Enna ai vertici regionali per raccolta sangue: superata la media nazionale, seconda solo a Ragusa

La provincia di Enna si conferma eccellenza nel panorama sanitario siciliano per quanto riguarda la raccolta di sangue e plasma. Secondo i dati diffusi dal Centro Regionale Sangue, **Enna è la seconda provincia in Sicilia per indice di produzione**, superata solo da Ragusa e ben al di sopra della media nazionale. Un risultato che premia anni di programmazione attenta e collaborazione sinergica tra ASP, SIMT e associazioni di volontariato.
I numeri di un impegno costante
Nel solo 2024 sono state raccolte **circa 11.000 unità di emazie** e **2.900 kg di plasma**; cifre che si traducono in un indice di produzione pari a **70,94 unità di sangue ogni 1000 abitanti** e **19,51 kg di plasma ogni 1000 abitanti**. La media nazionale di raccolta sangue si ferma a 43,5 unità ogni 1000 abitanti, mentre l’obiettivo fissato per il plasma dal Centro Nazionale Sangue per il 2025 è 18,4 kg: Enna lo ha già superato. – E lo ha fatto grazie a una rete capillare e a un’organizzazione puntuale. –
Una rete che non conosce stagioni
Per garantire l’autosufficienza dei quattro presidi ospedalieri e compensare le carenze croniche di Palermo, Catania e Messina, **ogni fine anno vengono pianificate le raccolte** in collaborazione con le associazioni. Nemmeno i mesi estivi – solitamente critici – hanno rallentato le donazioni; anzi, le autoemoteche gestite dalle associazioni hanno permesso di raggiungere anche i Comuni senza centro fisso: Gagliano Castelferrato, Regalbuto, Assoro e Nissoria, dove il sangue raccolto ha fatto davvero la differenza.
Il ringraziamento del Direttore Spedale
«Sono particolarmente orgoglioso di questo straordinario risultato – dichiara il Dott. Francesco Spedale, Direttore dei SIMT – il merito è di una grande squadra: operatori sanitari, volontari e soprattutto i donatori, che spesso dedicano anche le domeniche a un gesto che salva vite». Non manca un riconoscimento alla Direzione Strategica dell’ASP e al Direttore Generale Mario Zappia, definito «primo testimonial della donazione».
Un modello da seguire
La provincia ennese dimostra che **con programmazione, coordinamento e spirito civico si può fare la differenza**. L’attività di raccolta sangue non è soltanto una necessità sanitaria, ma un termometro del senso di comunità di un territorio – e Enna, da questo punto di vista, si conferma un esempio virtuoso da seguire.