Nella mattinata di oggi, 21 luglio, la Polizia di Stato di Enna e il Comune di Piazza Armerina hanno commemorato il Primo Dirigente Giorgio Boris Giuliano, a 46 anni dalla sua tragica scomparsa. Alle 9.00, presso il cimitero comunale, il Questore di Enna, dott. Salvatore Fazzino, insieme al sindaco della città, Nino Cammarata, ha deposto – alla presenza delle autorità religiose, civili e militari presenti – due corone d’alloro sulla tomba dell’eroe dell’antimafia.
Un momento di raccoglimento nella Cattedrale
A seguire, alle 9.30, nella maestosa Cattedrale di Piazza Armerina, è stata celebrata la Santa Messa in suffragio del dott. Giuliano. Un rito semplice ma carico di significato, che ha visto la partecipazione di cittadini, rappresentanti delle forze dell’ordine e istituzioni locali, uniti nel ricordo di un uomo che – con coraggio e lungimiranza – ha sacrificato la propria vita per lo Stato.
Boris Giuliano: un investigatore contro le mafie
Nato il 22 ottobre 1930 a Piazza Armerina, Boris Giuliano operò per oltre un decennio alla guida della Squadra Mobile di Palermo, dove condusse complesse indagini contro Cosa Nostra, aprendo nuove strade investigative in collaborazione con la polizia statunitense. Venne assassinato il 21 luglio 1979, colpito alle spalle da sette colpi di pistola – un agguato vigliacco che pose fine a una carriera segnata dall’integrità e dalla lotta per la giustizia.
Onorificenze e memoria
Il 18 maggio 1980, a meno di un anno dalla sua uccisione, gli fu conferita la Medaglia d’Oro al Valor Civile. La Questura di Enna, nel 2006, ha intitolato in sua memoria alcuni uffici di Polizia siti a Enna Bassa. Oggi, ricordare Boris Giuliano – come ha sottolineato il Questore durante il breve intervento istituzionale – «non è solo un dovere, ma un gesto di riconoscenza per un servitore dello Stato che ha pagato con la vita il proprio impegno».