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Incendi: c’è in Sicilia un luogo dove hanno sconfitto i piromani. Come hanno fatto.

Incendi: c’è in Sicilia un luogo dove hanno sconfitto i piromani. Come hanno fatto.

L’argomento degli incendi in provincia di Enna ha occupato le prime pagine di molti giornali online. Nelle ultime settimane è diventato, almeno a Piazza Armerina, motivo di scontro politico in consiglio comunale tra maggioranza e opposizione. Naturalmente, quando un problema sociale si trasforma in terreno di scontro politico, è chiaro che a rimetterci è la verità, manipolata per dimostrare l’incapacità della controparte. Questo è ormai da anni il modo in cui alcuni intendono la politica: scontri duri per demolire l’avversario, a costo di sacrificare la verità e il rispetto dei cittadini.

La distorsione sui social

I social network, come Facebook, completano questo lavoro di distorsione, trasformando in verità anche le più ardite affermazioni. Un esempio è il confronto degli incendi tra i comuni basato sulla superficie totale, invece che su quella boschiva. Così, alla fine, ci si chiede perché a Enna, che ha un terzo della superficie boschiva rispetto a Piazza Armerina, ci siano stati meno incendi.

La proposta di un presidio volontario

Uscendo dalla logica dello scontro politico e utilizzando il buon senso, il 17 luglio (LEGGI QUI), prima che le polemiche nascessero, avevo prospettato l’unica soluzione possibile per contrastare sia gli incendi dolosi che quelli accidentali. Avevo proposto la creazione di un gruppo di volontari per controllare quanto più territorio possibile.

L’esempio di Alcamo

Oggi posso affermare che la soluzione che avevo prospettato è stata attuata ad Alcamo, dove gruppi di volontari, insieme alle forze dell’ordine, hanno presidiato il territorio per tutta l’estate, riducendo a zero gli incendi. Intensificando soprattutto i controlli nei giorni favorevoli a incendi dolosi, si è ottenuto un risultato concreto.

Il caso di Piazza Armerina

A Piazza Armerina, invece, ci si è limitati a organizzare una manifestazione-spettacolo che, come era prevedibile, ha prodotto solo un inutile dibattito. Alla fine del periodo degli incendi, il tema è stato usato per scopi legati al consenso politico. Solo chiacchiere.

La necessità di un presidio costante

Come già scritto il 17 luglio, non esiste un metodo per prevenire gli incendi se non attraverso un presidio attento e articolato del territorio. È anche vero che impossibile controllare tutti i 4.100 ettari di superficie boschiva di Piazza Armerina, ma l’effetto dissuasivo di pattuglie ben identificabili, come accaduto ad Alcamo, potrebbe essere un sistema efficace per tutelare parte del nostro patrimonio naturale.

Il coinvolgimento dei consiglieri comunali

Per quanto riguarda i volontari, sono convinto che alcuni consiglieri comunali di Piazza Armerina non vedono l’ora di trasformarsi da performers dell’arte oratoria  in valorosi ranger. Insomma, meno parole e più azione come vuole la buona politica, soprattutto quando si parla di un’emergenza che riguarda l’intera città.

Nicola Lo Iacono per StartNews

 

QUESTO IL CONTENUTO DEL COMUNICATO INVIATOCI DA ALCAMO

Alcamo, 23 settembre 2024

UN’ESTATE SENZA INCENDI SUL MONTE BONIFATO

Quest’estate non ci sono stati roghi nella Riserva del Monte Bonifato, a differenza di altre zone non altrettanto presidiate. Oltre all’operato della forestale, il Monte Bonifato è stato protetto dai volontari che hanno svolto i turni di guardianìa anti-incendio. L’impegno collettivo per il bene comune è nato su stimolo dell’esperienza del Muschio Ribelle e della riapertura della Funtanazza. La comunità resta vigile e invita altre persone ad unirsi ai turni di guardianìa! In passato gli incendi sono stati appiccati anche fuori dal periodo estivo.

 

Durante i mesi di agosto e settembre, nelle giornate con alte temperature e forti venti, più di trenta persone si sono date il cambio per presidiare diversi punti a rischio di accensione incendi ai piedi della Riserva Bosco d’Alcamo sul monte Bonifato, per un totale di 44 ore. La guardianìa è un’azione di deterrenza per gli incendi dolosi e consiste nel presidiare in modo costante le zone a rischio rendendosi visibili con giubbotti catarifrangenti.

 

Questo movimento dal basso emerge come risposta all’urgenza di proteggere il territorio dagli incendi e dalla continua mancanza di risorse destinate alla prevenzione e salvaguardia ambientale. L’idea di avviare un gruppo di guardianìa intorno al Monte Bonifato è nata durante la prima assemblea popolare tenutasi alla Funtanazza nel giorno della sua riapertura, il 26 luglio, ad un anno dagli incendi che hanno la Sicilia Occidentale. Negli scorsi anni infatti, spesso gli incendi sono stati appiccati dopo la chiusura del presidio di guardianìa degli operai forestali.

 

Prima di passare all’azione, il gruppo di guardianìa che si riunisce nei locali dell’ex-Ostello Cielo d’Alcamo, ha svolto una prima fase di studio, condivisione di esperienze e auto-formazione grazie al contributo di altri gruppi attivi sui territori di Fraginesi – Scopello e Custonaci – San Vito.

 

I punti più a rischio sono stati individuati analizzando la mappa delle aree percorse dal fuoco negli anni precedenti, fornita dal Sistema Informativo Territoriale Regionale (S.I.T.R.), e integrando le esperienze e conoscenze dei cittadini di Alcamo. Fondamentale è stata anche la collaborazione delle persone che vivono la montagna e di chi abita o coltiva nelle zone circostanti Monte Bonifato, particolarmente esposte ai roghi.

 

Inoltre, è stato effettuato un monitoraggio quotidiano delle condizioni meteorologiche, per poter organizzare i turni di guardianìa in momenti favorevoli a potenziali incendi dolosi. Questo ha permesso ai volontari di individuare le aree da presidiare in base alla direzione e intensità del vento. Nei giorni effettivamente critici, il gruppo Muschio Ribelle ha poi coordinato l’organizzazione dei turni per presidiare quelle zone.

 

In passato gli incendi sono stati appiccati anche fuori dal periodo estivo. Per questo l’assemblea pubblica che gestisce il bene comune la Funtanazza, ha deciso di continuare la guardianìa anche in autunno. Si invita la popolazione a partecipare al tavolo di lavoro sugli incendi, che si riunirà ogni due settimane partendo da venerdì 27 settembre dalle 18.30 alle 20.00 alla Funtanazza.

Per ulteriori info:

Baldo Lucchese
+39 334 954 8094

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