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La finanziaria siciliana impugnata dal Governo

La finanziaria siciliana impugnata dal Governo

Il Consiglio dei Ministri, guidato dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha messo sotto esame otto leggi regionali, decidendo di impugnare specificamente la Legge di Stabilità 2024-2026 della Regione Siciliana. Questa decisione è stata presa poiché alcune disposizioni eccedevano le competenze statutarie regionali e contrastavano con le normative nazionali sul coordinamento della finanza pubblica, in potenziale violazione degli articoli 97 e 117 della Costituzione.

Tra le disposizioni impugnate figurano quelle relative alla trasformazione del Cefpas in ente del sistema sanitario regionale, l’introduzione di incentivi per i dipendenti regionali, e un aumento del lavoro per i Forestali nell’ambito della prevenzione antincendio. Un duro colpo è stato inoltre assestato al collegato finanziario, che prevedeva la distribuzione di risorse economiche ai territori senza la necessaria copertura finanziaria, evidenziando una mancanza di rigoroso controllo nelle finanze regionali.

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La finanziaria impugnata dal Governo prevedeva anche un incremento delle giornate lavorative per i Forestali, specificamente nell’ambito della prevenzione degli incendi, mirando a rafforzare le misure antincendio attraverso un maggiore impegno del corpo forestale. Questa disposizione, tra le altre, è stata vista come una delle ragioni per l’impugnazione, dato il conflitto con le normative nazionali sul coordinamento della finanza pubblica

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