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Caro energia: Le organizzazioni incalzano, dopo Enna tutti a Palermo

Caro energia: Le organizzazioni incalzano, dopo Enna tutti a Palermo

Una manifestazione tranquilla, popolata da imprese e famiglie vessate dal caro energia, è quella che si è svolta nella mattinata di oggi davanti la Prefettura di Enna. Un sit-in indetto da Ance, Casartigiani, Cia, Cidec, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Cgil, Uil, Federconsumatori e Uniccop ,che ha accompagnato idealmente la delegazione di imprese e sindacati che ha consegnato un documento al capo di gabinetto della Prefettura.

Il documento contiene alcune misure in favore dell’economia da adottare in tempi brevi, come ad esempio l’incremento del credito di imposta, gli incentivi e le agevolazioni per l’autoproduzione di energia o misure a favore della liquidità per le imprese.

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Si tratta di provvedimenti che devono essere adottati in maniera stabile e non possono più essere affidati a provvedimenti una tantum decretato dal cdm con le risorse disponibili.

Questa manifestazione serve a sensibilizzare la politica sulla drammatica condizione che vivono imprese e famiglie e ha lo scopo di mettere questo tema al centro dell’agenda politica e trovare sinergie che portino ad un provvedimento celere e risolutivo.

Per questo la manifestazione di oggi è solo una parte dell’azione che le sigle promotrici hanno indetto a livello regionale. Infatti giorno 7 novembre è già prevista una grande manifestazione regionale. L’augurio è quello di avere per quella data un Governo regionale in grado di recepire le istanze delle imprese anche se per le organizzazioni gli interlocutori, vista la vastità del problema sono a Roma e Bruxelles.

Apprezzata dalle organizzazioni la presenza di esponenti politici e amministrazioni comunali, queste ultime hanno accompagnato la delegazione di imprese e sindacati in prefettura.

E’ importante che i rappresentanti delle Istituzioni abbiano contezza della gravità della situazione così come accade per noi che fronteggiamo nei nostri uffici la crisi che ha già determinato la chiusura di imprese e sta creando difficoltà nei pagamenti di lavoratori e imprese.

Anche per questo, ci dispiace che il Prefetto stesso, assente per impegni Istituzionali evidentemente ritenuti più importanti possa intestarsi al fianco delle organizzazioni del sistema produttivo le nostre istanze.

A conclusione di questa giornata riteniamo la riuscita e la partecipazione alla manifestazione del 7 novembre ancora più importante.

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