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Digiuno intermittente: una moda o una strategia per la salute?

Digiuno intermittente: una moda o una strategia per la salute?

Il digiuno intermittente è una pratica alimentare che consiste nel limitare l’assunzione di cibo a una certa finestra temporale, lasciando il resto della giornata a digiuno. Si tratta di un metodo antico, usato da diverse culture e religioni, ma che negli ultimi anni ha riscosso un crescente interesse sia tra i professionisti della salute che tra il pubblico.

Ma quali sono i benefici e i rischi del digiuno intermittente? È davvero efficace per perdere peso, migliorare il metabolismo e prevenire le malattie? E soprattutto, è adatto a tutti?

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I benefici del digiuno intermittente

Secondo alcuni studi scientifici, il digiuno intermittente può apportare diversi vantaggi per la salute, tra cui:

– Promuovere la perdita di peso e migliorare la composizione corporea, riducendo il grasso adiposo e preservando la massa magra. Questo grazie al deficit calorico creato dal digiuno e all’aumento del metabolismo basale e dell’ossidazione dei grassi.
– Migliorare la salute metabolica, aumentando la sensibilità all’insulina e regolando i livelli di glucosio nel sangue. Questo può prevenire o contrastare il diabete di tipo 2 e la sindrome metabolica.
– Ridurre il rischio di malattie cardiovascolari o altre malattie croniche, abbassando la pressione sanguigna, il colesterolo, i trigliceridi e l’infiammazione sistemica. Questo può proteggere il cuore e i vasi sanguigni da danni e complicazioni.
– Proteggere dalla perdita di memoria e da altri disturbi neurologici, stimolando la produzione di fattori neurotrofici e la neurogenesi. Questo può favorire l’apprendimento, la memoria e la plasticità cerebrale, oltre a prevenire o ritardare l’insorgenza di malattie come l’Alzheimer o il Parkinson.
– Migliorare le prestazioni fisiche e mentali, aumentando l’energia, la concentrazione, la resistenza e la forza. Questo grazie alla maggiore disponibilità di acidi grassi liberi come fonte energetica e alla secrezione di ormoni come il GH (ormone della crescita) e le catecolamine (adrenalina e noradrenalina).

I rischi del digiuno intermittente

Nonostante i possibili benefici, il digiuno intermittente non è privo di controindicazioni e potenziali effetti collaterali, tra cui:

– Causare disturbi alimentari, come l’ortoressia, il binge eating o l’anoressia. Questo può accadere se il digiuno diventa un’ossessione o una forma di controllo eccessivo sul cibo, portando a restrizioni severe, abbuffate compulsive o rifiuto dell’alimentazione.
– Provocare carenze nutrizionali, se non si segue una dieta equilibrata ed adeguata alle proprie esigenze. Questo può compromettere lo stato di salute generale e causare anemia, osteoporosi, debolezza muscolare, problemi alla pelle, ai capelli e alle unghie.
– Alterare il ritmo circadiano, se non si rispetta la sincronia tra i pasti e il ciclo luce-buio. Questo può influenzare negativamente il sonno, l’umore, l’appetito e il metabolismo.
– Peggiorare alcune condizioni patologiche, se non si ha un adeguato supporto medico. Questo vale soprattutto per le persone con diabete, ipoglicemia, problemi renali o epatici, disturbi gastrointestinali o ormonali.

Chi può fare il digiuno intermittente?

Il digiuno intermittente non è una dieta universale, ma uno stile di vita che va adattato alle proprie caratteristiche individuali. Non esiste una formula unica che vada bene per tutti, ma bisogna tenere conto di vari fattori, come l’età, il sesso, lo stato di salute, lo stile di vita, gli obiettivi e le preferenze personali.

In generale, il digiuno intermittente è sconsigliato a:

– Bambini e adolescenti in fase di crescita
– Donne in gravidanza o allattamento
– Persone con disturbi alimentari o a rischio di svilupparli
– Persone con patologie che richiedono una terapia farmacologica o una dieta specifica
– Persone con problemi di peso eccessivamente basso o elevato
– Persone con disturbi del sonno o dell’umore
– Persone che praticano sport ad alta intensità o frequenza

Invece, il digiuno intermittente può essere adatto a:

– Persone sane e senza patologie particolari
– Persone con sovrappeso o obesità che vogliono perdere peso in modo sano e sostenibile
– Persone con sindrome metabolica o diabete di tipo 2 che vogliono migliorare la loro salute metabolica
– Persone che vogliono prevenire o ritardare l’invecchiamento e le malattie croniche
– Persone che vogliono ottimizzare le loro prestazioni fisiche e mentali

In ogni caso, prima di iniziare il digiuno intermittente, è sempre consigliabile consultare il proprio medico di fiducia e farsi seguire da un nutrizionista qualificato, che possa valutare la propria situazione e indicare il regime più adatto alle proprie esigenze. Inoltre, è importante seguire una dieta varia ed equilibrata, ricca di alimenti nutrienti e salutari, evitando gli eccessi e le privazioni. Infine, è fondamentale ascoltare il proprio corpo e i propri segnali di fame e sazietà, senza forzare i propri limiti o ignorare le proprie sensazioni. Il digiuno intermittente può essere una strategia utile per la salute, ma solo se fatto con criterio e consapevolezza.

Luigi Schiavo per StartNews

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