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Piazza Armerina – La verità sulle tariffe del servizio idrico: si prospetta un aumento senza precedenti

Piazza Armerina – La verità sulle tariffe del servizio idrico: si prospetta un aumento senza precedenti

Al di là delle rassicuranti parole del sindaco di Piazza Armerina sulla tariffazione del servizio idrico, la realtà appare molto più drammatica e difficilmente si potrà evitare nei prossimi mesi un aumento delle bollette. Questo è quanto risulta dalle dichiarazioni del Presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica di Enna, Maurizio Dipietro,  sentito ieri dalla IV commissione regionale sul tema del caro bollette. “Sono francamente preoccupato – dichiara il Presidente dell’ATI , sindaco di Enna –  per la tenuta economica finanziaria di imprese e famiglie della nostra provincia,  piuttosto che di quella di Acquaenna. Devo oltretutto registrare, a malincuore, che su un tema che dovrebbe interessare l’intera collettività c’è invece un assoluto silenzio, rotto solo, in questi giorni, da un’organizzazione sindacale“.

Il silenzio a cui si riferisce Dipietro è probabilmente causato anche dall’impossibilità da parte dei cittadini di conoscere la reale situazione  visto che i sindaci, che riferiscono a loro convenienza l’esito delle riunioni,  molto spesso hanno l’abitudine di edulcorare, per una questione di opportunismo politico,  la verità ai cittadini. A far luce su quanto potrebbe accadere nei prossimi mesi, nella qualità di Presidente dell’ATI,  è Maurizio Di Pietro che illustra così la situazione:


«Da documenti venuti in mio possesso in questi ultimi giorni emerge un dato drammatico: nei primi quindici anni del contratto firmato a suo tempo dall’allora Presidente dell’ATO idrico Cataldo Salerno, sono stati realizzati investimenti per poco più di cento milioni di euro, di cui sessantasei a carico della finanza pubblica e trentotto a carico della tariffa e, quindi, degli utenti, e dunque la tariffa è cresciuta anche per questo motivo. Ebbene, da oggi alla fine del programma trentennale dovranno essere realizzati, quale obbligo contrattuale, circa duecento milioni di euro di investimenti, di cui solo trentanove coperti da contributi pubblici e ben centosettantaquattro a carico della tariffa». 

«Sulla base di questi dati è evidente che l’unica strada da percorrere per rendere sostenibile ed equa la tariffa del servizio idrico è quella della revisione del piano d’ambito a partire dal taglio del 5% degli investimenti che è ciò che si può fare subito. Senza un intervento immediato la tariffa è destinata ad aumentare in maniera vertiginosa»

Ci chiediamo se a Piazza Armerina,  in base alle dichiarazioni di Dipietro, potrebbe saltare il finanziamento destinato al rifacimento della rete idrica del Casalotto e se tra qualche mese, mettendo da parte ogni sarcasmo, non risulterà più conveniente utilizzare l’acqua minerale per gli usi domestici.

 

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