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Piazza Armerina, Mauro Di Carlo: “gestione della cosa pubblica scriteriata e irresponsabile”

Piazza Armerina, Mauro Di Carlo: “gestione della cosa pubblica scriteriata e irresponsabile”

Riceviamo dal consigliere comunale Mauro Di Carlo e pubblichiamo.

Sono trascorsi quattro mesi dall’insediamento della nuova giunta comunale. È giunto il momento di fare il punto della situazione, che è seria e grave. La condizione finanziaria del comune è drammatica. Irresponsabili e dannose le scelte amministrative adottate dalla giunta in carica. Una gestione della cosa pubblica che si è rivelata scriteriata e irresponsabile.
L’unica certezza, è che stiamo marciando verso il dissesto delle casse comunali. Un fallimento amministrativo e politico. È già stato annunciato lo stato di pre-dissesto. Fra qualche tempo potrebbe essere ufficializzata l’insolvenza dell’ente.

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Il dissesto del comune è un’eventualità tragica per la nostra città. Fin dall’insediamento del consiglio comunale, abbiamo lanciato questo grido d’allarme, invocando prudenza e lucidità. I nostri amministratori hanno ignorato questo invito. Nei due mesi estivi, sono stati letteralmente bruciati 167 mila euro che si sommano ai 65 mila euro stanziati dalla precedente giunta Miroddi. Oltre 200 mila euro spesi in un continuo clima di festa sudamericana. Spreco di denaro pubblico giustificato, strumentalmente, dall’attesa visita del Papa. Un’offesa doppia, al Santo Padre e alla cittadinanza. Mi chiedo ancora come si possa legare uno spettacolo di burlesque con la visita del pontefice.

La visita del Papa si è risolta in un clamoroso fallimento. Non per l’avidità dei commercianti, come strumentalmente è stato fatto credere. Fallimentare e irresponsabile è stato alimentare aspettative eccessive, accordare permessi ai limiti  dell’inammissibile. Questi 230 mila euro, spesi illegittimamente in esercizio provvisorio, costituiscono un danno incalcolabile per la città. Spese folli, senza criterio, senza responsabilità, prive di lucidità. Un clima da città dei balocchi in eterna campagna elettorale.

Senza dimenticare l’assoluta improvvisazione organizzativa: l’affollata missione a Siena, la mancanza di trasparenza nell’apporto degli sponsor, la singolare presenza-assenza di un assessore residente a Milano, la chiusura indiscriminata di piazza Garibaldi per croceristi fantasma, i compensi al coordinatore del Palio tuttofare per la custodia e pulizia dei locali della scuola S. Pietro, l’ingiunzione di 5.000 euro comminata dal Comune all’assessore che gestisce il bar-caffè di Via Garibaldi senza autorizzazione.

E come se non bastasse, la giunta comunale, propone, immediatamente dopo il suo insediamento, un’altra spesa aggiuntiva. Due nuove costosissime assunzioni, con la qualifica dirigenziale, per due persone che comporranno lo staff del sindaco. Nuove assunzioni che suonano come un’offesa per i precari del comune che, da anni, lavorano in un continuo clima di incertezza e per tutti i cittadini, cui si chiederanno sacrifici, in termini di riduzione, già annunciata, di risorse destinate al sociale, all’asilo nido, all’assistenza domiciliare agli anziani, all’uso delle strutture sportive».

Mauro Di Carlo

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