Giubileo della Speranza: manifestazione per la pace. La curia organizza pellegrinaggio e messa in cattedrale per venerdì 20 giugno

Ieri in una riunione tenutasi presso la sede della Diocesi di Piazza Armerina è stato messo a punto il Giubileo della Speranza che verrà celebrato giorno 20 giugno a Piazza Armerina. Il programma prevede una adunata alle 17:15 presso la sede di Fundrò. Da lì inizierà un piccolo corteo che attraverserà via Cavour e piazza Duomo. E’ stato chiesto ai partecipanti – come indicato in un comunicato di Monsignor Antonio Scarcione – di portare striscioni e cartelloni con slogans sulla pace, così da rendere visibile il messaggio contro ogni guerra – specie a quelle che fanno scempio di vite umane e di bambini a Gaza e in Ucraina. La marcia si concluderà in cattedrale, dove si svolgerà la seconda fase della manifestazione.
Celebrazione in cattedrale
All’arrivo in cattedrale, Monsignor Scarcione e padre Alessio celebreranno la santa messa. La possibilità della presenza del vicario della diocesi conferisce ulteriore solennità alla liturgia. Il vescovo non sarà presente poiché impegnato fuori sede. Durante la celebrazione, Monsignor Scarcione parlerà del giubileo, offrendo spunti di riflessione sul significato della speranza. Ai presidi delle scuole presenti verrà data la possibilità di intervenire per sottolineare l’impegno delle istituzioni educative nel promuovere la pace.
I segni del pellegrinaggio
La manifestazione prevede anche la presentazione dei segni del Giubileo, portati da rappresentanti dei quartieri locali. Questi oggetti richiamano le tradizioni antiche dei pellegrini: il mantello per ripararsi dal freddo, la bisaccia per contenere gli oggetti necessari al viaggio, la zucca svuotata e riempita d’acqua, la conchiglia per versare da bere e il bastone dei pastori, utile sostegno per chi si stanca.
Musica e riflessioni
I canti, frutto della collaborazione tra il Coro Cattedrale e il Coro della chiesa di Sant’Antonio, accompagneranno ogni momento significativo. Nel corso dell’incontro, in base a quanto riferito nel comunicato, si alterneranno momenti di silenzio, preghiera e brevi interventi, dando al pubblico pause e riflessioni profonde: una scelta stilistica che favorisce la concentrazione sul tema della pace senza inutili orpelli.
Partecipazione e obiettivi
Alla manifestazione prenderanno parte diverse realtà del territorio, incluse associazioni, quartieri e gruppi scout, con un invito aperto e inclusivo rivolto a tutta la comunità. L’obiettivo è chiaro: unire fede, tradizione e impegno sociale in un unico evento che dia voce a una speranza condivisa, una speranza capace di superare divisioni e promuovere il dialogo. Tra poche settimane, venerdì 20 giugno, i cittadini potranno riappropriarsi di spazi sacri e pubblici per un gesto comune di testimonianza pacifica, senza clamori ma con un sentimento collettivo di solidarietà.
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