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Confartigianato: Green Pass, attenzione a chi esercita abusivamente la professione.

Confartigianato: Green Pass, attenzione a chi esercita abusivamente la professione.

Da giovedì 20 gennaio scatta l’obbligo di Green Pass anche per il settore dei servizi alla persona. Ciò
significa che per recarsi dall’estetista, dal parrucchiere, dal barbiere bisognerà essere vaccinati, guariti o aver eseguito nelle 24 ore precedenti un tampone risultato negativo. Una misura assunta dal Governo con l’intento più nobile, quello di salvaguardare la salute dei cittadini scongiurando nuove chiusure e nuovi lockdown. Una scelta accolta di buon grado dalla categoria, risultata essere una delle più vessate dalla pandemia. Eppure, c’è un “ma”. In Italia è ancora ampia la fetta di popolazione non vaccinata, che non ha avuto il Covid o che non ha intenzione di eseguire un tampone per curare il proprio corpo. Quale potrebbe essere il risvolto? L’abusivismo. Pur di non rinunciare ai servizi alla persona potrebbero rivolgersi a soggetti che non posseggono alcun tipo di qualifica, che operano nel cosiddetto “nero”.

La presidente della categoria Benessere della Confartigianato Imprese Enna, Maria Di Venti, ha espresso i propri timori sul punto. “I cittadini pur di ricevere il servizio, ma senza esibire il Green Pass, potrebbero rivolgersi a persone che operano abusivamente. Che si recano nelle case degli utenti senza il rispetto non soltanto della normativa vigente sul lavoro, ma anche di quella relativa al protocollo sanitario”.

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La Presidente Di Venti, lancia quindi un appello alle istituzioni: “Gli errori del passato non devono più verificarsi. Occorre valutare con maggior attenzione gli effetti che ogni provvedimento normativo è in grado di produrre sul sistema economico ed in particolare su alcune categorie di lavoratori autonomi, poichè gli effetti collaterali che sono in grado di generare vanno attenzionati ed analizzati tanto quanto le finalità principali che gli stessi intendono perseguire. La salvaguardia della salute dei cittadini è una priorità ma va garantita con continuità e in altro modo, tutelando in primis le Imprese che operano nel settore dei servizi alla Persona”.

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