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Enna – Truffa alla UE sui contributi agricoli: sequestrati conti correnti e beni per oltre 500.000 euro

Enna – Truffa alla UE sui contributi agricoli: sequestrati conti correnti e beni per oltre 500.000 euro

Nell’ambito dell’attività di controllo e verifica della corretta erogazione di finanziamenti riferiti alla Politica Agricola Comune disposta dal Comando Provinciale di Enna, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nel contesto dell’operazione “Terre di Nessuno” posta a contrasto delle frodi sugli aiuti all’agricoltura, ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo riguardante contributi comunitari indebitamente percepiti, per un importo complessivo di € 535.000,00, nei confronti di un fittizio imprenditore agricolo dell’hinterland catanese, operante anche in agro del Comune di Valguarnera Caropepe (EN), responsabile dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso.

Il sistema fraudolento disvelato dalla Procura della Repubblica di Enna, diretta dal Dott. Massimo Palmeri, già oggetto di pregresse investigazioni, prevede la falsa attestazione di un titolo di conduzione di terreni accompagnato dai cosiddetti “titoli di aiuto”, spesso di provenienza delittuosa, quali chiavi di accesso ai finanziamenti diretti al sostegno e lo sviluppo dell’agricoltura nel territorio.

L’analisi della corposa documentazione acquisita, corroborata da indagini finanziarie e verifiche sui luoghi interessati, ha permesso di accertare, in concreto, la truffa perpetrata ai danni dello Stato e la totale assenza di qualsivoglia forma di investimento nelle aree agricole interessate.

Quest’ultima attività riprende i precedenti sequestri operati dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Enna, sempre su delega della locale A.G., nel contesto dell’operazione “Terre di nessuno” che, solo degli ultimi 12 mesi, ha fatto registrare l’emissione di provvedimenti ablativi per € 3.297.000,00 circa. Le operazioni di servizio in rassegna hanno avuto la propria genesi nella provincia di Enna e si sono articolate nei territori dei “Nebrodi”, interessando le provincie di Messina, Palermo e Catania.

Le indagini effettuate si inseriscono nel più ampio dispositivo messo in atto dal Comando Provinciale di Enna, in aderenza alle direttive strategiche stabilite dal Comando Generale volte alla salvaguardia dei Bilanci Locali, Nazionali ed Europei, ed al contrasto di tutte le dinamiche delittuose in grado di alterare l’economia agricola locale, rispettosa delle regole del settore, per assicurare opportunità ed occasioni di lavoro in termini di sviluppo sociale.

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