Nei giorni successivi alla Fiera del 6-7-8 settembre, i consiglieri Di Seri, Grancagnolo e Lo Bartolo hanno rivolto critiche all’amministrazione comunale, accusando il Sindaco e l’Assessorato al Commercio di ignorare le esigenze del settore commerciale. Un titolo, quello scelto dai critici, che ha innescato una pronta replica da parte dell’assessore Concetto Arancio.
Obblighi di risanamento e vincoli contabili
Arancio ha chiarito che «le attuali tariffe non sono il frutto di scelte politiche, ma la conseguenza degli obblighi imposti ai Comuni sottoposti a piani di risanamento finanziario». Piazza Armerina, ha aggiunto l’assessore, ha ormai superato quella fase, ma resta necessario approvare i rendiconti e il bilancio 2025/2027 per poter adottare politiche orientate alla riduzione dei tributi.
Appello alla collaborazione
«Chi conosce realmente la situazione – ha dichiarato Arancio – sa bene che attaccare in questo momento significa semplicemente fare sciacallaggio politico». L’assessore invita quindi i consiglieri a collaborare in modo concreto, approvando gli atti contabili indispensabili per garantire nuove misure economiche a favore delle imprese e degli operatori locali.
Commercio e prospettive future
Rivendicando l’impegno quotidiano dell’amministrazione, Arancio ha sottolineato: «Il commercio lo sosteniamo ogni giorno, con i fatti». L’assessore ha poi annunciato che sono già allo studio misure per rendere le prossime edizioni della Fiera «più accessibili e vantaggiose» per tutti.
«Chi ama la città, oggi collabora»
Il messaggio finale è un invito all’unità: «Chi ama davvero questa città, oggi collabora. Il resto è solo rumore». Un appello che mira a spostare il confronto politico sul terreno della responsabilità condivisa e delle soluzioni concrete per sostenere Piazza Armerina e la sua economia.
Questo il comunicato integrale dell’Assessore Concetto Arancio

Concetto Arancio
In merito alle critiche dei consiglieri Di Seri, Grancagnolo e Lobartolo sulla Fiera del 6-7-8 settembre, è doveroso fare chiarezza. Le attuali tariffe non sono il frutto di scelte politiche, ma la conseguenza degli obblighi imposti ai Comuni sottoposti a piani di risanamento finanziario. Oggi Piazza Armerina ha superato quella fase, ma per poter finalmente adottare politiche orientate alla riduzione dei tributi è necessario completare gli ultimi adempimenti contabili, a partire dall’approvazione dei rendiconti e del bilancio 2025/2027.
Chi conosce realmente la situazione – come voi consiglieri, almeno si spera, perché sarebbe grave il contrario – sa bene che attaccare in questo momento significa semplicemente fare sciacallaggio politico. Se siete sinceramente preoccupati per l’economia della città e desiderate davvero sostenere il commercio e le attività produttive, dimostratelo collaborando concretamente: evitate di opporvi e approvate tutti gli atti contabili che ci consentiranno, una volta approvati, di agire con maggiore libertà per adottare misure economiche favorevoli agli imprenditori e alle imprese locali. Forse la collaborazione non vi conviene, perché i risultati darebbero merito a chi oggi lavora con impegno per risollevare Piazza Armerina.
A chi ha scelto un titolo come “Il Sindaco e l’Assessore ignorano il commercio”, rispondo con chiarezza: il commercio lo sosteniamo ogni giorno, con i fatti. Certi titoli faziosi servono solo a fare propaganda politica, non vera informazione. Noi andiamo avanti, con responsabilità e trasparenza. Stiamo già lavorando affinché le prossime edizioni della Fiera siano ancora più accessibili e vantaggiose per gli operatori. Chi ama davvero questa città, oggi collabora. Il resto è solo rumore.
Concetto Arancio
Assessore al Commercio