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Piazza Armerina – Parchimetri non aggiornati, accettano solo monetine.

Piazza Armerina – Parchimetri non aggiornati, accettano solo monetine.

Sono passati quasi quindici anni dalla decisione di introdurre i parcheggi a pagamento e le famose Strisce blu che oggi consentono con molta più facilità di trovare un posto libero per la propria auto. L’anno era il 2009 quando, nel mese di giugno, il sindaco Carmelo Nigrelli decise di avviare l’iter per rendere operativo il servizio che poi entrò in vigore a novembre, dopo alcuni passaggi in consiglio comunale dove ci fu un tentativo di boicottare l’iniziativa. In nome di alcuni commercianti che vedevano nelle strisce blu un pericolo per le loro attività dei consiglieri comunali tentarono di bloccare l’iter sostenendo che sarebbe servito un regolamento comunale e dunque una esplicita approvazione del consiglio comunale. Nigrelli, forte del fatto che la legge lo autorizzava ad agire in prima persona attraverso ordinanze e determine di Giunta comunale, impose la volontà della maggioranza, risparmiando tempo e denaro per inutili consigli comunali il cui unico scopo era ritardare l’entrata in vigore del servizio. Nei giorni successivi all’introduzione delle strisce blu, furono gli stessi commercianti che le avevano osteggiate a richiedere, in alcune vie del centro, che fossero disegnati gli stalli per il parcheggio a pagamento; si erano infatti accorti che poter posteggiare con più facilità aumentava il numero di potenziali clienti.

Tra qualche mese festeggeremo l’introduzione dei parchimetri che però nei quindici anni trascorsi non hanno ricevuto nessun aggiornamento. Per pagare bisogna ancora utilizzare le monetine che, in tempi in cui il bancomat sta ormai sostituendo il portafogli, riesce sempre più difficile reperire. Tranne una breve paresi di qualche anno fa, in cui era stata data la possibilità di usare un’app per smartphone, i metodi moderni di pagamento non sono accettati dalle ormai obsolete colonnine che emettono il ticket. Diventa sempre più frequente, dopo le disperate ricerche tra i sedili dell’auto di una monetina, la tentazione di non fare il ticket magari lasciando il numero del cellulare a qualche amico in grado di avvertirci in caso di controlli. La società a cui è affidato il servizio sta dunque perdendo soldi, sicuramente più di quelli che spenderebbe aggiornando i parchimetri o convenzionando il servizio con una delle tante app che consentono questi tipi di pagamenti.


All’amministrazione comunale chiediamo che solleciti l’azienda, a cui versiamo gran parte degli incassi, ad effettuare tutti quegli aggiornamenti necessari affinché il servizio sia fruibile da tutti anche da quelli che, come me, da tempo hanno rinunciato al portafoglio e al portamonete.

maggioinfesta3

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