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La giunta comunale di Piazza Armerina approva il regolamento per le sedute online

Pubblicato il 8 Settembre 2025 da

La macchina amministrativa non si ferma, anzi, accelera e si digitalizza. Il 4 settembre scorso, la Giunta Comunale di Piazza Armerina, presieduta dal sindaco Antonino Cammarata, ha dato il suo primo sì a una piccola, grande rivoluzione: il “Regolamento per lo svolgimento delle sedute della Giunta Comunale in modalità telematica”. Un passo necessario, forse tardivo, ma che finalmente proietta anche l’organo esecutivo della città dei mosaici in una dimensione più moderna e, all’occorrenza, più agile.

Cosa prevede il nuovo regolamento?

In sostanza, il documento approvato con la delibera numero 162 disciplina come si dovranno tenere le riunioni di sindaco e assessori quando non sarà possibile o conveniente vedersi di persona. Le sedute potranno avvenire in videoconferenza o audioconferenza, ma non sarà un “liberi tutti”. Il sindaco potrà attivare questa modalità in “caso di esigenze straordinarie connesse ad eventi eccezionali ed imprevedibili, nonché in presenza di uno stato di emergenza”, ma anche quando ne ravvisi semplicemente l’opportunità, comunicandolo per tempo. Una scelta di buonsenso, che tiene conto di un mondo del lavoro sempre più flessibile e che non vuole lasciare indietro la politica locale.

Garanzie di trasparenza e funzionamento

Ma come essere sicuri che una riunione a distanza sia valida e trasparente come una in presenza? Il regolamento mette nero su bianco alcuni paletti invalicabili. La piattaforma tecnologica utilizzata dovrà garantire l’identificazione certa di chi partecipa, la possibilità per tutti di discutere e votare, e una percezione audiovisiva chiara e simultanea. Insomma, niente scuse come “non sentivo bene” o “la connessione andava e veniva”. La tracciabilità sarà assicurata dalla verbalizzazione, come sempre, e ogni assessore sarà responsabile del proprio account e dei propri dispositivi, evitando intrusioni o usi impropri. E il numero legale? Sarà accertato dal segretario comunale con un appello nominale a inizio seduta, e potrà essere verificato in qualsiasi momento.

E se la tecnica fa i capricci?

Il regolamento pensa anche agli imprevisti. Se un assessore ha problemi tecnici, il sindaco può decidere di andare avanti lo stesso (se il numero legale è garantito) o sospendere la seduta per un quarto d’ora per risolvere l’intoppo. Se la connessione salta durante una votazione, la riunione viene sospesa e, se non si riesce a ripristinare il collegamento, si ricalcola il quorum escludendo chi è “caduto” dalla rete.

Una disciplina dettagliata, che arriva fino a normare le sedute in forma “mista” – alcuni in presenza, altri a distanza – e le votazioni a scrutinio segreto, che dovranno comunque garantire l’anonimato del voto.

Prossimi passi

La proposta di delibera, corredata dai pareri favorevoli di regolarità tecnica, ora passa al Consiglio Comunale, che avrà l’ultima parola per l’approvazione definitiva. Un passaggio che, si spera, sarà rapido per dotare l’ente di uno strumento ormai indispensabile. Perché la politica, per essere efficace, deve prima di tutto funzionare. E oggi, funzionare significa anche essere digitali.


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