Controllo antidroga nel carcere di Piazza Armerina. Rinvenuti 25 involucri di hashish nascosti in indumenti inviati dall’estero

Il 17 settembre scorso, il personale dell’Ufficio Comando della Polizia Penitenziaria di Piazza Armerina, sotto la direzione die Salvatore Puglisi, dirigente aggiunto,  con il supporto del distaccamento cinofili di Siracusa,  ha condotto un’attività mirata a contrastare l’introduzione di sostanze stupefacenti all’interno della casa circondariale. L’intervento si inserisce nel quadro del «Piano nazionale di azione contro la diffusione del Fentanyl e degli altri oppioidi sintetici», che prevede un monitoraggio capillare e controlli serrati in tutti gli istituti penitenziari.

Il sequestro degli involucri

Durante le verifiche, sono state controllate diverse camere detentive e pacchi provenienti dall’estero, destinati ai reclusi. In uno di questi, all’interno delle cuciture di due capi d’abbigliamento, gli agenti hanno rinvenuto 25 involucri contenenti hashish per un peso totale di circa 6 grammi; il materiale è stato immediatamente sequestrato. La Procura della Repubblica di Enna, informata dell’accaduto, ha convalidato il sequestro e disposto ulteriori approfondimenti investigativi.

Le denunce e le indagini in corso

Un detenuto e un suo familiare sono stati denunciati per tentato spaccio, aggravato dal fatto che la sostanza era destinata a circolare all’interno di una struttura penitenziaria – circostanza che rende ancor più grave la vicenda. Intanto, la Polizia Penitenziaria di Piazza Armerina sta proseguendo con le indagini per risalire ad eventuali altri complici o canali utilizzati per il traffico.

Un segnale chiaro contro lo spaccio

L’operazione conferma l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrastare la diffusione di droghe; un fenomeno che, anche tra le mura carcerarie, rappresenta un rischio per la sicurezza e l’ordine interno. Il messaggio è netto: l’attenzione rimane alta e ogni tentativo di introdurre sostanze stupefacenti sarà intercettato e perseguito.