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Patrick Zaki, simbolo di libertà, alla Kore di Enna

Patrick Zaki, simbolo di libertà, alla Kore di Enna

L’Università Kore di Enna si appresta a testimoniare il valore della libertà e dell’impegno civile attraverso la storia di Patrick Zaki, l’attivista egiziano dei diritti umani, che sarà presente all’ateneo ennese  il prossimo 7 maggio. L’incontro, intitolato “Sogni ed illusioni di libertà” — come il libro di Zaki pubblicato da La nave di Teseo —, promette di essere un momento di riflessione profonda sulle diverse sfaccettature della libertà.

L’appello di Enna per la liberazione di Zaki

La visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla Kore, a dicembre 2022,  era stata l’occasione per rinnovare l’appello per la liberazione di Zaki, sottolineando l’importanza della solidarietà internazionale e del sostegno accademico nella lotta per i diritti umani. Remon Karam, rappresentante degli studenti e lui stesso fuggito dall’Egitto, ha espresso il profondo legame che unisce la sua storia personale a quella di Zaki.


Un palcoscenico di storie e testimonianze

L’evento vedrà la partecipazione di  Cataldo Salerno, presidente della Kore, il rettore Francesco Tomasello e altri rappresentanti accademici, che introdurranno il dialogo su come l’educazione e la cultura possano essere leve per la libertà e il cambiamento sociale. A loro si unirà il cantautore nigeriano Chris Obehi, la cui musica è nata da esperienze di fuga e speranza, simili a quelle di Zaki.

La voce della stampa e del giornalismo

Importanti rappresentanti dei media, coordinati da Elvira Terranova dell’Adnkronos, discuteranno il ruolo del giornalismo nell’affrontare e divulgare tematiche delicate come quelle dei diritti umani. Il contributo di giornalisti e intellettuali è fondamentale per mantenere l’attenzione su storie che richiedono non solo visibilità, ma anche un impegno concreto e continuativo.

Conclusione con il teatro dell’impegno civile

Alessandro Ienzi, attore e regista, concluderà l’incontro con un monologo che riflette il suo impegno nella tutela dei diritti umani attraverso l’arte. Questo momento sarà un ponte tra il racconto personale e la collettività, evidenziando come la cultura e l’arte siano essenziali per sensibilizzare e mobilitare la società verso una maggiore giustizia e rispetto dei diritti universali.

L’evento del 7 maggio rappresenta non solo un tributo a Patrick Zaki e la sua lotta, ma anche un appello a non dimenticare che la libertà è un diritto costantemente da difendere e promuovere soprattutto in momenti storici come questo, quando venti antiliberali imperversano in Europa e in particolare in Italia.

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