Un tavolo tecnico permanente per monitorare l’emergenza idrica nel settore agricolo e zootecnico dell’Ennese: è quanto stabilito nel vertice convocato dal Presidente del Libero Consorzio Comunale di Enna, Piero Capizzi, per rispondere alle preoccupazioni di un comparto strategico – messo in ginocchio dalla drastica riduzione della distribuzione idrica. A farsi portavoce delle istanze è stato il consigliere Antonio Di Naso, con delega all’Agricoltura e allo Sviluppo economico, che ha sollecitato interventi urgenti e soluzioni coordinate tra i soggetti coinvolti.
Presenze e prime proposte operative
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il direttore di Acquaenna Frans Bruno, il direttore di ATI Enna Stefano Guccione, il responsabile del servizio Agricoltura Antonio Aveni, l’agronomo Andrea Scoto e – da remoto – gli ingegneri Alessandro Scelfo per il Consorzio di Bonifica n. 6 di Enna e **Emilio Argento** per Siciliacque. Dal confronto è emersa con forza la necessità di **una sinergia tra enti e gestori** per aumentare la dotazione idrica destinata all’agricoltura e **razionalizzare la rete di distribuzione**, partendo dal recupero di infrastrutture esistenti – come la condotta di **Valguarnera**, oggi scarsamente alimentata.
Dittaino e Nicoletti al centro degli interventi
Uno dei focus principali riguarda la valle del Dittaino, dove gli agricoltori lamentano un’insostenibile carenza d’acqua. È stata quindi valutata la possibilità di incrementare la portata di sei litri al secondo, migliorando così la continuità della distribuzione idrica e alleggerendo la pressione sulle imprese agricole della zona. Su proposta di Di Naso, saranno approfonditi anche gli aspetti tecnici per immettere nuove risorse nella diga Nicoletti, sfruttando le acque depurate provenienti dagli impianti di Leonforte e Assoro – un’opzione che, se ben gestita, potrebbe garantire una risorsa costante e sostenibile.
Verso un piano strategico condiviso
Sono state inoltre ipotizzate soluzioni emergenziali di Protezione civile da attivare in caso di crisi estrema – un’ulteriore tutela per non compromettere definitivamente il fragile equilibrio produttivo dell’entroterra ennese. Il presidente Capizzi ha ringraziato tutti per l’impegno mostrato e ha annunciato che, a breve, incontrerà le organizzazioni agricole professionali per costruire insieme un piano strategico condiviso, capace di rilanciare un’agricoltura resiliente – e di salvaguardare le comunità che ne dipendono.