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I nani dell’Europa

I nani dell’Europa

Altiero Spinelli e Ernesto Rossi nel 1941 vennero confinati dal fascismo sull’isola Ventotene, perchè considerati non graditi al regime mussoliniano. Durante il loro esilio scrissero un importante documento “Per un’Europa libera ed unita. Progetto di un manifesto”, indicando la federazione degli Stati di Europa sul modello statunitense, come unica soluzione per la salvezza della civiltà europea.

E al Manifesto di Ventotene,  Altiero Spinelli con Alcide De Gasperi, Jean Monnet, Robert Schuman, Josef Bech, Konrad Adenauer e Paul Henri Spaak fecero riferimento nel 1951 quando, in rappresentanza  dell’Italia, della Francia, de


lla Germania, del Belgio, dei Paesi Bassi e del Lussemburgo diedero vita alla Comunità Europea del Carbone  e dell’acciaio, meglio conosciuta come CECA.

Era per loro il primo passo per iniziare l’opera che avrebbe dovuto concludersi con la Federazione degli Stati d’Europa. Molte le successive iniziative, culminate nel 1978 con la decisione di effettuare la elezione dei membri presa del parlamento europeo con il suffragio universale. Molti i protocolli firmati: per regolare il Mercato Comune Europeo,il Parlamento Europeo, il Sistema monetario europeo. Molti i trattati: quello di Schengen, relativo alla abolizione dei controlli nelle frontiere, quello di Maastricht che sancisce l’Unione Europea e altri di minor rilevanza. Ma un errore venne fatto nel 1966 con il “Compromesso del Lussemburgo” che stabiliva il principio di unanimità con la possibilità di ogni Stato potere esercitare il diritto di “veto”.

Decisione grave allora, quando si trattava della piccola Europa, gravissima oggi con 28 Stati, dal momento che la piccola “Malta” può, con il suo veto, bloccare ogni attività dell’Unione europea,  attività affidata totalmente nelle mani di una burocrazia che rende sempre più difficile la vita degli stati membri. Negli ultimi anni l’Unione europea ha dovuto affrontare la crisi del debito di molti stati: Grecia, Irlanda, Italia,Portogallo, Cipro e Spagna.

Le misure di austerity, con cui sono state fronteggiate queste crisi, hanno causato la instabilità dei governi ed  hanno  aumentato il numero già  grande degli euroscettici.

Purtroppo ormai le sorti dell’Unione Europea sono nella mani di nani  che non sanno affrontare i problemi che, in gran parte, vengono creati da una pericolosa burocrazia. Ho usato l’espressione  “nani” che voglio esemplificare; per me è “nano “ la Merkel, considerata il numero uno dell’Unione, rispetto al suo dante causa Adenauer e lo stesso metro potrà essere usato nei confronti di tutti gli altri. Gli estensori del Manifesto di Ventotene pensavano che era necessario creare una forza politica esterna ai partiti tradizionali, inevitabilmente legati alla lotta politica nazionale e, quindi, incapaci di rispondere efficacemente alle sfide della crescente internazionalizzazione. Dopo la brexit dell’Inghilterra, i dati rilevati in occasione delle ultime elezioni in diversi paesi dell’unione relativi ad un euroscetticismo  dilagante, fanno intravedere una possibile lunga agonia del sistema europa. con risvolti impensabili.

L’uscita dell’Inghilterra dall’ Unione, Inghilterra che aveva da sempre manifestato la propria contrarietà all’Unione politica europea, avrebbe dovuto creare i presupposti per una seria accelerata verso il completamento di quell’opera,  magistralmente pensata dai padri fondatori, mentre invece assistiamo passivamente a quella che potrebbe essere una  lunga agonia.

 

Angiolo Alerci

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