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L’8 maggio Consiglio Comunale sul rendiconto d’esercizio 2017 – Le conseguenze del dissesto.

L’8 maggio Consiglio Comunale sul rendiconto d’esercizio 2017 – Le conseguenze del dissesto.
Giorno 8  maggio 2019 nella sala del consiglio comunale si deciderà se procedere alla dichiarazione di dissesto finanziario del comune di Piazza Armerina. Questo vorrà dire che si prende atto  dell’impossibilità di coprire con le entrate previste i debiti e le spese del comune. E’ un po’ come il fallimento di un’azienda che dichiara ufficialmente che non potrà far fronte ai propri impegni. Quali saranno le conseguenze della dichiarazione di dissesto?
CHI PAGA?
Innanzitutto verranno congelati gli interessi e le rivalutazioni dei debiti. I creditori non potranno più proseguire ogni tipo di azione esecutiva e il riconoscimento dei loro crediti prevede, in questo caso,  un un percorso spesso molto lento per la verifica ed il pagamento. A pagarne le conseguenze anche i dipendenti del comune: verrà messa in mobilità parte del  personale in sovrannumero . I cittadini , teoricamente (ma non è detto), dovrebbero vedersi ridotti i servizi e aumentate le tasse.
L’aspetto più preoccupante, almeno per qualcuno, è la ricerca delle responsabilità. Chi ha provocato il dissesto?
La deliberazione recante la formale ed esplicita dichiarazione di dissesto finanziario – dice la legge – è adottata dal consiglio dell’ente locale nelle ipotesi di cui all’articolo 244 che valuta le cause che lo hanno determinato”. Aspettiamoci per giorno 8 qualche chiarimento in più su questo aspetto.
IPOTESI DI COLPEVOLEZZA 
L’ipotesi più accreditata è che il dissesto venga imputato all’amministrazione Miroddi ma ciò non vuol dire, in maniera automatica, che per l’ex Sindaco e i suo assessori scatti il divieto di amministrare enti pubblici per i prossimi dieci anni. Se è infatti facile determinare il periodo  in cui si è materializzato il deficit molto più complicato è determinare chi lo ha causato.  Il rischio comunque esiste e non fa dormire sonni tranquilli a qualcuno, tenuto anche conto delle indagini aperte dalla magistratura ordinaria proprio sugli anni che , secondo quanto appare scritto nelle relazione ufficiali, sarebbero quelli a cui imputare l’attuale stato di dissesto.

UN MARE DI DISCUSSIONI
Subito dopo l’8 maggio e nei prossimi mesi dobbiamo aspettarci un forte scontro tra opposizione e maggioranza che come appare probabile si rimpalleranno la responsabilità del dissesto e discuteranno fino alla noia sulla necessità di avviare o meno questa particolare procedura. Quasi sicuramente la parola fine su questo argomento la metteranno le procure: quella della giustizia ordinaria e quella della giustizia amministrativa della Corte dei Conti.

Già si prevedono battaglie all’ultimo post su Facebook con commenti al veleno e le solite querele. Seguiremo l’evolversi della situazione sapendo già che alla fine da buoni piazzesi supereremo questo momento nero anche perché siamo una comunità che sappiamo unirci quando serve e soprattutto ci rendiamo facilmente conto delle menzogne, visto che tutti conosciamo la storia, tipicamente piazzese,  della  buccia d’uovo trasformata in cento uova.
Nicola Lo Iacono
CASTELlaccio ani2

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