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Intelligenza artificiale in cucina: qualunque dieta può essere personalizzata ma sempre dopo aver consultato un medico

Pubblicato il 30 Settembre 2025 da

tecnoL’intelligenza artificiale sta rivoluzionando ogni angolo della nostra vita, e la cucina – cuore pulsante delle nostre abitudini – non fa eccezione. Chiunque abbia mai seguito una dieta prescritta da un nutrizionista conosce bene quel piccolo-grande dramma quotidiano: il piano alimentare dice “petto di pollo e zucchine”, ma nel frigo ci sono solo merluzzo e broccoli. Oppure, semplicemente, la voglia di mangiare sempre le stesse cose è svanita. Il risultato? Una rigidità che, a lungo andare, può trasformarsi in frustrazione – e, infine, nell’abbandono del percorso. Ma se la tecnologia ci offrisse una via d’uscita intelligente?

L’intelligenza artificiale come “traduttore” di diete

Diciamocelo chiaramente: l’obiettivo non è sostituire il professionista della nutrizione. Al contrario, è valorizzarne il lavoro, rendendolo più sostenibile nella vita di tutti i giorni. L’IA può agire come un “traduttore” istantaneo e preciso delle nostre esigenze. Invece di stravolgere la dieta, può rielaborarla in tempo reale, suggerendo alternative che rispettino scrupolosamente i parametri impostati dal medico: calorie, macronutrienti (proteine, carboidrati, grassi), fibre e così via. Diventa, in pratica, un assistente personale che adatta il menù ai nostri desideri o alla dispensa, senza sgarrare di un solo grammo sul piano nutrizionale.

Un esempio pratico: dal petto di pollo al merluzzo

Immaginiamo che il nostro piano alimentare per cena preveda:
* 150 grammi di petto di pollo alla piastra
* 200 grammi di zucchine al vapore
* 60 grammi di riso integrale bollito
* 10 grammi di olio extravergine d’oliva

Apriamo il frigo e, come detto, troviamo altro. Potremmo chiedere all’IA di creare un’alternativa. L’algoritmo, conoscendo i valori nutrizionali di migliaia di alimenti, potrebbe proporre una soluzione come:scientecno
* 180 grammi di filetto di merluzzo al forno
* 200 grammi di broccoli al vapore
* 50 grammi di pane integrale
* 10 grammi di olio extravergine d’oliva

Il gusto e gli ingredienti sono cambiati, ma l’apporto calorico e la ripartizione dei nutrienti rimangono virtualmente identici. La dieta è salva, e la nostra cena anche.

Come “dare in pasto” la dieta all’IA

Il processo è più semplice di quanto si pensi. La maggior parte delle intelligenze artificiali generative, come ChatGPT, Gemini o Copilot, permette di caricare documenti o di inserire lunghi testi.

1. Digitalizzazione: Se la dieta è su carta, basta una foto con lo smartphone (anche più foto)  per trasformarla in un file analizzabile dalla AI. Altrimenti, si può semplicemente ricopiare il piano settimanale.
2. Caricamento o Copia-Incolla: Una volta entrati nella chat dell’IA, si può caricare il file (spesso in formato .txt, .pdf o .docx) oppure, più semplicemente, incollare tutto il testo.
3. Il Prompt: A questo punto, basta formulare la richiesta giusta. Un buon prompt (è questo il termine che si usa per indicare una richiesta fatta all’AI)  potrebbe essere:

Questa è la mia dieta preparata da un nutrizionista. Voglio che ti comporti come un assistente nutrizionale. Oggi a cena dovrei mangiare [inserire il pasto originale], ma vorrei usare [inserire gli ingredienti disponibili]. Puoi crearmi un’alternativa che abbia lo stesso identico apporto calorico e la stessa suddivisione di macronutrienti (proteine, carboidrati, grassi) del pasto originale? Specifica le grammature esatte per ogni ingrediente.” (copiatelo e incollatelo nella chat senza modificare nulla, sarà l’AI a farvi le richieste)

Il parere del professionista resta sovrano

È fondamentale chiudere con un avvertimento: l’intelligenza artificiale è uno strumento potentissimo, ma non possiede né la coscienza né l’esperienza di un medico. Le variazioni occasionali possono essere gestite con l’aiuto della tecnologia, ma qualsiasi modifica strutturale o abitudine consolidata dovrebbe sempre essere discussa e approvata dal proprio nutrizionista. L’IA ci offre flessibilità, il professionista ci garantisce la sicurezza. Usare entrambi, con intelligenza (sia artificiale sia umana), è la vera chiave per un percorso di benessere di successo.

Nicola Lo Iacono


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