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AL Cinema Garibaldi “Stranizza d’amuri” di Beppe Fiorello

AL Cinema Garibaldi “Stranizza d’amuri” di Beppe Fiorello

Dal 6 al 12 aprile (escluso lunedì 10 aprile)

STRANIZZA D’AMURI

Ore 19,00 – 21,30.

Stranizza d’Amuri è il film d’esordio alla regia di Giuseppe Fiorello , noto attore siciliano che ha deciso di raccontare una storia di amore e pregiudizio ispirata a un fatto di cronaca degli anni ’80, il delitto di Giarre, in cui due giovani omosessuali furono uccisi per mano dei loro familiari¹². Il film è dedicato alle vittime, Giorgio Giammona e Antonio Galatola, e vuole essere anche un omaggio a “”Franco Battiato””, il cui brano omonimo fa da colonna sonora al racconto.

Il film narra la storia di “”Gianni”” (Samuele Segreto) e “”Nino”” (Gabriele Pizzurro), due ragazzi che vivono in due paesi diversi della Sicilia rurale del 1982. Gianni è un ragazzo gay che subisce le angherie dei suoi coetanei e il disprezzo del suo patrigno, trovando conforto solo nella madre Lina (Simona Malato). Nino è il figlio maggiore di una famiglia di pirotecnici, onesta e laboriosa, che ha appena finito il liceo con ottimi voti. Un giorno, per un casuale incidente in motorino, i due si incontrano e nasce tra loro una grande amicizia, che presto si trasforma in un sentimento più profondo. I due ragazzi dovranno però nascondere il loro amore, a causa del forte pregiudizio e dell’omofobia tipici dell’epoca e del luogo in cui vivono.

Fiorello dimostra una buona capacità di regia, riuscendo a creare un’atmosfera autentica e coinvolgente, grazie anche alla fotografia di Ramiro Civita e alla scenografia di Paola Peraro, che restituiscono i colori e i sapori della Sicilia. Il film non cade mai nel melodramma o nella retorica, ma anzi mostra con delicatezza e sensibilità la crescita emotiva dei due protagonisti, interpretati con bravura e naturalezza da Segreto e Pizzurro. Il film non si limita a raccontare una storia d’amore, ma anche una storia di coraggio e di ribellione contro una società oppressiva e violenta, che non accetta la diversità. Il film è anche un ritratto generazionale, che mostra le speranze e i sogni dei giovani di quegli anni, tra la passione per il calcio, la musica e il cinema.

“”Stranizza d’Amuri”” è un film toccante e poetico, che riesce a commuovere senza essere banale o scontato. È un film che parla di amore universale, quello che non conosce confini né etichette. È un film che invita a riflettere sul valore della vita e sul rispetto delle persone. È un film che merita di essere visto e apprezzato.

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