Mosaico Festival 2025, a Piazza Armerina è già un successo prima di iniziare

Il Mosaico Festival torna a colorare Piazza Armerina con la sua terza edizione, dal 6 al 10 agosto 2025. Un evento attesissimo, che ha registrato il tutto esaurito ancor prima di alzare il sipario; le previsioni parlano di oltre 4.000 presenze – un traguardo che supera di gran lunga i numeri della prima edizione. Il centro storico della città si trasformerà in un grande palcoscenico multidisciplinare, tra musica, cinema, fotografia, arte urbana e sperimentazione digitale.
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Un mix di suoni e visioni in location suggestive
La programmazione è articolata su cinque giornate, ognuna con un’identità precisa. Si parte il 6 agosto da Palazzo Crescimanno con Cuperose e KVA, per poi spostarsi il giorno successivo in Piazza Cattedrale con La Niña e il DJ set di Veezo e Domenico Niki. L’8 agosto tocca al Castello Aragonese accogliere BLUEM, Il Mago del Gelato, Fuera e Camoufly. Il 9 agosto sarà una giornata diffusa – dalla Villa Ciancio alla Casa Mosaico, fino al Bosco dell’Agricasale – con talk, concerti acustici e una notte elettronica. Gran finale il 10 agosto in Piazza Cattedrale con Tony Pitony, Marco Castello & band e tanti altri.
Arte e impatto: quando il festival fa rete
Secondo quanto riportato nel comunicato, «il Mosaico Festival dimostra ancora una volta come valorizzare il patrimonio artistico e le professionalità locali possa diventare leva di sviluppo sostenibile e inclusivo»; un cambio di paradigma che sposta l’asse culturale dalla costa all’entroterra. Le attività del festival – dai talk di Giovanni Mazzarino alle conversazioni sulla rigenerazione urbana – raccontano una visione d’insieme che unisce creatività, impegno civile e senso di comunità.
Un progetto che parla ai giovani
Concertino.fm descrive il Mosaico Festival come «una realtà giovane ma che ha già parecchio da raccontare… Rifatevi gli occhi» – e in effetti, la rassegna riesce a catturare sia chi cerca l’innovazione, sia chi ama l’esperienza immersiva dei grandi eventi dal vivo. Un progetto coraggioso, che continua a crescere anno dopo anno, portando linfa culturale a un territorio spesso fuori dai radar del turismo di massa.