Avis Enna: trent’anni di volontariato al servizio della città

Solidarietà, altruismo, dedizione, entusiasmo e amicizia sono gli elementi che hanno fatto crescere l’Avis comunale di Enna, che giovedì 28 ottobre festeggerà il suo trentesimo anniversario e nell’occasione inaugurerà la nuova sede in via Messina 79.
L’evento, con inizio alle 17:30, vuole essere un momento di condivisione con tutti i donatori che in questi anni hanno contribuito a rendere l’Associazione una meravigliosa realtà che, grazie al loro gesto di altruismo, giorno dopo giorno, permette a molte persone di continuare a vivere.
In questi anni l’Associazione ha visto un susseguirsi di volontari che hanno dedicato il loro tempo a promuovere la donazione del sangue, rendendo l’Avis una grande famiglia che ad oggi conta più di mille soci.
Ogni donatore è una casella di questo importante e grande puzzle. Ad ognuno di loro è rivolto l’infinito grazie da parte di tutto il Consiglio Direttivo, per l’impegno e la costanza dimostrata in questi anni e soprattutto per aver risposto, numerosi, agli appelli per le varie emergenze che si sono verificate.
In questi anni l’Avis di Enna è stata presente all’interno delle scuole per far conoscere l’importanza della donazione del sangue agli studenti di ogni età ed è per questo motivo che, nel corso della serata, verranno esposti i disegni realizzati dalle classi quinte dell’Istituto Comprensivo “E. De Amicis” di Enna, che con entusiasmo ha risposto all’invito di partecipazione al progetto “La donazione è…”.
Nella storia dell’Associazione, non è mai mancata e mai mancherà la collaborazione con tutte le associazioni presenti sul territorio ennese che, con impegno e dedizione, hanno permesso di creare una fitta rete di solidarietà.

ASP Enna. La telemedicina salva la vita. Intervista al dott. Massimo Campisi

Il sig. G. C., ennese, ha inviato al Direttore Generale, Francesco Iudica, una lettera di ringraziamento per il servizio di telemedicina organizzato dall’ASP di Enna.

“Mia madre è una paziente di 82 anni con più patologie croniche e, su consiglio del medico di famiglia, è stata inserita tra i pazienti che vengono seguiti a casa grazie al servizio di telemedicina. Il medico responsabile del servizio di occupa di controllare con alcuni dispositivi elettronici la pressione arteriosa, il ritmo del cuore, la saturazione dell’ossigeno, la temperatura e può anche vedere e parlare con la mamma direttamente tramite il tablet in dotazione. Tutto questo direttamente da casa. Ieri mia madre si è sentita male, io ho subito inviato i dati al medico di telemedicina che ha fatto diagnosi di aritmia cardiaca; a quel punto, mi ha suggerito di recarmi al pronto soccorso per le cure del caso. Sicuramente senza questo servizio io avrei sottovalutato la situazione e lasciato passare diverse ore prima di chiamare il medico di famiglia con conseguenze gravi. Grazie Direttore per questo importante servizio che l’ASP ha attivato”.

Una bella testimonianza che commentiamo con il dr. Massimo Campisi, responsabile del Servizio di Lungodegenza e Telemedicina, attivato presso l’Unità Operativa di Medicina dell’Ospedale Umberto I di Enna.

“Dr. Campisi, il servizio di telemedicina può salvare la vita dei pazienti, come accaduto nel caso della signora ottantaduenne?”

R. “La signora Liboria, la fortunata protagonista della vicenda a lieto fine descritta dal figlio, soffre di alcune patologie croniche e il medico di famiglia ha indirizzato la paziente al servizio di telemedicina, attivo a Enna dal mese di luglio 2021. Il servizio si occupa di seguire, con l’aiuto di dispositivi medicali in dotazione al paziente, l’andamento delle malattie croniche. I dati provenienti dal domicilio del paziente arrivano direttamente tramite internet al medico di telemedicina che segue nel tempo l’evoluzione della malattia. Ieri, la signora Liboria si è sentita male, uno di quei malesseri passeggeri giustificati dai familiari come cattiva digestione o altro, non degno di particolare attenzione. In questo caso, il figlio, per prudenza, ha usato i dispositivi in dotazione per inviare i parametri vitali al medico di telemedicina. Il risultato è stato chiaro, una pericolosa aritmia cardiaca che esponeva la paziente a un rischio concreto di ictus cerebrale. Senza aspettare oltre, il figlio, per consiglio del medico, si è recato al Pronto Soccorso per le cure del caso. Adesso la signora sta bene e ringrazia il medico per lo scampato pericolo. Ma tanti altri pazienti hanno avuto l’opportunità di ricevere l’aiuto tempestivo e preventivo da parte del servizio di telemedicina.

“Può spiegare cos’è la telemedicina e come funziona?”

R. La telemedicina tecnicamente fa parte dell’ICT (Information Communication Tecnology), quindi è una tecnologia per comunicare. In questo caso sfruttiamo le enormi potenzialità della tecnologia per comunicare dati clinici; nello specifico, frequenza cardiaca, saturazione dell’ossigeno, temperatura, elettrocardiogrammma, e altri dati indispensabili per seguire la malattia a casa del paziente.
“Perché seguire la malattia direttamente a casa del paziente invece che in ospedale?”

R La medicina moderna tende a deospedalizzare il paziente cronico perché la struttura ospedaliera deve occuparsi dei pazienti acuti e la cronicità deve essere gestita da strutture dedicate: la telemedicina, opportunamente organizzata per i pazienti cronici anziani, aumenta l’aderenza del paziente alle cure, riduce i costi di gestione della malattia; il paziente diventa, insieme al caregiver, artefice della gestione della propria malattia.

“Cosa intende per strutture dedicate alla cure del paziente anziano con malattie croniche.”

R La malattia cronica non può essere guarita: il paziente curato a domicilio convive meglio con la propria condizione patologica ma quando la malattia si riacutizza il paziente deve essere curato in ospedale. Il percorso terapeutico del paziente ha l’obiettivo di stabilizzare la riacutizzazione della malattia. Quindi, il ricovero in medicina, neurologia, nefrologia, serve a risolvere l’acuzie; la stabilizzazione della malattia avviene in lungodegenza e continuiamo il percorso assistenziale in telemedicina. Spero che in un prossimo futuro si possa creare un ‘polo per la cronicità’ che comprenda anche l’Ospedale di Comunità che è un’altra struttura indispensabile per gestire anche i pazienti cronici.

“Nella Telemedicina, sono coinvolti i Medici di Medicina Generale?”

R. La telemedicina crea e amplifica le basi per un rapporto di collaborazione tra medico ospedaliero e territoriale a beneficio del paziente e degli operatori sanitari. I medici delle cure primarie sono stati coinvolti sin dall’inizio tramite i loro rappresentanti sindacali.

“Quali sono le malattie croniche che segue a domicilio con la telemedicina?”

R. In generale le malattie croniche che affliggono l’anziano, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito, la bronchite cronica, lo scompenso cardiaco, l’insufficienza renale cronica.

“Come reagiscono i pazienti al fatto che nel dispensare le cure il medico non è fisicamente presente”

R. Bisogna considerare che il paziente riceve le cure e l’assistenza nel proprio ambiente e per il soggetto anziano e fragile, questo è un valore aggiunto; con gli strumenti per la video-chiamata che i pazienti hanno a disposizione, come il tablet, possiamo anche vederci e dialogare direttamente. Fino ad oggi nessuno ha lamentato la mancata presenza fisica del medico.

“La telemedicina necessita di una equipe dedicata?”

R. Organizzare un servizio di telemedicina non è semplice. Dietro questo progetto REA (Remote Elderly Assistance) che ha ricevuto, tra l’altro, una parte di finanziamento da parte dell’Unione Europea, ci sono almeno 4 anni di programmazione e il lavoro instancabile di diverse figure professionali non solo mediche. I pazienti oggi beneficiano del servizio grazie alla lungimiranza del Direttore Generale dell’ASP, Dott Francesco Iudica e del Direttore Sanitario, dott. Emanuele Cassarà, ambedue sempre in prima linea in tutte le fasi della programmazione del servizio.

Filctem Cgil Siciliana. Elezioni RSU ITALGAS: “grande risultato”

Grande risultato per la Camera del lavoro Cgil di Enna e per la Filctem Cgil Siciliana e di Enna nelle Elezioni RSU ITALGAS.
Difatti Carmelo Greco dipendente Italgas e Dirigente della Filctem Cgil di Enna è stato il primo degli eletti in Sicilia nelle elezioni per le RSU Italgas. Oltre a Carmelo Greco sono stati eletti per la Filctem Cgil Salvatore Mangiafico e Giuseppe Calapai.
Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto – dichiara il Segretario Generale della Filctem Cgil di Enna Alfredo Schilirò. E’ stato un risultato ottenuto grazie al grande impegno profuso costantemente dal Compagno Greco e grazie al lavoro di squadra che si è svolto a tutti i livelli dell’Organizzazione Sindacale. Il consenso è arrivato anche grazie al lavoro svolto dai compagni degli altri territori come ad esempio il comprensorio di Gela e Siracusa.

E’ stato un momento importante per la Democrazia nei luoghi di lavoro e in questo caso in Italgas. “Erano gli anni cinquanta – aggiunge Schilirò – quando Giuseppe Di Vittorio proponeva di portare la Costituzione all’interno dei luoghi di lavoro: i diritti civili e politici fondamentali garantiti dalla Costituzione Repubblicana non potevano fermarsi ai cancelli delle fabbriche”.
Dal canto suo il neo eletto RSU Carmelo Greco si dichiara soddisfatto del risultato ottenuto e ringrazia tutti coloro i quali lo hanno sostenuto. “Sono a disposizione di tutti i lavoratori di Italgas – dichiara Greco – e cercherò di rappresentare nel migliore dei modi i diritti di tutti i lavoratori in un ottica di contrattazione continua con l’Azienda”.

Ora siamo in una nuova stagione: crisi, precarietà, perdita di valori, diseguaglianze sociali ecc… in questo contesto – conclude il Segretario della Filctem Cgil di Enna Schilirò – resta fondamentale più che mai allargare i confini della rappresentanza, resta fondamentale andare incontro alle nuove sfide sindacali e contrattuali.

Ex Provincia. Rinnovato il sito istituzionale al passo con i tempi

Debutta questa mattina in rete il nuovo sito istituzionale del Libero Consorzio Comunale di Enna. Interamente rinnovato secondo le linee guida dell’Anac per meglio rispondere alle esigenze dei cittadini e dell’Amministrazione chiamata a rendere trasparente e immediatamente visionabile la propria attività. Una nuova veste grafica che si associa ad un migliore livello di servizi da offrire agli utenti. Una nuova vetrina istituzionale che apre il portone virtuale del Palazzo consegnando direttamente le chiavi al cittadino. Tramite lo SPID infatti ciascun utente potrà entrare nel faldone della pratica o piuttosto del provvedimento a suo carico e seguire l’iter amministrativo, senza doversi recare direttamente negli uffici. Due altre novità riguardano la nuova versione del sito che punta sull’informazione e sul nuovo PNRR.

La prima è l’immediata consultazione del portale istituzionale di informazione. Basterà linkare su Enna Magazine, giornale online, e consultare le news riguardanti l’attività dell’Ente per acquisire informazioni in tempo reale sulla viabilità, sull’edilizia scolastica, sui lavori pubblici e sulla promozione turistica del territorio, attività ritenute strategiche per l’Ente. Tramite Enna Magazine si potrà accedere a Scopri Enna, il portale turistico dell’Ente che offre al turista informazioni utili sui 20 comuni  e sui servizi. Altra novità è una sezione interamente dedicata al nuovo PNRR. ” E’ una sfida- commenta il segretario generale dell’Ente, Michele Iacono-  che vogliamo cogliere nonostante rappresentiamo una piccola amministrazione, interpretando il ruolo di organismo intermedio, tra il Governo e il territorio chiamato a coordinare un’opportunità epocale. Uno strumento che ambisce a cambiare rotta nella direzione delle sei missioni cardine quali tra gli altri la digitalizzazione, la transizione ecologica, la mobilità sostenibile e l’inclusione sociale. Uno spazio virtuale dove fare dialogare il territorio e dove creare le condizioni per avviare un processo unitario ed efficace. Argomento questo che riteniamo di fondamentale importanza tanto da prevedere da qui alla fine del mese di novembre una giornata formativa sul PNRR con autorevoli relatori che vedrà la partecipazione attiva di tutti gli amministratori locali del territorio”. ​

Viabilità. Raccolti quintali di rifiuti abbandonati sulle Sp 88 e 30

Diversi cittadini che meritano l’appellativo di incivili hanno pensato bene di liberarsi dei propri rifiuti nella maniera per loro più comoda. Se ne sono sbarazzati tranquillamente trasferendoli dalla propria autovettura direttamente ai bordi delle strade provinciali o meglio li hanno fatti rotolare giù dalle scarpate, non curanti del grave pericolo che questa vile azione arreca all’ambiente e alla salute. Succede però e fortunatamente che a neutralizzare l’intollerabile inciviltà, speriamo di pochi, sia invece l’alto senso civico di chi, mettendo da parte il proprio mansionario che non contempla di certo la rimozione dei rifiuti, si adopera per dare l’esempio. E’ così che il geometra Mario Perticaro del Libero Consorzio Comunale di Enna, che si occupa di tutt’altro, questa mattina ha voluto cancellare questo scempio adoperandosi, con l’ausilio di uomini e mezzi dell’Ente, per far ripulire e rimuovere dai rifiuti quelle aree diventate discariche a cielo aperto. La pulizia ha riguardato diversi tratti lungo le arterie provinciali n° 30 e 88 ricadenti nei comuni di Catenanuova, Regalbuto, Centuripe, Pietraperzia , Enna e Piazza Armerina. Sono stati parecchi i quintali di rifiuti, alcuni anche ingombranti e pericolosi, rimossi e conferiti in discarica per lo smaltimento. L’esempio di chi ha voluto con l’azione concreta dimostrare che ciascuno può e deve contribuire a rispettare e migliorare l’ambiente, con piccoli ma grandi gesti, ci si augura possa sollecitare quella presa di coscienza che oggi più che mai viene  invocata dalle giovani generazioni, impegnate a chiedere con forza un cambio di rotta, a livello globale, per salvare il Pianeta.

Aggiornamento meteo: allerta arancione su gran parte della Sicilia orientale.

ore 17.00
Le previsioni per la giornata di domani sono state riviste. da un allerta rosso si è passati ad un allerta meteo arancione. E’ probabile che la forza del ciclone mediterraneo, che attualmente staziona sul canale di Sicilia, sia scemata e pur transitando sull’isola non dovrebbe portare fenomeni così devastanti come quelli di ieri. Sarà il sindaco con l’aiuto del Coc (Centro Operativo Comunale) ha decidere se lasciare chiuse le scuole tenendo conto che l’allerta arancione stabilisce un rischio idrogeologico e idraulico per temporali.

ore 10.00 
Il Dipartimento della Protezione Civile nazionale d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quello diffuso nei giorni scorsi. L’avviso prevede il persistere di precipitazioni intense, a prevalente carattere di rovescio o temporale anche sul gran parte della provincia di Enna, Piazza Armerina inclusa. I fenomeni meteo potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (http://www.protezionecivile.gov.it) come mostrato nella foto in basso.

A Piazza Armerina resta alta la possibilità che anche domani le scuole rimangano chiuse. Il sindaco, da noi contattato, ha confermato che attende l’ultimo aggiornamento del bollettino ufficiale della Protezione Civile per decidere se lasciare chiusi tutti gli istituti di ogni ordine e grado.

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