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Industria e sicurezza: come procedere all’analisi e la valutazione dei rischi delle macchine

Industria e sicurezza: come procedere all’analisi e la valutazione dei rischi delle macchine

Il datore di lavoro è responsabile per mettere a disposizione dei propri dipendenti macchinari e attrezzature a norma, in linea con i requisiti delle direttive europee e dotati di apposita marcatura CE. Questi obblighi valgono per i macchinari industriali utilizzati nell’azienda, quelli venduti sul mercato sia nuovi che usati, oppure per l’importazione di prodotti da paesi extra UE come la Cina o gli Stati Uniti.

Per garantire il rispetto delle normative di legge, ed evitare le pesanti sanzioni penali e amministrative previste, è indispensabile procedere con l’analisi e la valutazione dei rischi delle macchine.

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Queste operazioni tecniche richiedono il supporto di professionisti altamente qualificati e specializzati, in grado di eseguire un perizia dettagliata per individuare gli aspetti su cui intervenire e indicare come adeguare i macchinari per il marchio CE.

Come funziona la valutazione dei rischi delle macchine industriali

L’analisi dei rischi macchine è una procedura con la quale un tecnico competenze esegue una valutazione accurata dei macchinari, verificando i requisiti essenziali di sicurezza (RES) come indicato dalla direttiva di riferimento.

Una delle più importanti è la direttiva macchine 2006/42, tuttavia un macchinario può essere soggetto anche a più direttive, inoltre bisogna sapere quali norme UNI applicare per l’analisi dei rischi.

In seguito alla valutazione è necessario realizzare gli eventuali adeguamenti richiesti per la conformità alle direttive comunitarie, quindi si procede con la redazione della documentazione tecnica. Tutto ciò serve affinché il costruttore possa vendere la macchina, o il datore di lavoro adeguare un macchinario in uso presso l’azienda, mentre nella dichiarazione di conformità devono essere presenti sia i riferimenti del fabbricante sia quelli del professionista che ha realizzato il fascicolo tecnico.

In alcuni casi può trattarsi della stessa persona, ad esempio quando il datore di lavoro è un produttore in possesso delle competenze necessarie per effettuare l’analisi dei rischi seguendo le direttive europee e le norme UNI di riferimento. Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi si tratta di due figure distinte, infatti molte imprese preferiscono rivolgersi a dei professionisti specializzati, una garanzia migliore sulla qualità della valutazione dei rischi dei macchinari industriali.

I rischi da valutare durante l’analisi tecnica dei macchinari

La valutazione del rischio di attrezzature e macchinari è un’operazione piuttosto complessa, specialmente quando bisogna applicare diverse direttive, oppure nel caso di documentazioni tecniche non esaustive come avviene spesso con alcuni prodotti importati.

L’analisi deve essere direzionata prendendo in considerazione una serie di rischi, ad esempio legati all’utilizzo della macchina, all’ambiente di impiego e al tipo di lavoro da svolgere con questo dispositivo.

Il macchinario deve essere in possesso di appositi sistemi di sicurezza, per tutelare l’operatore durante la messa in moto e il funzionamento, oppure prevedere maccanismi di blocco in caso di guasto o malfunzionamento dei dispositivi di protezione.

Se la macchina è alimentata ad energia elettrica deve essere dotata di sistemi di sicurezza adeguati per la prevenzione dei pericoli elettrici, come scoppi, incendi e cortocircuiti, oppure fornire protezioni contro la formazione delle cariche elettrostatiche.

I rischi da valutare possono essere davvero numerosi, in base alle norme da applicare, per questo motivo è fondamentale il supporto di tecnici esperti in questo tipo di attività. Alcune normative sono piuttosto specifiche, ad esempio indicando i requisiti da rispettare per una determinata macchina, in altri casi invece bisogna considerare delle norme più generiche, oppure un insieme di indicazioni prese da direttive diverse. Dopodiché per ogni rischio deve essere definito il livello di gravità, quindi bisogna individuare i possibili interventi per la riduzione del rischio e l’adeguamento del macchinario.

A quali macchinari si applica la direttiva macchine

Come indicato nell’articolo n.1 della direttiva macchine 2006/42, questo quadro normativo si applica alle macchine, alle attrezzature intercambiabili, agli accessori di sollevamento, ai componenti di sicurezza e alle quasi macchine.

Inoltre, queste norme valgono per catene, cinghie e funi, compresi dispositivi amovibili di trasmissione meccanica. Ovviamente non tutti i prodotti sono sottoposto alla direttiva macchine, tra cui alcuni trattori agricoli o le attrezzature specifiche per i parchi divertimento.

Allo stesso tempo, anche i prodotti esclusi possono presentare dei componenti che rientrano in questa normativa, ad esempio come le macchine installate sui trattori forestali e agricoli. Orientarsi nell’analisi e nella valutazione dei rischi non è facile, neanche per un produttore specializzato con anni di esperienza nel settore. Per evitare problemi è necessario richiedere l’assistenza di professionisti qualificati, allo scopo di garantire il rispetto delle norme CE e proteggere la propria azienda.

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