C’è un tema che a molti sembra essere scivolato in un angolo, messo da parte dopo la frenesia dell’emergenza dello scorso anno: la gestione del servizio idrico. Ma per il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, il tempo della quiete è finito. Con l’estate ormai alle spalle, ha deciso di tirare la corda e chiedere, con una nota formale, la convocazione dell’assemblea dell’Ati, l’Ambito Territoriale Ottimale. L’obiettivo? Rimettere al centro della discussione i nodi che ancora non sono stati sciolti.
Il futuro del servizio idrico, una questione aperta
La questione più pressante è quella che riguarda la possibile rescissione del contratto con il gestore. Dipietro lo ha detto a chiare lettere: «Credo, infatti, necessario conoscere e far conoscere alla pubblica opinione quale sia, ad esempio, lo stato dell’arte rispetto alla decisione, assunta all’unanimità dall’assemblea dei Sindaci dell’Ati idrico lo scorso mese di maggio, avente per oggetto l’individuazione di un pool di esperti con l’obiettivo di verificare la possibilità di rescissione del contratto di gestione del Servizio idrico integrato per gravi e ripetute inadempienze». Un’iniziativa che risale a mesi fa e di cui, a quanto pare, non si è più saputo nulla. Il sindaco vuole vederci chiaro, e non è l’unico.
Tariffe e partite pregresse, i nodi da sciogliere
Ma il sindaco di Enna non si ferma qui. La sua richiesta di convocazione ha anche altri argomenti scottanti sul piatto, in particolare quelli legati ai costi che gravano sulle tasche dei cittadini. Si legge nella sua dichiarazione che è «necessario fare il punto sulla vicenda relativa alla tariffa e sulle ipotesi in campo legate alla sua effettiva rideterminazione al ribasso». Un tema caldo, su cui Dipietro vuole fare luce, proprio per venire incontro alle esigenze dei consumatori. E poi c’è la questione delle partite pregresse, un vero e proprio ginepraio burocratico e legale. Il sindaco vuole che si approfondisca «il tema relativo al recupero delle somme versate dall’utenza della nostra provincia» dopo la «recente, controversa, sentenza della Corte di Cassazione». Insomma, il sindaco di Enna non ha intenzione di lasciare nulla al caso.
Tempo di agire, è la stagione delle decisioni
La presa di posizione del primo cittadino di Enna è chiara: «È evidente che di temi da affrontare ce ne siano a sufficienza e che è ora, passata ormai l’estate, che l’assemblea dell’Ati li affronti con risoluzione e determinatezza». Un vero e proprio invito all’azione, un richiamo alla responsabilità per i sindaci che compongono l’assemblea. Dipietro ha inviato la sua richiesta formale proprio per questo motivo: non c’è più tempo per aspettare. Le decisioni vanno prese e vanno prese in modo deciso, per dare risposte concrete a un territorio che da troppo tempo aspetta di vedere risolti i problemi legati alla gestione dell’acqua.