e degli istituti scolastici, oltre alla problematica – non più rinviabile – dei rifiuti speciali.
Capizzi: «Dieci milioni versati allo Stato, ma la Regione non basta»
Non è mancata la denuncia del presidente del Libero Consorzio Comunale di Enna, Piero Capizzi, che ha dichiarato: «Abbiamo sottoposto al presidente Galvagno le difficoltà economiche nella gestione di questi Enti che soffrono il peso del prelievo forzoso, solo in parte compensato dalla Regione. La ex Provincia di Enna contribuisce alle casse statali con 10 milioni di euro; una cifra che – letteralmente – paralizza ogni margine di manovra amministrativa e programmatica».
Riforma della Legge 15/2015: verso un nuovo testo
Per il presidente Paolo Ammenta, l’incontro è stato «proficuo e costruttivo». Al termine della riunione, è stata condivisa l’urgenza di rivedere la legge regionale che regola l’attuazione in Sicilia della cosiddetta Legge Delrio, che – ha sottolineato Ammenta – «andrebbe armonizzata con quanto già fatto nel resto d’Italia». A tal fine, è stato deciso di avviare un lavoro di revisione con la Commissione competente e con i capigruppo parlamentari, per definire emendamenti condivisi da portare in Aula – e finalmente modificare la norma.