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Piazza Armerina – Bocciato il regolamento della Consulta per la Salute. L’assessore Arancio: alcuni consiglieri giocano al Monopoly della politica

Piazza Armerina – Bocciato il regolamento della Consulta per la Salute. L’assessore Arancio: alcuni consiglieri giocano al Monopoly  della politica

Ieri il Consiglio comunale di Piazza Armerina ha bocciato il regolamento per la costituzione della Consulta per la Salute, un organismo – pensato per favorire il dialogo tra istituzioni, professionisti sanitari e cittadini – volto a potenziare la partecipazione pubblica nelle scelte sanitarie. Il documento, depositato «da oltre tre mesi», non ha ottenuto il sostegno necessario.

Le accuse dell’assessore

L’assessore alla Sanità, Concetto Arancio, ha espresso forte rammarico per l’esito del voto; «in tutto questo tempo, tre mesi dal momento in cui il regolamento è stato presentato in commissione, non sono mai stato convocato per un confronto o per lavorare in modo condiviso sul testo». L’assessore ci tiene a precisare che l’iter preveda una serie di passaggi e la possibilità di proporre emendamenti. A suo dire, «il fatto di non avermi mai interpellato rende evidente che la bocciatura del regolamento è  un attacco personale nei miei confronti. Tutto questo a scapito della nostra comunità che si vede negato il diritto a vedere operare la Consulta della Salute. Parlo di attacco personale e non politico perché ritengo che la politica non la si possa chiamare in causa quando si usa la propria posizione per creare un danno a chi amministra, pur sapendo di calpestare il diritto dei cittadini alla salute. Questa non è politica e solo un meschino tentativo di fare propaganda sulla pelle dei cittadini che non squalifica chi lo subisce ma qualifica chi lo mette in atto.

La scusa della politica non rappresentata

Entrando nel dettaglio Arancio spiega come fosse pretestuosa l’obiezione che la parte politica non fosse rappresentata all’interno della Consulta: “la componente politica era rappresentata dal sindaco, dall’assessore, dal presidente del Consiglio e dalla commissione consiliare competente sebbene senza diritto di voto”, afferma Arancio, precisando che questa scelta era stata fatta per garantire la voce della società civile.

Prospettive sulla consulta

L’assessore ribadisce che la Consulta non è «un progetto personale, ma una risposta concreta ai bisogni della comunità» e si dice «disponibile al confronto» e chiede maggiore senso di responsabilità ad alcuni consiglieri comunali che “devono sempre ricordare – conclude Concetto Arancio – di non rappresentare solo partiti politici ma soprattutto i cittadini, con le loro istanze , le loro necessità e il loro diritto alla salute. Non si viene in consiglio comunale per giocare il Monopoly della politica ma per contribuire al benessere della città”.

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