Salute del perineo,primo appuntamento dell’Open Week all’Umberto I di Enna

L’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna aderisce all’Open Week sulla Salute della Donna promossa dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere.

Le attività sono promosse dal Direttore del Dipartimento Materno Infantile dr.ssa Loredana Disimone, referente aziendale Bollini Rosa e coordinate dalla Dr.ssa Oriana Ristagno referente della comunicazione Bollini Rosa.

Consultabili sul sito www.bollinirosa.it tutti i servizi offerti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione, è possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti e consultare i servizi offerti.

Primo appuntamento il 20 aprile 2022: ore 15.30 -18. 30 Sala Mingrino, Ospedale Umberto I Enna, con “Salute del perineo e benessere intimo in gravidanza, puerperio e menopausa”, iniziativa promossa e coordinata dall’U.O.C Ostetricia e Ginecologia diretta dalla dr.ssa Lucia Lo Presti.

Incontro in presenza con le donne per parlare delle disfunzioni perineali femminili e di come preservare la salute intima.

Interverranno specialisti esperti in riabilitazione e rieducazione del pavimento pelvico: Gaetano Valenti, Greta Alessandra, Daniela Carpino e Raphael Coco.

Piazza Armerina, Sport – Giro di Sicilia, come seguire la tappa in diretta.

I più fortunati domani avranno la possibilità di seguire l’arrivo della terza  tappa del Giro di Sicilia direttamente dalla piazza Senatore Marescalchi (piazza stazione) di Piazza Armerina dove la corsa si concluderà tra le 15.10 e le 15.40, così come prevedono gli organizzatori.
Per tutti gli altri non resta che collegarsi ai tanti canali che seguono la tappa in diretta.

Diretta Rai Sport (CANALE 57/58) Giro di Sicilia 2022
Tappa 3 – Giovedì 14 Aprile: 13:50-15:30 RaiSport (anche in streaming)

Diretta Eurosport Giro di Sicilia 2022
Tappa 3 – Giovedì 14 Aprile: 13:50-15:30 Eurosport 1

 in streaming su Discovery+ e Eurosport Player 

 

Info sulla tappa

171 km da Realmonte a Piazza Armerina

Classifica dopo la seconda tappa.

D. Caruso 8h 06 ‘ 44”

V. Nibali +4” (nella foto)

D. pozzovibo +6”

 

 

 

Il Presidente dell’Universita Kore, Cataldo Salerno, sulla vicenda del policlinico: “adotteremo le decisioni più favorevoli al futuro dell’Ateneo e ai suoi studenti”

Pur con il massimo rispetto verso le istituzioni territoriali e i parlamentari nazionali e regionali che si stanno esprimendo da alcune settimane sulla localizzazione del futuro policlinico Kore, vorrei invitare tutti a lasciare che l’Università Kore elabori e sviluppi in autonomia – come deve accadere a tutte le università del mondo – la propria politica accademica e la propria visione territoriale.

Posso garantire che terremo nella massima considerazione tutte le opinioni e i suggerimenti, ma anche che adotteremo le decisioni più favorevoli al futuro dell’Ateneo e ai suoi studenti.

Vorrei perciò ringraziare ciascuno per l’attenzione verso l’Università, e specialmente coloro che fino a poco tempo fa ed ancora oggi esprimono con fatti ostativi ben altri sentimenti. Nello stesso tempo debbo ricordare a tutti che la Kore è nata, come si legge nel decreto istitutivo del 2005, come “Università della Sicilia Centrale”, cioè come ateneo che guarda ad un orizzonte molto più ampio di quello di una sola provincia, sia essa quella di Enna o quella di Caltanissetta o di Agrigento. Anzi, non guarda proprio al concetto di provincia. In ogni senso.

Se qualcuno va a leggere la relazione che presentai nel maggio del 1995 al Consiglio provinciale di Enna, per illustrare il progetto di una nuova sede universitaria in Sicilia, vi potrà trovare un obiettivo chiaro ed inequivocabile: l’auspicio di realizzare con un’altra istituzione, e non più con la provincia, una diversa e più vasta leadership territoriale. Sono passati 27 anni e quella indicazione, che il Consiglio provinciale di Enna, esprimendo una visione politica allora straordinaria, approvò all’unanimità, non solo non è venuta meno, ma si è fatta più urgente e ultimativa.

Nessuna parte della Sicilia, ed a maggior ragione nessuna parte della Sicilia centrale, può pensare di potersi sviluppare entro i confini di una sola provincia, o peggio di un solo comune. La Sicilia tutta deve fare sistema.

Vorrei soprattutto precisare che l’Università Kore non è nata per sostituire gli uffici provinciali andati via da Enna. Anzi ritengo assurdo, persino offensivo, pensare di paragonare l’Università Kore e il suo futuro policlinico ad una qualsiasi succursale dello Stato, come quelle che una volta erano distribuite in ciascun capoluogo di provincia ed oggi risultano assorbite da Palermo, ieri da Catania, l’altro ieri da Caltanissetta, dopodomani da Napoli o più probabilmente dalla Silicon Valley. Non è questo l’approccio corretto.

Voglio perciò affermare con decisione che la Kore non partecipa e non parteciperà ad alcuna guerra tra città o tra province perché non fa questo di mestiere, è contrario alla sua missione ed al suo progetto di Università siciliana a tutto tondo.

Da 17 anni l’università di Enna sta proponendo un modello di sviluppo basato sulla cultura, sulla scienza, sulla ricerca, sulle relazioni internazionali, sul supporto a tutti i territori che lo chiedono. Siamo impegnati a non far fuggire i giovani, non a trattenere le succursali di qualche ufficio. Delle succursali dello Stato, delle banche o delle società private non si occupa l’Università. Facciano piuttosto qualcosa gli enti locali.

Quanto al policlinico, che consegue alla facoltà di Medicina, è naturale che per un lungo periodo sarà diffuso su più strutture sanitarie della Sicilia. Si vedrà, alla fine di quel lungo processo di elaborazione e di costruzione, dove ci saranno le migliori condizioni per la sede centrale o per i poli connessi: dove ci saranno le reti di trasporto, le stazioni ferroviarie, le residenze universitarie, i servizi per la qualità della vita degli studenti, le politiche locali favorevoli e quelle contrarie. Non saranno – con tutto il rispetto per chi più o meno sinceramente si agita – le prese di posizione dei consiglieri comunali di questa o di quell’altra città, le petizioni popolari o le omelie appassionate ad orientare le scelte dell’Università.

Non posso quindi che ringraziare il Governo regionale, e l’assessore della Salute Ruggero Razza in particolare, per avere pienamente compreso e assecondato le strategie territoriali della Kore. Abbiamo chiesto e sollecitato noi, Università Kore, di potere stipulare con la Regione siciliana la convenzione che abbiamo sottoscritto, in quanto essa risponde perfettamente alla normativa nazionale, alle richieste del Ministero dell’università, alla vigente programmazione sanitaria regionale, della quale non modifica una virgola, e alle nostre prospettive di sviluppo.

Chi vuole concorrere allo sviluppo dell’università Kore è benvenuto, chi arriva in ritardo lo è persino di più perché era per noi perso, ma si rispetti per favore l’autonomia dell’Ateneo di Enna e degli altri atenei. Non potrà che trarne giovamento tutta la Sicilia e non soltanto la sua parte centro-meridionale.

Cataldo Salerno

Presidente dell’Università

Questura di Enna: nota sulle celebrazioni del Venerdì Santo

Nella mattinata del 7 aprile 2022, si è svolta presso la locale Questura una riunione tecnica per individuare eventuali criticità connesse allo svolgimento delle processioni previste per la Settimana Santa in relazione all’attuale situazione sanitaria. In quella sede, con particolare riguardo alla processione del Venerdì Santo in Barrafranca, denominata “U TRUNU”, per le peculiari modalità di svolgimento del rito, è stata richiesta l’attivazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

A seguito di tale sollecitazione, il Prefetto di Enna ha convocato nel pomeriggio di oggi, 12 aprile 2022, presso la Prefettura di Enna una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, alla quale hanno preso parte, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine, il Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, parroco della Chiesa Madre di Barrafranca, il Governatore della confraternita SS. del Crocefisso e un rappresentante della Commissione Straordinaria del Comune di Barrafranca.

Nel corso dell’incontro, sono state concordate le modalità di svolgimento in sicurezza della suddetta manifestazione liturgica. Nello specifico, tenuto conto dell’attuale situazione epidemiologica e delle preoccupazioni in merito al rischio di contagio da COVID-19, connesse alle particolari modalità di svolgimento della processione religiosa in argomento, che non consente di potere preventivamente limitare numericamente i portatori del fercolo, si è concordato che, in luogo della tradizionale vara, verrà portato in processione dal Parroco della Chiesa di SS. Maria della Purificazione il Crocefisso.

Sempre ai fini precauzionali, sono state altresì individuate una serie di prescrizioni. In particolare, è stato stabilito che il Parroco sarà coadiuvato da 12 collaboratori che dovranno essere nominativamente individuati e che dovranno essere preventivamente sottoposti a tampone antigenico/molecolare anti-Covid a cura dell’ASP. E ancora, all’interno della Chiesa Madre e lungo il percorso processionale, è stato previsto l’uso delle mascherine protettive preferibilmente di tipo FFP2. L’ingresso all’interno dell’edificio di culto sarà consentito a un numero di fedeli corrispondente al numero dei posti a sedere disponibili.

Nell’auspicio che le modifiche organizzative, come anche proposte dai promotori, siano accolte con favore dalla popolazione dei fedeli, risultando un compromesso tra il tradizionale svolgimento del rito e le ancora necessarie misure a tutela della salute pubblica, si conferma che le altre manifestazioni liturgiche previste per la Settimana Santa si svolgeranno secondo il programma tradizionale.

 

170esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato

Nella splendida cornice del Teatro Garibaldi del centro storico di Enna si è celebrato ieri  il 170° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato. In questa occasione, dopo due anni di sacrifici dovuti allo stato d’emergenza che ha colpito il mondo intero a causa del Covid-19, sempre più forte risuona il motto “Esserci sempre” che racchiude in queste due semplici parole lo spirito della Polizia di Stato, da sempre al servizio della Gente e guidata giorno dopo giorno dall’obiettivo di garantire sicurezza e libertà nel vivere e agire quotidiano, coronato quest’anno dalla concessione da parte del Presidente della Repubblica della medaglia d’oro al merito civile alla bandiera della Polizia di Stato per le attività svolte durante la pandemia: “Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che con eccezionale valore e senso del dovere hanno profuso ogni energia nel garantire, anche in occasione dell’emergenza pandemica da COVID- 19, la tutela della salute di tutti i cittadini.”

Costante è stato nel periodo, anche in questa provincia l’impegno della Questura, dei Commissariati distaccati di P.S., della Sezione della Polizia Stradale e della Sezione della Polizia Postale. Operando in costante sinergia fra loro, hanno ottenuto significativi risultati nel contrasto alle attività criminose perpetrate nei più svariati ambiti, oggi premiati tramite le onorificenze e le ricompense conferite al personale distintosi per l’impegno profuso e per gli obiettivi raggiunti. Per lasciare un segno tangibile degli importante traguardi raggiunti, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo celebrativo mentre l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha realizzato una moneta corrente dal valore di 2 euro, che raccontano l’impegno profuso da poliziotte e poliziotti a salvaguardia dei valori della legalità e della sicurezza. Un’amministrazione longeva quella della Polizia di Stato che ha accompagnato nel tempo i cambiamenti della società, trasformandosi essa stessa per soddisfare nuove esigenze nella continuità del motto “Sub Lege Libertas”. Una polizia radicata nel presente e proiettata verso il futuro che torna a condividere con i cittadini i suoi più autentici valori ed i risultati conseguiti grazie al quotidiano operato delle sue donne e dei sui uomini.

In questa provincia la Polizia di Stato si è particolarmente distinta per la sua valenza “sociale” sempre rivolta alla tutela del cittadino, ponendosi incondizionatamente al suo servizio. L’aver salvato vite umane lungo l’autostrada soccorrendo una donna che rischiava di soffocare o portando al sicuro una persona anziana avvolta nottetempo dalle fiamme in pieno centro a Piazza Armerina, sono momenti che esaltano l’operato delle donne e degli uomini della Polizia di Stato. Molti i risultati raggiunti in materia di polizia giudiziaria. Importanti operazioni di polizia hanno permesso di smantellare pericolose organizzazioni criminali di stampo mafioso dedite al traffico di stupefacenti e alle estorsioni. La tutela di fasce deboli ha permesso di attivare strumenti di repressione con il c.d. codice rosso o di prevenzione anche con l’attivazione del c.d. daspo urbano, a tutela delle vittime ed a salvaguardia del territorio.

Disponibile la quarta dose vaccino Covid-19

I soggetti aventi diritto sono gli over 80, gli ospiti di RSA e i soggetti tra i 60 e gli 80 anni con elevata fragilità.

Via libera in Sicilia alla seconda dose di richiamo (quarta dose) con vaccino a mRNA, presso i punti vaccinali attivi, a seguito dell’emanazione della circolare ministeriale dell’8 aprile 2022.

Ad averne diritto i soggetti over 80, gli ospiti di RSA e i soggetti tra i 60 e gli 80 anni con elevata fragilità, purché sia trascorso un intervallo minimo di 120 giorni dalla prima dose di richiamo (terza dose). Al momento tale indicazione non si applica ai soggetti che abbiano contratto l’infezione da SARS-CoV-2 successivamente alla somministrazione della terza dose.

L’Arma dei Carabinieri consegnano l’Albero di Falcone in tre Istituti Comprensivi della Provincia Ennese

Un albero simbolo dell’impegno verso lo Stato e la lotta alle mafie. E’ l’albero del Giudice Giovanni Falcone, un Ficus che cresce nei pressi della casa del magistrato assassinato nel 1992 dalla mafia, e che l’11 ed il 12 aprile è stato consegnato nelle scuole di Enna, Valguarnera Caropepe e Piazza Armerina quale simbolo della legalità e della lotta contro la criminalità organizzata.

L’attività rientra nel progetto “Un albero per il futuro”, nato dalla collaborazione fra Arma dei Carabinieri, Fondazione Falcone e Ministero della Transizione Ecologica, promosso dal Reparto Biodiversità Carabinieri Forestali e dal Centro Anticrimine Natura di Palermo e che prevede la donazione e la messa a dimora nelle scuole delle piantine ricavate mediante clonazione dalla pianta madre di Ficus macrophylla, ubicata all’ingresso dell’abitazione del Giudice Giovanni Falcone a Palermo.

In questi due giorni i militari del Centro Anticrimine Natura di Palermo, insieme ai colleghi delle Compagnie Carabinieri di Enna e Piazza Armerina, hanno consegnato le piantine agli Istituti comprensivi “Neglia – Savarese” di Enna, “Giuseppe Mazzini” di Valguarnera Caropepe e “Falcone-Cascino” di Piazza Armerina. Il tutto grazie alla volontà della Fondazione Falcone, con la consapevolezza che queste scuole continueranno a promuovere il raggiungimento di uno dei più importanti obiettivi scolastici, ovvero l’educazione alla legalità che ha come scopo quello di formare i futuri cittadini. Anche le Amministrazioni comunali e Legambiente hanno raccolto l’invito all’evento da parte delle scolaresche ed hanno apprezzato la finalità dell’evento.

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