Al’Umberto I di Enna porte aperte per chi vuole vaccinarsi

Giovedì 12 Dicembre 2019, a partire dalle 08.00 fino alle 18.00, porte aperte presso l’Ambulatorio di Vaccinazione, sito nel piano terra del Plesso Azzurro del Presidio Ospedaliero Umberto I di Enna, per la Giornata promossa dall’Assessorato Regionale della Salute e dedicata alle vaccinazioni contro influenza, le infezioni da Pneumococco e da Herpes Zoster. In tutta la Sicilia, infatti, sarà celebrato l’Influ Day, giorno intero dedicato all’informazione sui benefici della vaccinazione e con possibilità, per coloro che ancora non l’hanno fatto di vaccinarsi per l’evento.

Il management dell’ASP di Enna, composto dal Direttore Generale, dr. Francesco Iudica, dal Direttore Amministrativo, dr.ssa Sabrina Cillia, e dal Direttore Sanitario, dr Emanuele Cassarà, di concerto con il Responsabile del Servizio Epidemiologia dell’ASP di Enna, con la giornata dell’Influ Day, intende focalizzare l’attenzione dei cittadini sull’importanza della vaccinazione.

Già sottoscritto e attivo l’accordo con i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta per la somministrazione dei vaccini presso i loro ambulatori e presso gli ambulatori dell’ASP diffusi nel territorio ed è stata già organizzata, in accordo con l’Ordine dei Medici Provinciale, il 19 novembre 2019, una giornata di promozione della vaccinazione, con l’intervento di numerose autorità pubbliche.

“La vaccinazione rappresenta il mezzo sicuro ed efficace per prevenire l’influenza e ridurne le possibili complicanze, temibili per le persone con malattie croniche o anziane”, evidenzia il dot. Franco Belbruno. “I virus influenzali mutano spesso: per questo ogni anno viene utilizzato un vaccino nuovo che contiene i virus, resi innocui, che hanno più probabilità di causare l’epidemia. Per prevenire gravi complicanze dell’influenza, quali polmoniti e broncopolmoniti, la Regione Sicilia offre gratuitamente, alle coorti di 60 e 65 anni e a tutti i pazienti a rischio per patologia la vaccinazione anti-pneumococcica, anche in co-somministrazione con il vaccino antinfluenzale. Ulteriore offerta per il vaccino anti zoster.”

Il Direttore Generale dell’ASP, dr Iudica, ha dichiarato: “La campagna vaccinale 2018/2019 ha registrato nel nostro territorio un importante incremento percentuale di adesioni. Perché continui a crescere il numero delle persone immunizzate, fino a raggiungere gli obiettivi minimi ed ottimali di copertura, invitiamo attivamente, oltre che le persone a rischio per età e patologia, gli operatori sanitari e tutti coloro che svolgono attività a contatto con il pubblico a ridurre i rischi loro e dei contatti e la circolazione del virus.

“In occasione dell’Influ Day, l’Ambulatorio di Vaccinazione, presso il Presidio Umberto I di Enna, – rende noto il dr. Franco Belbruno – sarà aperto a quanti vorranno vaccinarsi per una intera giornata e ininterrottamente dalle 8 alle 18, per dare la possibilità di aderire anche a coloro che, per motivi di lavoro, hanno difficoltà ad accedere all’ambulatorio.”

I tre Direttori dell’ASP di Enna saranno quest’anno i testimonial dell’Influday.

Chiaramonte – Troina, uniti per la legalità; torna l’antica tradizione della transumanza. Gli asini scendono a valle

A Troina si rinnova l’antico rito della “transumanza”. Cento asini ragusani e venti cavalli sanfratellani hanno lasciato i pascoli del bosco di Troina per spostarsi più a valle, dove le temperature sono più miti ed i pascoli più accessibili ed adeguati. Sono gli asini ed i cavalli di proprietà dell’Azienda Silvo Pastorale, costituita a Troina nel 1963 per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio boschivo: circa 4200 ettari di bosco, splendidi terreni sui Nebrodi, che la città di Troina ebbe in proprietà 900 anni fa, per un dono di Ruggero il Normanno, che ne fece la prima capitale della Sicilia. Quei boschi, per decenni affidati in affitto ad alcune aziende, ritenute vicine ad ambienti malavitosi, oggi vengono gestiti direttamente dall’Azienda Silvo Pastorale e vi lavorano sei giovani. Si è cominciato con i primi 1000 ettari. Gli asinelli sono arrivati da Chiaramonte Gulfi, venduti dalla cooperativa “Nostra Signora di Gulfi”: sono gli “asini della legalità”. Il presidente della cooperativa, Gianvito Distefano, ha partecipato, egli pure, alla transumanza. Era in prima fila, insieme al sindaco di Troina, Fabio Venezia.

La transumanza è un’antica tradizione della civiltà pastorale, molto diffusa in Sicilia e nelle regioni del sud. All’inizio della stagione fredda, il bestiame o le greggi venivano spostati in cerca di nuove zone di pascoli, nelle zone dove la temperatura è più mite e può consentire di affrontare i rigori della stagione invernale. In primavera si invertiva il percorso. La tradizione della transumanza, negli anni, era stata abbandonata. Oggi, il trasferimento delle greggi e del bestiame è affidato ai più comodi mezzi di trasporto.

A Troina, domenica scorsa, la transumanza è stata rinnovata. I centoventi esemplari hanno lasciato i boschi dei Nebrodi per trasferirsi più a valle, in località San Francesco. Un tratto di circa 22 chilometri, percorso interamente a piedi, con un alto significato simbolico ed un messaggio: la legalità. La transumanza è iniziata alle 5,30 del mattino: l’alba era ancora lontana quando i cavalli e gli asinelli sono partiti dalla zona di contrada Sambuchello nel cuore dei Nebrodi (1500 metri sul livello del mare), terreni in territorio di Cesarò, ma di proprietà del comune di Troina. La carovana si è poi diretta verso Troina, attraversando l’antico ponte normanno sul fiume omonimo e, poco prima di mezzogiorno, il centro abitato. Poi il gruppo ha proseguito verso valle, in località San Francesco (800 metri). Per tutta la stagione invernale, i cavalli saranno ospitati nelle stalle dell’azienda Agrima, di proprietà dell’Oasi di Troina. Per quest’ultimo tratto più di 300 persone ha accompagnato la “transumanza”. Confcooperative ha sostenuto l’iniziativa.

Gianvito Distefano ha detto: «Quando un sindaco ci mette la faccia, mette a rischio la sua vita, al punto di dovere oggi camminare con la scorta, per difendere il territorio siciliano, per difendere l’opportunità di lavoro dei nostri giovani, le cooperative, i presidenti delle cooperative che operano nel sociale devono essere al suo fianco. Devono supportare aiutare e sostenere questi sindaci, questi amministratori. Solo così possiamo riprenderci la nostra dignità di siciliani. Tutti, il privato sociale, le amministrazioni pubbliche, qualunque forma di società civile devono unirsi nel combattere tutte le mafie, la malavita, tutto ciò che è “disordine nel fare”. Dobbiamo unirci, ognuno con il proprio ruolo, nel lavoro per una società più dignitosa e più legale. Abbiamo bisogno di legalità, di serenità, di regole: ci sono e vanno rispettate. Anch’io ho deciso di esserci in prima persona. Le cooperative sane, quelle senza scheletri nell’armadio, devono essere in prima fila in questo sforzo per la legalità e sostenere questi amministratori».

«Questa transumanza è stata molto sentita della popolazione – afferma il presidente dell’Azienda Silvo Pastorale, Angelo Impellizzeri – c’è stata una grande partecipazione. Un gruppo si è unito a noi alla partenza, altri successivamente. Lungo il percorso sono stati organizzati dei punti di ristoro spontanei per offrirci bevande calde e dolci. C’erano alcuni dipendenti della cooperativa Nostra Signora di Gulfi di Chiaramonte ed il presidente Gianvito Distefano: trovare delle sinergie impensate, per una battaglia così importante, anche a notevole distanza, rappresenta per noi un segnale notevole».

Piazza Armerina – Università pubblica “Dunàrea de Jos” e ravvedimento operoso gli argomenti del consiglio comunale del 10 dicembre

Convocazione di Consiglio Comunale in sessione straordinaria per giorno 10-12-2019 alle ore 18:00 per la trattazione del seguente ordine del giorno:

1.
Approvazione Regolamento Comunale relativo alle modalità di esercizio del ravvedimento operoso in materia di Tributi locali – Proposta al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva;
2.
Concessione in uso locali pubblici all’Università pubblica “Dunàrea de Jos” in Galati (Romania) per attivazione corsi universitari, aventi valenza comunitaria e legalmente riconosciuti in tutto il territorio della UE. Inserimento dell’immobile ex Scuola Capuana nel piano di valorizzazione degli immobili comunali ai sensi dell’Art 58 Legge n. 133 del 6/8/2008.

Piazza Armerina, un ragazzo di Caltagirone trovato in possesso di marijuana

COMUNICATO STAMPA

Personale del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, nell’ambito di mirati servizi volti al controllo del territorio ed alla prevenzione di reati, procedeva, nei pressi di un noto locale armerino, al controllo di due giovani che, per circostanze di tempo e di luogo, destavano sospetto agli operatori. Dal controllo si appurava che, uno dei soggetti veniva trovato in possesso di 1,3 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, contestualmente segnalato alla Prefettura di Catania in seguito alla violazione dell’Art. 75 D.P.R. 309/90, poiché residente nella città di Caltagirone.

Piazza Armerina – Schede ricontate in Prefettura: da Miroddi recuperati solo tre voti sui 125 contestati. In arrivo denunce per falsa testimonianza?

Si è concluso qualche minuto fa in Prefettura la verifica della schede nulle nelle quali Filippo Miroddi sperava di trovare i voti che nelle ultime elezioni lo hanno escluso dal ballottaggio. L’ex sindaco di Piazza Armerina nel 2018, al termine dello scrutinio, aveva presentato un ricorso che a dicembre dello stesso anno era stato rigettato dal tribunale amministrativo regionale. Miroddi aveva quindi presentato un secondo ricorso al CGA che, dopo diversi passaggi, ha chiesto alla prefettura di individuare le schede nulle indicate nel ricorso, che in qualche modo potevano essere ricondotte al candidato.
Tra ieri sera e questa mattina sulle 125 schede contestate, anche attraverso testimonianze dirette,  in solo 3 casi è stato riconosciuto il volere dell’elettore di indirizzare il voto verso l’ex sindaco, ne sarebbero serviti 28 per cambiare l’esito delle votazioni dello scorso anno. Per l’esattezza sono stati individuati 2 voti potenzialmente validi nella sezione 16 e uno nella sezione 11 (sarà il CGA a decidere) . Curioso il fatto che era stata chiesta anche la convalida di un voto annullato perché fotografato dall’elettore. Può considerarsi così conclusa una vicenda costata alle casse comunali oltre 8.000 euro che forse potevano essere meglio impegnati.

Il controllo è stato effettuato dal vice prefetto Michela La Iacona e da due dirigenti della Prefettura. Da alcune fonti abbiamo appreso che il comune si riserverebbe di agire per falsa testimonianza contro alcuni soggetti che avrebbero fornito agli inquirenti false dichiarazioni sulla nullità di alcune schede, testimonianze sulle quali è stato anche costruito il ricorso di Filippo Miroddi.

 

Enna – Il sindaco Dipietro accetta la ricandidatura

Si sono riunite ieri sera le forze della coalizione che sostiene l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Maurizio Dipietro, alla presenza degli assessori e dei consiglieri comunali di maggioranza nonché dei rappresentanti politici, per fare il punto della situazione in vista delle prossime elezioni amministrative, dopo un percorso di incontri bilaterali tenuti dallo stesso primo cittadino con tutte le componenti della coalizione di governo.

Al termine della riunione tutti i rappresentanti politici e istituzionali hanno concordemente indicato l’attuale Sindaco Maurizio Dipietro quale candidato alle prossime elezioni amministrative, in rappresentanza di uno schieramento di liste che abbia come riferimento iniziale l’attuale assetto di governo cittadino.

“Ho preso atto con grande soddisfazione dell’indicazione che proviene da chi in questi anni ha sostenuto l’azione di governo della mia amministrazione, che ringrazio per la fiducia riposta ancora una volta nella mia persona – ha dichiarato il Sindaco Dipietro al termine dell’incontro – e della richiesta che già la scorsa estate è giunta dalla maggioranza consiliare, ma anche e soprattutto dei tanti concittadini che quotidianamente, sia direttamente che attraverso i social, mi spingono a proseguire il mio impegno affinché quanto di positivo messo in campo in questi cinque anni possa trovare il giusto proseguo anche nei prossimi cinque”.

La Polizia arresta un georgiano su cui pendeva un ordine di arresto.

 Nel pomeriggio  di ieri, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Enna hanno dato seguito all’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Milano, nei confronti di GVENETADZE Ivane, georgiano, classe 1983, riconosciuto responsabile ai sensi dell’Art. 187 co. 8 del Codice della strada (guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti), concernenti fatti del 2016, e per questo condannato alla pena di mesi 10 di reclusione e alla ammenda di 2000 euro, mentre, contestualmente, gli uomini dell’Ufficio Immigrazione della medesima Questura hanno proceduto all’espulsione di un altro georgiano, classe 1997 ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. 286/98 per essersi trattenuto nel territorio dello Stato in violazione della normativa in materia di immigrazione.

In particolare, lo GVENETADZE e il connazionale, si aggiravano a piedi, con fare sospetto, nei pressi del parcheggio di un noto supermercato di Enna Bassa. Così, i poliziotti della Squadra Mobile, Sezione contro la Criminalità diffusa, in servizio di pattugliamento, si avvicinavano ai due uomini per identificarli. Il primo esibiva subito un passaporto mentre l’altro risultava sprovvisto di qualsiasi documento identificativo. Ulteriormente insospettiti, i poliziotti procedevano ad una rapida perquisizione sul posto nei loro confronti e subito venivano colpiti dalla presenza, addosso a uno dei due, di uno strano arnese da lavoro, anche noto come “chiave a bussola”.

Alla domanda degli investigatori sulle ragioni per cui i due uomini si trovassero in quel parcheggio del supermercato, questi rispondevano «per raccogliere le olive», sostenendo di svolgere tale attività nelle campagne circostanti.  A quel punto i due georgiani venivano accompagnati in Questura, al fine di verificare l’identità dell’uomo sprovvisto di documenti tramite i rilievi dattiloscopici che, per scrupolo, venivano effettuati su entrambi. Mentre veniva accertata l’identità del più giovane, e riscontrata la sua irregolarità rispetto alle leggi riguardanti l’immigrazione, circa il georgiano più anziano, lo GVENETADZE, i poliziotti della Squadra Mobile, con la collaborazione della Polizia Scientifica si ritrovavano davanti a una serie di risultanze diverse, in quante le sue impronte digitali risultavano riconducibili a più individui con nomi diversi ma con date di nascita simili, nonostante l’esibizione di un passaporto apparentemente regolare.

Solo così i poliziotti si rendevano conto che sul soggetto, avente diversi precedenti di polizia, pendeva un ordine di esecuzione, per pena definitiva, emesso dal Tribunale di Milano nell’ottobre di questo anno, e pertanto procedevano all’immediato arresto. Così, ultimati gli adempimenti di rito, i poliziotti lo accompagnavano presso la casa circondariale di Enna per la pena definitiva di 10 mesi di reclusione.  Invece, il connazionale veniva espulso con provvedimento del Prefetto di Enna.

 

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